Lo sciacallo - Nightcrawler è un film thriller del 2014 diretto da Dan Gilroy ed interpretato da Jake Gyllenhaal.
Trama
Lou Bloom si guadagna da vivere rubando e poi rivendendo materiale metallico. Cerca di trovare un vero lavoro ma non ci riesce perché nessuno assume un ladro e, dopo l'ennesimo rifiuto da parte di un datore di lavoro gli arriva illuminazione. Un giorno è testimone di un incidente stradale e vede una troupe televisiva pronta a riprendere l'accaduto, un vero lavoro che paga bene e che sembra piacergli, ma anche in questo caso non trova qualcuno pronto ad assumerlo. Dopo quella volta l'uomo decide di fare lo stesso, cioè filmare l'accaduto dei molti casi e vendere il video a un'emittente televisiva locale. La sua scalata al successo lo rende sempre più spietato finché, pur di mettere a segno uno scoop sensazionale, arriva a interferire pericolosamente con l'arresto di due assassini...
Paese:USA Durata: 117 min Voto:7,9
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Commento
È un film volgare, politicamente scorretto, abietto, immorale, cinico, morboso e perverso... ma pur sempre un gran film: divertente ma allo stesso tempo terrificante, con uno straordinario Jake Gyllenhaal.
Avvertenza [VM14]: Sono presenti scene cruente (uccisioni, corpi sanguinanti, sparatorie e inseguimenti troppo realistici) e un fotografo che immortala tutto questo con la sua camera senza pudore. Non mancano le volgarità, riferimenti al sesso, scene che possono spaventare... Questo film ha un aspetto decisamente psicologico, e il personaggio principale sembra abbastanza antisociale. Chi ha superato i 14 anni di età dovrebbe essere in grado di guardarlo senza problemi.
Spiegazione
Lou è uno di quelli che non sta a pensare, coglie l'attimo e, non gli importa se quello che fa è una cosa gravissima, resta sempre dell'idea che il fine giustifica i mezzi. D'altronde nessuno gli ha mai regalato nulla e nessuno lo ha messo mai nelle condizioni di poter fare carriera e, per ottenere gli strumenti per lavorare ha dovuto rubare e probabilmente anche uccidere qualcuno. Alla fine lo vediamo insensibile dinnanzi alla morte del suo unico collaboratore, le cui sue ultime parole fanno capire quanto di marcio ci sia in Lou. Lou invece ha in mente Nina, la donna che dirige il tg locale e riesce a conquistarla, o meglio se la piglia incondizionatamente... mentre il suo progetto di reporter si espande sempre di più con nuovi stagisti che hanno voglia di imparare dal protagonista. Gli promette che non gli farà niente che non avrebbe fatto lui stesso e li guiderà nella notte a scattare più riprese di quello che la gente vorrebbe veramente vedere nei notiziari...
Interpreti e personaggi
Jake Gyllenhaal (Lou Bloom), Bill Paxton (Joe Loder), Rene Russo (Nina), Riz Ahmed (Rick), Ann Cusack (Linda), Kevin Rahm (Frank Kruse), Eric Lange (Cameraman), Kathleen York (Jackie).
Curiosità
- Jake Gyllenhaal ha perso quasi 20 chili per il suo ruolo. Questa è stata proprio un'idea di Gyllenhaal, per far apparire Lou come uno sciacallo affamato.
- Durante la scena in cui Jake Gyllenhaal parla a se stesso nello specchio, gli sferra un pugno e il vetro che va in frantumi gli ha provocato un taglio alla mano. È dovuto andare in ospedale dove gli hanno dato 14 punti di sutura, dopo essere stato dimesso e ritornato a lavorare sul set.
- Jake Gyllenhaal chiude gli occhi molto raramente. Gyllenhaal ha sfruttato questa sua capacità sia in questo film sia nel film Donnie Darko (2001).
- Jake Gyllenhaal memorizzato l'intero film come un gioco.
- Per creare l'aspetto scarno di Lou, Jake Gyllenhaal si è messo a correre e a pedalare fino a 8 ore al giorno.
- Gli spunti musicali nel film rappresentano ciò che passa nella testa di Lou in quel momento.
- Rene Russo è sposata con il regista del film, Dan Gilroy.
- Esordio alla regia di Dan Gilroy.
- Il film è stato girato a Laurel Canyon Blvd, nella San Fernando Valley, a pochi isolati di distanza della sparatoria avvenuta nel 1997 tra due rapinatori armati fino ai denti e la polizia di Los Angeles, in cui sono stati uccisi due rapinatori.
- Il film che Jake Gyllenhaal sta guardando nel suo televisore, è "Il Giullare del re" (1955) con Danny Kaye.
- L'auto rossa che il protagonista guida nella seconda metà del film è una Dodge Challenger SRT. Quella che guida all'inizio è una Toyota Tercel.
- Jake Gyllenhaal appare in ogni scena del film.
- Anche se si allude a un rapporto sessuale in un paio di conversazioni tra Louis e Nina, i due attori non hanno mai avuto alcun contatto fisico con l'altro, oltre a stringersi la mano.
