Frasi del film Fuga da Alcatraz


Le più belle e celebri frasi del film "Fuga da Alcatraz", film thriller-drammatico del 1979 con Clint Eastwood.

«Nessuno è mai scappato da Alcatraz... e nessuno ci riuscirà.»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"Escape from Alcatraz" (1979)
Genere: Film thriller, drammatico, carcerario
Regia di: Don Siegel
Protagonisti: Clint Eastwood, Larry Hankin

Trama breve:
È l'avvincente storia degli unici tre uomini che siano mai riusciti a fuggire dall'infame prigione di massima sicurezza di Alcatraz. La fama di quella che doveva essere una inaccessibile prigione federale, che ha ospitato criminali come Al Capone e Robert Stroud, fu infranta una sola volta in 29 anni da tre uomini dei quali non si seppe mai più nulla.
(Scheda completa)


Frasi celebri

Benvenuto ad Alcatraz. (Guardia carceraria[a Frank, chiudendolo nella cella]

Abbottonati il colletto... ragazzo! (English[a Frank]

Io sono Tornasole. Sì, come la cartina famosa. I giorni che fa freddo la faccia mi diventa tutta blu, i giorno che fa caldo mi diventa tutta rossa. (Tornasole[presentandosi a Frank]

Se disobbedisci alle regole della società ti mandano in prigione, se disobbedisci alle regole della prigione... ti mandano da noi. Mh, Alcatraz è una prigione diversa dalle altre negli Stati Uniti. Qui ogni detenuto deve restare in isolamento, in una cella individuale. A differenza dei miei predecessori, i direttori Johnson e Blackwell, io non do nessun tipo di premio per buona condotta e non riconosco comitati di detenuti. I detenuti qui non mettono il becco in quello che si fa, lo fanno e basta. Non avete il permesso di ricevere giornali o riviste con notizie di cronaca. La conoscenza del mondo esterno si limita a quello che vi dico io. Da oggi in poi il tuo universo sarà costituito solo da quello che succede in quest'edificio. Ti raderai una volta la giorno, due volte alla settimana farai la doccia e i capelli una volta al mese. E adesso quello che ti è permesso: puoi parlare, puoi lavorare. Gli altri istituti fanno lavorare tutti, ma qui da noi è un privilegio che ti devi guadagnare. E ti garantisco che è un privilegio a cui terrai moltissimo. Le visite: ne hai diritto a due al mese. Non possono essere ex detenuti di questa o di altra prigione federale. Tutti i nomi che sottoporrai saranno controllati dall'FBI. (direttore[a Frank, esponendo le regole della prigione]

Alcatraz è... è una prigione che vanta la massima sicurezza e pochissimi privilegi. Noi non creiamo buoni cittadini, però creiamo dei buoni detenuti. (direttore[a Frank]

Alcatraz è stata fatta per tenere tutte le uova marce in un paniere solo; e io sono stato scelto appositamente per garantire che non fuoriesca la puzza, da questo paniere. (direttore[a Frank]

Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa. (Frank)

Tenga! Le metta nel suo rapporto! (Frank[dando le tre dita mozzate di Doc alla guardia carceraria]

Io ho sempre desiderato di vedere San Francisco, ma certo che vederla così... (Charley)

Adesso capisco perché si chiama "La Roccia". Lavorando col tagliaunghie si riesce a far poco... (Frank)

Stai pensando d'andartene? Non c'è stato un giorno da quando sto qui alla Roccia che non abbia pensato di squagliarmela. Quella volta invece di tagliarmi il tendine... avrei dovuto tagliarmi la gola! (English)

Ci sono uomini destinati a non lasciare mai Alcatraz... vivi. (direttore)

Addio... ragazzo! (English[a Frank, prima dell'evasione]

Vedi, questo è uno dei vantaggi di Alcatraz: si ha un sacco di tempo per fare pratica. (direttore[a Frank]

Un'ampia ricerca è stata condotta per trovare Frank Morris, John e Clarence Anglin. Le forze dell'ordine erano certe che avrebbero trovato i loro corpi. Non li hanno mai trovati. Alcatraz è stata chiusa l'anno seguente. (testo in sovrimpressione)