Prisoners è un film drammatico del 2013 diretto da Denis Villeneuve ed interpretato da Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal.
Trama
Nel giorno della festa del ringraziamento, due famiglie si riuniscono per celebrare questo giorno tutti insieme in serenità. Ma le loro entrambe figlie più piccole, dopo essersi messe a giocare fuori casa, spariscono nel nulla. Per indagare sul caso viene incaricato il detective Loki che trova un possibile colpevole, Alan Jones. Ma questi, nonostante sembra che sappia qualcosa, viene liberato in assenza di prove e per la sua incapacità mentale. Ma Keller, il padre di una delle due bambine, sconvolto dal dolore e dall'ingiustizia decide di prendere la situazione nelle proprie mani e di auto-informarsi usando le maniere forti per strappargli qualche parola di bocca...
Una vicenda umana incredibile, un film senza un secondo di banalità. La prova di Jackman è di una bellezza rara, parte lento ma già il monologo in auto al figlio è da oscar. Gyllenhall ormai stratosferico, è sempre meglio, il tic nervoso è un gran tocco di classe. La regia e le scene violentano lo spettatore con mille ipotesi e zero certezze. un po' di violenza spicciola ma la pellicola rimane stupenda in ogni ordine di scelta... pregevoli attori sulle seconde linee... un film degno del nome film, tra i più belli visti di recente.
Avvertenza [VM14]: Sono presenti contenuti violenti e inquietanti tra cui la tortura e, inoltre, il linguaggio usato quasi per tutta la durata del film è volgare ed aggressivo.
Spiegazione
La bambina dice che c'era anche lui (anche il padre) quando era stata rapita perché sotto gli effetti di droga. In realtà ricorda di averlo sentito parlare quando era andato a far visita alla signora per scusarsi del suo comportamento. Ecco perché lui poi scappa, aveva intuito tutto. Alla fine il padre viene prima sparato dalla signora, la reale colpevole di tutto questo, e poi mandato in una buca profonda sottoterra. Keller trova il fischietto della figlia e si mette a fischiare, per farsi sentire. Il detective Loki, che si trovava lì, al primo flebile fischio reagisce quasi incredulo, probabilmente attribuendolo al vento che si sente soffiare forte, poi man mano che si ripete il fischio assume sempre l'espressione più attenta, fino a quando nell'ultima immagine fissa nella direzione dell'auto con espressione decisa dopo l'ultimo fischio ripetuto. Quindi il finale dovrebbe essere speranzoso...
Interpreti e personaggi
Hugh Jackman (Keller Dover), Jake Gyllenhaal (Detective Loki), Maria Bello (Grace Dover), Terrence Howard (Franklin Birch), Paul Dano (Alex Jones), Viola Davis (Nancy Birch), Melissa Leo (Holly Jones), Mike Gassaway (Detective Rand), Dylan Minnette (Ralph Dover), Len Cariou (Padre Dunn), Wayne Duvall (Capitano Richard O'Malley), Brad James (Carter).
Curiosità
- Il direttore della fotografia del film è Roger Deakins, nominato 9 volte all’Oscar e fedele collaboratore dei fratelli Coen.
- Produttore esecutivo del film è l’attore Mark Wahlberg, protagonista di "Amabili resti" (2009) e "Contraband" (2012).
- Per Villeneuve Prisoners è il quinto lungometraggio cinematografico.
- Il film è tratto da una sceneggiatura originale dello scrittore-produttore per la TV Aaron Guzikowski.
- "Prisoners" è il primo film di produzione statunitense di Denis Villeneuve, già noto per aver girato nel 2010 La donna che canta (candidato all'Oscar come miglior film straniero nel 2011).
- La sceneggiatura del film girava sulle scrivanie dei produttori di Hollywood dal 2009. Per anni è stata una delle più famose “opere non prodotte” poiché giudicata troppo cupa.
- Per il ruolo di protagonista in Prisoners di Denis Villeneuve, la prima scelta è stata per lungo tempo quella di Leonardo DiCaprio, che in seguito ha tuttavia rinunciato. Successivamente, la scelta era ricaduta su Mark Wahlberg, che doveva essere affiancato da Christian Bale, con Bryan Singer regista. I ruoli della coppia protagonista sono infine stati affidati a Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal.
- Uno degli articoli di giornale che si vedono in Prisoners reca la firma di Aaron Guzikowski: questo è il nome dello sceneggiatore del film.
- In Prisoners, Hugh Jackman interpreta il ruolo di un padre la cui figlia viene rapita ed è oggetto di ricerche. Inizialmente, l'attore avrebbe dovuto interpretare un ruolo simile in Amabili resti, prima di essere sostituito da Mark Wahlberg. Quest'ultimo, da par suo, doveva inzialmente interpretare il ruolo poi andato a Jackman nel film di Denis Villeneuve.
- Prisoners è ambientato in Pennsylvania durante il Giorno del Ringraziamento, ma è stato girato in Georgia, nei sobborghi di Atlanta, a gennaio. Il clima era proprio quello che si potrebbe trovare a novembre al nord: pioggia e freddo, ma senza neve. Per creare il look della cittadina lo scenografo Patrice Vermette si è ispirato ad alcune foto di Gregory Crewdson. E ha iniziato a raccogliere foto, dal suo archivio personale, su internet e scattandole per strada, arrivando a creare un vero e proprio album che ha fatto da guida per l’allestimento delle scenografie.
- Il detective Loki (interpretato da Jake Gyllenhaal ) indossa nella sua mano sinistra un anello della massoneria.
- Il nome della zia di Alex Jones è Holly Jones. Holly Jones è anche il nome di una bambina di dieci anni che è stata rapita e uccisa a Toronto nel 2003.
- Il cast del film include un premio Oscar: Melissa Leo e quattro candidati agli Oscar: Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, Viola Davis e Terrence Howard.
Drive è un film thriller-drammatico del 2011 diretto da Nicolas Winding Refn ed interpretato da Ryan Gosling.
Trama
Un giovane ragazzo fa ben tre lavori: di giorno il meccanico e lo stuntman, mentre di notte l'autista per alcuni rapinatori di banche. Il suo datore di lavoro, Shannon, ha avuto in passato problemi con la mafia che lo ha azzoppato, invece adesso con l'aiuto economico di un altro boss, Bernie Rose, ha in mente la creazione di una scuderia automobilistica per correre nella NASCAR mettendo come pilota proprio il "ragazzo" (che non viene chiamato per nome per tutta la durata del film). Il suo carattere è simile a quello di un lupo solitario ma nutre un certo interesse per la sua coinquilina, una giovane e indifesa madre, che a causa del marito appena uscito di prigione si ritroverà implicata in un pericoloso giro criminale... il "pilota" le darà tutto l'aiuto che serve.
Paese:USA Durata: 100 min Voto:7,8
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Commento
Contemporaneo ad alto scorrimento di sangue dove azione ed emozione si uniscono nel creare un vero concentrato adrenalinico,,La “natura dello scorpione” è ciò che caratterizza il misterioso e taciturno Ryan Gosling un film fatto di silenzi e sguardi, gesti impercettibili ed intensi, dialoghi scarni ed essenziali che lasciano ben presto spazio ad una esplosione di violenza e rabbia furiosa. L'intero film si regge sulle straordinarie capacità degli interpreti; impassibile ed impenetrabile Gosling.
Avvertenza [VM14]: Breve scena di nudo femminile all'interno di uno strip club, molta violenza, molto sangue, linguaggio volgare, scene intense e spaventose.
Spiegazione
Il Ragazzo prima di far fuori il boss si becca una coltellata all’addome, ma non muore. Si rialza e si mette alla guida dell'auto da solo, per non mettere in pericolo la sua ormai ex vicina di casa. Non si ha l'assoluta certezza che sopravviva o meno, più sì che no, è probabile che si stia mettendo in cerca di un medico per ricevere le dovute cure mediche oppure che essendo gravemente ferito, stia cercando di andare a morire lontano.
E non a caso il regista indugia sul giubbotto-feticcio di Gosling, alla fine imbrattato di sangue e indossato con orgogliosa nonchalance, decorato con uno scorpione, simbolo dell’ineluttabilità del destino dominato dalla propria natura predatoria.
La natura violenta dello scorpione viene inevitabilmente fuori, e sporca sempre più di sangue il giaccone! E l'anima nera, la più profonda, la vediamo come ombra nel finale del film!
E qual era la storia dello scorpione e della rana?
Uno scorpione chiede ad una rana di lasciarlo salire sulla sua schiena e di trasportarlo sull'altra sponda di un fiume; in un primo momento l'anfibio rifiuta, temendo di essere punta durante il tragitto, ma l'aracnide argomenta in modo convincente sull'infondatezza di tale timore: se la pungesse, infatti, anche lui cadrebbe nel fiume e, non sapendo nuotare, morirebbe insieme a lei. La rana, allora, accetta e permette allo scorpione di salirle sulla schiena, ma a metà strada la punge condannando entrambi alla morte; quando la rana chiede allo scorpione il perché del suo gesto folle, questi risponde: "È la mia natura".
Interpreti e personaggi
Ryan Gosling (Il pilota), Carey Mulligan (Irene), Bryan Cranston (Shannon), Albert Brooks (Bernie Rose), Oscar Isaac (Standard Gabriel), Christina Hendricks (Blanche), Ron Perlman (Nino), Kaden Leos (Benicio), Jeff Wolfe (Tan Suit), James Biberi (Cook), Russ Tamblyn (Doc), Andy San Dimas (Dancer).
Curiosità
Alcune curiosità contengono spoiler.
- Il film ha sorpreso il pubblico che si aspettava un film alla "Fast and Furious" e che, invece, come tutti sappiamo è un capolavoro a volte lento e dall'atmosfera ipnotica.
- Inizialmente il ruolo del “driver” (guidatore), il cui nome non viene mai rivelato, nemmeno nei titoli di coda, avrebbe dovuto essere interpretato da Hugh Jackman, sostituito poi da Ryan Gosling.
- Per prepararsi al ruolo, Ryan Gosling ha riparato e rimesso a nuovo la Chevy Malibu del 1973 che si vede nel film. Queste le sue parole: "È una Chevrolet Malibu, che ho aiutato a rinnovare. Passavo gli attrezzi al meccanico e andavo a comprargli il pranzo. Adoro girare in macchina di notte, a Los Angeles."