Dialoghi

  • Wolf Grace: Io sono Wolf, da dove sei stato trasferito?
    Frank: Da Atlanta.
    Wolf Grace: Bella città Atlanta?
    Frank: Non l'ho mai vista.
  • Wolf Grace: Sai, è da un po' che sto cercando una femminella!
    Frank: Buona fortuna!
    Wolf Grace: Tu non hai capito, adesso l'ho trovata!
    Frank: Perché non le fai vedere che cosa sai fare?... stronzo
  • English: Che vuoi ragazzo?
    Frank: Il mastino mi ha mandato a lavorare qui.
    English: Ma tu sai leggere, ragazzo?
    Frank: Sì, se è roba scritta in inglese, ragazzo.
    English: Tu tratti tutti come Wolf?
    Frank: Voleva entrare in intimità... io no!
    English: Porta quel carrello alle celle.
    Frank: Non fanno venire qui a leggere?
    English: Tu vedi sedie in giro?
    Frank: Come mai?
    English: Perché questa è la Roccia, Amico! E qui per loro devi fare solo una cosa: scontare la pena! E il tempo...non passa mai. La Roccia fa un effetto diverso a seconda dei tipi: o gli tira fuori la forza o li spezza in due.
    Frank: E a te che effetto ha fatto? Che succede quando si esce?
    English: Io non esco più. Dieci anni fa... stavo in un bar in Alabama, e due stronzi hanno cominciato a darmi addosso. È stato il loro primo sbaglio. Tirarono fuori i coltelli, ed è stato il secondo sbaglio. Non sapevano neanche usarlo, e questo è l'ultimo sbaglio che hanno fatto. Io ho avuto due condanne a novantanove anni... ti pare che possa uscire?
    Frank: Potevi avere le attenuanti della legittima difesa...
    English: Quegli stronzi erano bianchi, amico! Erano come te! Quando arrivai qui, mi misero in una di quelle celle buie, nel blocco D, dopo un po' cominciai ad uscire di cervello. Mi tagliai il tendine d'Achille per venirne fuori. Capirai quando vedrai il blocco D.
    Frank: Dimmi una cosa, hai finito di ammazzare bianchi?
    English: Perché?
    Frank: Be', è meglio saperlo, prima di voltarti un'altra volta le spalle!
  • [Doc sta dipingendo un autoritratto con un fiore arancione nel taschino]
    Frank: Perché quel fiore?
    Doc: È una cosa che sta dentro di me. Una cosa che non possono mettere dentro le sbarre.
  • Frank: Che hanno di speciale questi gradini?
    English: Più alto stai seduto e più alto è il tu rango. Sono come i gradini della scala sociale e anche qui bisogna conquistarseli.
    Frank: E tu stai in cima.
    English: Già. [Frank fa per andarsene] Ora secondo me ci sono due motivi se non ti sei seduto al mio gradino: o hai troppa paura oppure odi i negri. Allora cos'è, ragazzo? Hai troppa paura?
    Frank [si siede]: No. È solo che odio i negri.
  • Frank: E così, non è mai scappato nessuno.
    English: Nessuno ce l'ha mai fatta. Qui hanno cercato tutti un sistema, ma non esiste. Vedi quelle guardie? Nelle altre carceri ce ne è una per ogni sette detenuti. Qui invece... ce n'è una per ogni tre detenuti. Se caghi di notte invece che di mattina, vogliono sapere perché! Ma ammettiamo che tu ci provi lo stesso: prima però devi uscire dalla cella. Ogni sbarra ha dentro sei sbarre più piccole inserite in un tubo d'acciaio, con dell'altro acciaio fuso dentro. E non c'è modo di scavare un tunnel, mh... cazzo! Quest'isola è tutta una roccia! Vedi quell'acqua? C'è più di un miglio da fare a nuoto per arrivare a terra, e con le correnti che ci sono è come se fossero dieci. E l'acqua è così fredda che le braccia si intorpidirebbero nel giro di pochi minuti. E anche se sai nuotare benissimo, be', non avresti assolutamente il tempo di farcela. Qua ti contano dodici volte ogni giorno che ha fatto Iddio! A un certo punto ti convinci che è solo una conta questo letamaio! Una conta che dura una vita intera. Noi contiamo le ore, i mastini contano noi, e i re dei mastini contano quelli che contano!
  • Tornasole: Stanotte ho dormito di merda, però ho odorato la colla. Ti aiuta a passare la notte.
    Frank: E se ti perquisiscono la cella?
    Tornasole: E allora mi sbattono nel pozzo. Ma vale la pena rischiare!
    Frank: Vale sempre la pena rischiare se vuoi qualcosa.
    Tornasole: Anche un evasione? Forse c'è una strada per uscire. Ti passa sopra la testa. Sì, i condotti di ventilazione, sopra il nostro blocco!
    Frank: E come ci arrivi sopra il blocco?
    Tornasole: Chiami il mastino e ti fai dare la chiave.
    Frank [ironico]: Grazie...
  • Guardia carceraria: Ti assegno un lavoro permanente, al laboratorio di falegnameria. Avrai anche la paga.
    Frank: Quanto?
    Guardia carceraria: 15 cent l'ora.
    Frank: Allora è vero che il crimine non paga...
  • Tornasole: Come ti chiami, figliolo?
    Charley: Charlie Puzo.
    Tornasole: Charlie Puzzo?!
    Charley: Puzo. Puzo! Charlie Puzo!
    Tornasole: C'hai proprio un nome buffo, figliolo.
    Charley: Ah, sì? E tu come ti chiami?
    Tornasole: Al Capone.
    Charley: Credevo che fossi morto.
    Tornasole: Io morto? Io ho un sacco di soldi, non morirò mai!
    [...]
    Frank: Ci vediamo, Al Capone!
    Charley: Non mi pare vero, ho conosciuto Al Capone!
    Frank: Infatti non è vero.
  • English: La vuoi una rivista?
    Frank: Perché no?
    English: Quale vuoi? Ho Mister Muscolo. Ci sono delle checche che fanno a cazzotti per averla tutti i mesi.
  • Frank: Che ci fate voi qui? Siete di passaggio?
    Clarence: Sì, abbiamo pensato di farti una visitina.
    Frank: Vi trattenete molto?
    John: Ah, non tanto. Solo quindici o vent'anni.
    Frank: Perché alla Roccia?
    Clarence: Mentre scavavamo il muro ad Atlanta abbiamo avuto un contrattempo.
    Frank: Ossia?
    Clarence: Ci hanno visti.
    Frank: Eh, sono cose antipatiche.
    Clarence: Be', ci hanno spedito a Leavenworth.
    John: Già, ma neppure là ci piacevano gli alloggi e ci hanno detto che c'era un posto adatto a noi: Alcatraz.
  • Guardia carceraria: Leggi sempre la Bibbia?
    Frank: Eh già... ti si aprono un sacco di porte! [nasconde il tagliaunghie dentro il libro]
  • Charley: Quando compi gli anni?
    Frank: Non lo so.
    Charley: Cristo, che razza di infanzia hai avuto?
    Frank: Breve.
  • John: Dev'essere mercoledì.
    Clarence: Perché?
    John: Sformato di merda! Danno sempre sformato di merda il mercoledì.
    Charley: Io il sapore non lo sento, mangio solo per abitudine.
  • [Piano di fuga]
    Frank: Secondo me questo blocco è diventato molto vecchio, e l'aria umida sta corrodendo il cemento, e il sale ha arrugginito il metallo. Io ho un tagliaunghie, ho scavato intorno alla griglia della cella. Se ci lavoro sodo, riesco a levare quella griglia, a allargare il buco e ad arrivare al passaggio che porta sopra il nostro blocco, e magari anche al tetto.
    Clarence: E come lo nascondiamo il buco?
    Frank: Be', possiamo strappare le réclame delle riviste – non se ne accorgeranno – e farci cartone pressato. Ci dipingiamo la griglia e ce la mettiamo sopra, magari... nascondendolo con un asciugamano o una vestaglia o qualcosa del genere. Io ho chiesto una fisarmonica e la metterò davanti alla mia grata.
    Clarence: Supponiamo di farcela a uscire. Alla prima conta se ne accorgeranno.
    Frank: Ce ne andremo di notte, se ne accorgeranno la mattina. Dobbiamo fare delle teste finte, le faremo di cartapesta e con un po' di calce. Le mettiamo sulle brande e non si insospettiranno. [a Clarence] Tu fai il barbiere, fregherai i capelli.
    Clarence: Già. Certo.
    John: E come la attraversiamo la baia?
    Frank: È qui che entri tu, John, che lavori in magazzino. Ruberai degli impermeabili e anche un po' di mastice. Ci faremo una zattera e qualche salvagente. Ho letto come si fa su una rivista specializzata. Penseranno che andiamo a San Francisco e invece andremo dritti a Angel Island.
    Charlie: E io che faccio?
    Frank: Tu farai la guardia mentre io scavo, e io la farò mentre scavi tu. E voi due farete lo stesso.
    Charlie: Quante... probabilità abbiamo?
    Frank: Scarse...
    John: Io ci sto!
    Clarence: Anch'io!
    Charley: Voglio andarmene!
  • [Charlie riceve una tela e dei colori per dipingere in cella]
    Guardia carceraria: Perché hai ordinato questa roba? Non mi sembri il tipo dell'artista.
    Charlie: Tu non riconosceresti neanche la faccia di Raffaello.
    Guardia carceraria: Io non vedo nessun Raffaello, vedo solo una faccia di merda!
  • Frank: Se avessimo un trapano elettrico e una torcia sarebbe fatta.
    John [scherzoso]: Eh, già. C'è un ferramenta da queste parti?

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