- Nonostante il film ruoti attorno a un uomo che fa il meccanico e guida le auto per il cinema come stuntman, il regista Nicolas Winding Refn non ha la patente ed è stato bocciato all’esame di guida ben otto volte.
- I produttori di Drive sono fan accaniti della serie tv Breaking Bad: per questo hanno assolutamente voluto nel cast Bryan Cranston, alias Walter White, che nel film ha il ruolo del meccanico Shannon.
- I titoli di testa in corsivo rosa sono un omaggio di Refn al film del 1983 Risky Business, diretto da Paul Brickman e con protagonista Tom Cruise.
- Da quando ha girato Drive, Ryan Gosling ha scoperto una passione per i giubbotti come quello che indossa nel film di Nicolas Winding-Refn. L'attore ha spiegato che per lui la moda è importante, e che nel suo guardaroba trovano spazio soprattutto numerosi giubbotti: "Ne indosso uno particolarmente cool in Drive, in satin imbottito bianco, con uno scorpione sul retro."
- Una donna del Michigan ha citato i produttori di Drive di Nicolas Winding Refn perchè a suo giudizio il trailer del film è ingannevole. Sarah Deming ha affermato infatti che nel film non c'è tutta questa azione che lei si aspettava, ed inoltre è rimasta oltraggiata dall'atteggiamento "gratuitamente diffamatorio" che la pellicola ha nei confronti delle persone di fede ebraica. Nella sua citazione, la Deming ha affermato inoltre che nel film si guida poco, a dispetto del titolo. La donna ha chiesto un risarcimento ai realizzatori del film e ha chiesto che sui poster e sul trailer della pellicola venga specificato che i contenuti sono "razzisti ed estremamente e gratuitamente diffamatori".
- I boss del network BBC sono stati costretti a scusarsi con i telespettatori dopo che nel corso di un'intervista televisiva, il regista Nicolas Winding Refn aveva usato termini non adeguati alle circostanze. Refn era stato invitato insieme a Carey Mulligan allo show del mattino Breakfast per promuovere Drive, quando ha usato un termine di paragone poco elegante per definire il livello di violenza nel film, sostenendo più volte che fosse "un po' come scopare". Immediatamente il presentatore Bill Turnbull si è scusato con il pubblico e ha invitato Winding Refn ad esprimersi senza utilizzare parole volgari.
- Dopo numerosi speculazioni su un possibile seguito, Refn ha dichiarato: "No, non ci sarà un secondo Drive. Il film finisce in maniera troppo imperfetta, ed è per questo che funziona."
- Stando alle dichiarazioni di Refn, il film è dedicato a Alejandro Jodorowsky.
- Jonatan Söderström, il creatore di Hotline Miami ha dichiarato che il film lo ha ispirato alla creazione del videogioco.
- Nicolas Winding Refn ha rimpiazzato Neil Marshall nel ruolo da regista. E’ stato scelto appositamente da Ryan Gosling.
- Per la famosa scena dell’ascensore dove Gosling schiaccia la testa dello scagnozzo di Bernie, Refn ha chiesto a Gaspar Noè come avesse fatto per la scena simile presente nel film Irreversible (2002).
- Carey Mulligan ha dormito a casa di Refn durante il periodo delle riprese del film.
- Ryan Gosling ha girato la città di notte al volante sotto richiesta del regista, in modo che quest’ultimo scegliesse le location dove girare.
- Il fatto che tra il pilota e Irene ci fossero pochi dialoghi è stato deciso a posteriori da Carey Mulligan e Ryan Gosling: entrambi hanno preferito ignorare parte della sceneggiatura e puntare molto sull’aspetto introspettivo. In tutto il film Gosling pronuncia 116 parole su un totale di 891.
- Date le numerose scene di sparatorie, nel post produzione sono stati aggiunte notevoli quantità di sangue per rendere più tragiche le scene.
- Irene e Standard dovevano avere origini ispaniche. La nazionalità dell'attrice venne modificata quando Carey Mulligan entrò nel cast.
- Ron Perlman ottenne il ruolo dopo aver spiegato a Nicolas Winding Refn che si sente: "Un ebreo che vuole essere un gangster italiano, perché questo è quello che è, un ragazzo ebreo di New York".
- Jacinda Barrett ha fatto il provino per il ruolo di Blanche.
- Per Nicolas Winding Refn si tratta del primo film che ha diretto, ma anche il primo film di cui non ha scritto la sceneggiatura.
- La maschera indossata da Ryan Gosling è stata realizzata da SPFX, società americana che vende maschere ultra-realistiche al pubblico.
- Il personaggio Shannon, interpretato da Bryan Cranston, dice che il pilota è andato in Messico o forse in Belize. È un chiaro riferimento alla serie tv Breaking Bad, infatti Belize non è solo un bellissimo posto ma viene usato anche come metafora per far "sparire" le persone.
- Il film è costato 15 milioni di dollari ma al box office internazionale ne ha incassati circa 35.
- Proiettato nella sezione "Piazza Grande" al Festival Internazionale del Film Locarno (2011).
- Presentato in competizione alla 64. edizione del Festival di Cannes.
Shutter Island è un film thriller-psicologico del 2010 diretto da Martin Scorsese ed interpretato da Leonardo DiCaprio.
Trama
Siamo nel 1954, gli agenti federali Edward "Teddy" Daniels e la sua spalla Chuck Aule vengono convocati a Shutter Island per indagare sulla scomparsa di Rachel Solando, una paziente ricoverata nell'Aschecliff Hospital, istituto di cura per criminali malati di mente, per aver affogato ed ucciso i suoi tre figli. L'agente Daniel pare nutrire dei forti sospetti sul modo di condurre questo ospedale e più andrà a fondo nelle indagini e più emergeranno nuovi particolari inquietanti che lo coinvolgeranno personalmente.
Paese:USA Durata: 138 min Voto:8,1
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Commento
Vogliamo dire che questo film è spettacolare?
Ok, diciamolo:
questo film è spettacolare!
DiCaprio è matto davvero e ha davvero ucciso la moglie che a sua volta aveva ucciso i loro bambini. Lui dopo aver preso coscienza di ciò che ha fatto, nella scena in cui è seduto sugli scalini con lo psichiatra finge di aver perso di nuovo consapevolezza. Racconta questa bugia perché vuole essere lobotomizzato; lo spiega con la frase "è meglio vivere da mostro o morire da persona per bene?". Cioè preferisce cancellare tutto dalla sua memoria per non dover più pensare e morire così libero da questo peso atroce.
Almeno io l'ho interpretato così e ne sono quasi convinto, ma il finale non è molto chiaro quindi potrebbe essere diverso, comunque anche nel libro non si capisce molto bene se lui è matto o se sono dei medici sadici quelli che gli stanno attorno e che vogliono solo incastrarlo; in ambedue le ipotesi dalla frase finale si capisce che lui in quel momento è lucidissimo e la frase potrebbe essere dettata dalla rassegnazione alla vita in un manicomio da pazzo, oppure, come credo io, voler cancellare il rimorso e non dover vivere una vita da assassino.
Film molto bello, Di Caprio impressionante... ne ha fatta di strada da Titanic!
Interpreti e personaggi
Leonardo DiCaprio (Edward "Teddy" Daniels / Andrew Laeddis), Mark Ruffalo (Chuck Aule / Dr. Sheehan), Ben Kingsley (dott. John Cawley), Michelle Williams (Dolores Chanal), Emily Mortimer (Rachel Solando), Patricia Clarkson (dottoressa Rachel Solando), Max von Sydow (dott. Jeremiah Naehring), Jackie Earle Haley (George Noyce), Ted Levine (Warden), John Carroll Lynch (agente Warden McPherson), Elias Koteas (falso Andrew Laeddis), Robin Bartlett (Bridget Kearns), Christopher Denham (Peter Breene), Nellie Sciutto (infermiera), Joseph Sikora (Glen Miga), Curtiss Cook (Trey Washington), Joseph McKenna (Billings).
Curiosità
- Trae ispirazione dal romanzo L'isola della paura di Dennis Lehane.
- Prima di scegliere Mark Ruffalo per il ruolo di Chuck Aule, Leonardo DiCaprio e Martin Scorsese hanno considerato per la parte anche Robert Downey Jr. e Josh Brolin.
- Il film è stato originariamente sviluppato con Wolfgang Petersen alla regia che aveva apportato modifiche rilevanti al romanzo di Dennis Lehane, al fine di creare un blockbuster più puntato sull'azione. Anche David Fincher è stato candidato alla regia.
- Da romanzi dello scrittore Dennis Lehane sono stati tratti anche i film Mystic River di Clint Eastwood e Gone Baby Gone di Ben Affleck.
- Le scenografie del film sono dell'italiano Dante Ferretti.
- Il film ha incassato 40.2 milioni di dollari nel fine settimana di apertura negli Stati Uniti raggiungendo un totale worldwide di oltre 294 milioni, segnando il miglior incasso di sempre per il regista Martin Scorsese.
- Alcuni film di zombie anni '40 del produttore Val Lewton sono stati fonte di ispirazione per Martin Scorsese nel creare l'atmosfera del film.
- Per dare un'idea di come sarebbe stato a livello di stile il suo film, Martin Scorsese ha proiettato per il cast e la troupe Le catene della colpa e La donna che visse due volte.
- La pellicola può essere vista come un omaggio al grande Alfred Hitchcock, viste le atmosfere ricreate da Scorsese, ma anche al film muto degli anni Venti Il gabinetto del dottor Caligari.
- Location: le scene nel manicomio furono girate nell'ospedale di Medfield, in Massachusetts. Quelle sull'isola, invece, sull'isola di Peddocks. Il lager è invece stato riprodotto nel complesso industriale di Whittenton Mills.
- Colonna sonora. Il film non ha una sua colonna sonora originale, ma una selezione di brani scelti da Robbie Robertson.
- Presentato al Festival internazionale del Cinema di Berlino 2010 nella sezione Fuori Concorso.
Colonna sonora
LONTANO (Berliner Philharmoniker)
FOG TROPES (Orchestra of St. Luke's)
SYMPHONY NO. 3: PASSACAGLIA - ALLEGRO MODERATO (Narodowa Orkiestra Symfoniczna Polskiego Radia w Katowicach)
MUSIC FOR MARCEL DUCHAMP (Philipp Vandré)
HOMMAGE Á JOHN CAGE (Nam June Paik)
QUATTRO PEZZI (Giacinto Scelsi )
LONTANO (Wiener Philharmoniker)
ROTHKO CHAPEL 2 (Berkeley Chamber Chorus)
ON THE NATURE OF DAYLIGHT (Max Richter)
UAXUCTUM: THE LEGEND OF THE MAYAN CITY WHICH THEY THEMSELVES DESTROYED FOR RELIGIOUS REASONS (Radio-Symphonieorchester Wien)
PACIFIC SIRENS (Cleveland Chamber Symphony)
THE LOST DAY (Brian Eno)
FOUR HYMNS: II FOR CELLO AND DOUBLE BASS (Torleif Thedeen)
LIZARD POINT (Brian Eno)
SUITE FOR SYMPHONIC STRINGS: NOCTURNE (The New Professionals Orchestra)
CHRISTIAN ZEAL AND ACTIVITY (San Francisco Symphony)
ROOT OF AN UNFOCUS (Boris Berman)
FLUORESCENCES (Narodowa Orkiestra Symfoniczna Polskiego Radia w Katowicach)
MY FATHER KNEW CHARLES IVES: THE LAKE (John Adams )
FRAGOR (Tim Hodgkinson)
PRELUDE - THE BAY (Ingram Marshall)
TWO ETUDES: HARMONIES (Hans-Ola Ericsson)
QUARTET FOR PIANO AND STRINGS IN A MINOR (Prazak Quartet)
QUARTET FOR PIANO AND STRINGS IN A MINOR (Christopher Hoffman)
Animal Factory è un film drammatico del 2000 diretto da Steve Buscemi ed interpretato da Willem Dafoe ed Edward Furlong.
Trama
Ron Decker è un giovanotto proveniente da buona famiglia che è stato arrestato per possesso di marjuana. Sin da subito attira le simpatie di Earl Copen, un detenuto pure lui che sta scontando una pena di 25 anni, di cui 18 già trascorsi e che gli hanno permesso di essere rispettato da tutti e di avere un ottimo rapporto con le guardie. Lo aiuterà a tenersi fuori dai guai ma quando Ron accoltella un detenuto per vendicarsi dello stupro scampato per un pelo, non può nulla, in quanto essendo rimasto in vita ha confessato tutto e così gli è stata confermata la pena di 5 anni di reclusione. A seguito di ciò, i due diventati ormai degli ottimi amici, escogitano un piano per evadere insieme dalla prigione.
Un film tratto da uno degli ultimi libri di Bunker che si rivela ottimo e ben girato. Certo non è niente di eclatante ma il fatto che Buscemi sia riuscito nell'operazione non era per niente scontato. Ottimo cast, Willem Dafoe come sempre bravissimo, Edvard Furlong rimane ancora la giovane promessa che fu, peccato che non reciti con assiduità. Un Rourke difficilmente riconoscibile in un ruolo da comprimario, poi c'è Danny Trejo, anche lui in una parte autobiografica, visto che era finito in galera, prima di diventare un attore, conosceva anche Bunker. Pone diversi interrogativi sul sistema carcerario usa, che è assolutamente disumano. Finale non scontato.
Avvertenza [VM14]: Linguaggio volgare, riferimenti allo stupro, scene di violenza.
Spiegazione
Earl gli propone di evadere e, dopo aver valutato i vari rischi, i due decidono di scappare attraverso il camion della spazzatura, usando delle sbarre di ferro per fermare la pressa. Al momento dell'evasione, Ron riesce ad entrare nella pressa mentre Earl viene quasi scoperto da una guardia, e torna indietro. Il ragazzo riesce così ad evadere, mentre Earl resta in prigione.
Il tema principale è sicuramente quello del rapporto di solidarietà fra detenuti, spesso più forte di quello tra cosiddetti ''civili'' e di comportamenti più umani anche delle guardie carcerarie. Inoltre è evidente voler definire il carcere come "fabbrica delle bestie". Il film mostra infatti come in un ambiente in cui si è costantemente a rischio e sotto pressione, anche piccoli delinquenti come il protagonista si possono facilmente trasformare in assassini. Un altro tema è quello delle guerre razziali: quando un povero pazzo nero fa un taglio a Earl e Ron subito si scatena una rappresaglia contro gli altri neri nonostante Ron avesse chiesto di non vendicarsi cercando di mantenere un basso profilo.
Interpreti e personaggi
Willem Dafoe (Earl Copen), Edward Furlong (Ron Decker), Danny Trejo (Vito), Mickey Rourke (Jan), Seymour Cassel (Seeman), Tom Arnold (Buck Rowan), John Heard (James Decker), Chris Bauer (Bad Eye), Steve Buscemi (A.R.Hosspack), Victor Pagan (Mikeil pazzo).
Curiosità
- Il cantante dello show nel carcere è Antony Hegarty e canta la canzone Rapture.
- Mickey Rourke ha improvvisato alcuni dei suoi dialoghi.
- Mickey Rourke ha acquistato vari oggetti da negozi di lingerie femminile per il suo ruolo di travestito.
- Willem Dafoe, Edward Furlong, e Mark Boone Junior hanno visitato il "San Quentin State Prison" per trovare i ruoli più adatti a loro.
- Molte delle scene del film sono state girate a Eastern State Penitentiary a Philadelphia, in Pennsylvania, che ha chiuso definitivamente nel 1971 e che poi è stato riaperto al pubblico nel 1994.
- Fra le comparse figurano anche veri detenuti.
- Edward Bunker ha scritto la prima bozza dello script dieci anni prima della realizzazione di questo film.
- Ci sono voluti due anni per raccogliere il denaro necessario per finanziare questo film.
- Willem Dafoe non è calvo, si è dovuto rasare la testa per il ruolo di Earl Copen.
Colonna sonora
This Ain't the Way I Come Up (But It's the Way I'm Going Down) (Jake La Botz)
Rapture (Antony Hegarty)
Demon (Elizabeth Cook)
Lay Down the Bottle (Jake La Botz)
I Hope I Never Get Too Old (To Rock N' Roll) (Harry Dean Stanton)
American Beauty è un film drammatico del 1999 diretto da Sam Mendes ed interpretato da Kevin Spacey.
Trama
I Burnham sono una famiglia apparentemente tranquilla: sono sposati da diversi anni, vivono in una bellissima casa e hanno una figlia adolescente. A guardarli dall'esterno, sembra che abbiano tutti i motivi per essere felici: ma basterebbe osservarli più da vicino, per scoprire la solitudine e la quieta disperazione che fa parte delle loro vite. Lester Burnham è un uomo di 42 anni depresso e rassegnato alla sua monotona vita: il suo lavoro non gli piace ed è a rischio licenziamento. La moglie è stridula e materialista, pur essendo un'ambiziosa agente immobiliare non riesce a vendere una casa. La figlia sedicenne nutre una bassa autostima e non si sente parte della famiglia. Le cose sono destinate a cambiare quando l'uomo prende una cotta per la migliore amica della figlia e, fantasticherà su di lei immaginandola nuda ricoperta di petali rosa. Si prenderà tutte le libertà che aveva perduto "con gli interessi", nel lavoro, in famiglia e nella sua vita sentimentale.
Paese:USA Durata: 121 min Voto:8,4
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Commento
Meraviglioso! è uno di quei film che ti fanno dire: "ma allora non tutto è etichettabile!"
Già, perché è indubbiamente una commedia, ma è anche un drammatico, ma è anche un film psicologico (ma è anche un po' soap opera).
Le attrici, oltre ad essere belle sono state brave, aggiungo che anche Wes Bentley è stato perfetto, per non parlare del modo in cui Annette Bening interpreta il suo isterico personaggio!
Su Kevin Spacey c'è poco da dire: interpretazione spettacolare!
Senza dubbio un film che supera le aspettative, prima di vederlo credevo che fosse una semplice commedia, invece è un ritratto di molte realtà, oltre ad essere un punto di incontro tra generi completamente contrastanti tra loro.
Avvertenza [VM14]: Il film contiene molta nudità, sia maschile che femminile. Vi sono diverse scene incentrate sul sesso, in altre viene utilizzata la violenza e le ferite sanguinanti sono ben visibili. Vengono dette molte volgarità, alcuni personaggi bevono e fumano marijuana in diverse occasioni.
Spiegazione
La trama è semplice ma efficace, un vero e proprio attacco alla società materialista americana (o meglio del "sogno americano").
Avete capito perché sia stato il padre del ragazzo ad ammazzare Kevin Spacey?
Sarebbe potuto essere il figlio del marines perché gliel'aveva chiesto la figlia, Thora Birch, sarebbe potuta essere la moglie di Kevin Spacey perché stava andando a casa da lui con una pistola; poteva essere chiunque ma non il padre marines, giusto?
All'inizio si poteva pensare che l'avesse ucciso perché lo credeva gay e che aveva avuto rapporti sessuali con il figlio, ma poi quando Kevin e il marines si baciano nel garage, il marines capisce che Kevin Spacey non era gay e quindi il suo rancore doveva sparire.
Perché allora è stato proprio lui ad ammazzarlo?
Il "padre del ragazzo" interpreta questo stereotipo del "violento/nazista/machista" MA fondamentalmente omosessuale represso: nel momento in cui viene "respinto" da Spacey si trova nella posizione di aver rivelato "la sua debolezza" o il "suo lato oscuro" e quindi uccide Spacey per NASCONDERE la sua vera natura (con un fondo di vendetta per essere stato respinto).
Io direi che se la moglie fosse arrivata 20 minuti prima, sicuramente non lo avrebbe ucciso, perché è una persona ingenua, insicura e si rimprovera da sola per ogni sbaglio che commette...sì potrei anche immaginare un'attacco di nervi (visto la sua nevrosi)... ma sotto sotto non mi convince (e non mi convincerebbe se fosse finita così). Riguardo al pianto, invece, il suo pianto infantile alla fine, accompagnato con quella magistrale colonna sonora di Thomas Newman, mi fa venire in mente tutto il suo ricordo del passato (perché in passato ricorda che erano felici) di suo marito. Carolyn Burnham, certo è una persona materialista ipocrita e stupida ma non la definirei un'assassina... perché altrimenti nella disperazione non avrebbe abbracciato le sue camicie.
Credo che il film trasmetta più di un messaggio:
1) "Le cose che desideri, non sono poi così belle quando le ottieni."
Lo stesso avviene con la macchina.
Lui la compra, è sempre stata il suo sogno. Eppure quando dice "sono fico" pare che lo dica quasi come fosse una cosa dovuta, non sentita.
Oppure, come avviene quando ha l'occasione di andare con l'amica della figlia. Ci ha lavorato tanto, l'ha desiderato tanto. L'ha idealizzata. Però quando scopre che è "solo" una ragazzina, il confronto con la realtà gli fa perdere il desiderio.
2) "La troppa libertà si paga cara."
Il paradosso è che lui viene ucciso proprio nel momento in cui si era reso conto di cosa fosse davvero importante.
3) "Molte persone non sono ciò che sembrano."
La ragazza apparentemente "facile" è in realtà vergine, il marine apparentemente omofobico e in realtà omosessuale, il ragazzo apparentemente svitato è in realtà una brava persona...)
4)"American Beauty è un film sulla bellezza"
- Angela mostra la bellezza fisica, quella mostrata dai media.
- Ricky contempla la vera bellezza, quella dell'universo. La vede in una busta di plastica, semplicemente perché non c'è nulla di creato in cui essa si manifesta.
- Jane scopre la bellezza grazie a Ricky.
- Lester comprende cosa sia la bellezza solo dopo la morte ("questa bellezza è così grande che mi è quasi intollerabile").
- Carolyne non la conoscerà mai.
Un'ultima cosa: Quando Ricky guarda negli occhi Lester sorride, perché comprende che finalmente l'amico ha trovato la vera bellezza, ha ricambiato lo sguardo a Dio.
Interpreti e personaggi
Kevin Spacey (Lester Burnham), Annette Bening (Carolyn Burnham), Thora Birch (Jane Burnham), Wes Bentley (Ricky Fitts), Mena Suvari (Angela Hayes), Chris Cooper (colonnello Frank Fitts), Peter Gallagher (Buddy Kane), Allison Janney (Barbara Fitts), Scott Bakula (Jim Olmeyer), Sam Robards (Jim Berkley).
Curiosità
- "American Beauty" è il primo film diretto da Sam Mendes, che fino a quel momento aveva lavorato solo come regista teatrale. Al momento dell'uscita del film, nel settembre del 1999, Mendes aveva 34 anni.
- Il film stato un grande successo di critica, ma anche commerciale: ha incassato 356 milioni di dollari, a fronte di un budget di 15 milioni.
- Prima di assegnare la parte di Lester Burnham a Kevin Spacey, erano stati presi in considerazione anche altri attori, fra cuyi Kevin Costner, Bruce Willis, John Travolta e Woody Harrelson.
- La storia di "American Beauty" si ispira a un fatto reale: nel 1992 Amy Fisher, nota poi come "la Lolita di Long Island", sparò alla moglie del suo amante Joey Buttafuoco. Quando i due avevano iniziato la loro relazione, lei aveva 16 anni e lui 35.
- Casalinghe disperateMeglio tardi che maiTrucco che cambiaCASALINGHE DISPERATEPrima di affidarlo ad Annette Bening, per il ruolo di Carolyn Burnham erano in lizza Holly Hunter e Helen Hunt.
- Chris Cooper (che interpreta il colonnello omofobo Frank Fitts) fu reclutato per ultimo, quando già erano iniziate le prove per le riprese.
- Nel corso della storia Tora Birch e Mena Suvari cambiano man mano il loro modo di truccarsi: la prima mette sempre meno make up, la seconda sempre di più.
- In "American Beauty" si trovano diversi rimandi a "Lolita" di Stanley Kubrick; per esempio, 'Lester Burnham' è l'anagramma di 'Humbert learns' (Humbert Humbert è il nome del protagonista del film di Kubrick).
- Quando fu girato il film, Tora Birch aveva solo 17 anni: per poter realizzare la scena in cui compare in topless, fu necessario ottenere il permesso dei genitori.
- American Beauty è il nome di una rosa molto diffusa e popolare negli Stati Uniti, dove fu importata a fine Ottocento dalla Francia.
- La pancia che compare nella celebre locandina non è quella di Mena Suvari, ma della modella e attrice Chloe Hunter.
- "American Beauty" ha vinto cinque premi Oscar: miglior film, miglior regia (Sam Mendes), miglior attore protagonista (Kevin Spacey), migliore sceneggiatura originale e migliore fotogafia (Conrad Hall).
- Kirsten Dunst ha rinunciato al ruolo di Angela in American Beauty, che poi è stato affidato a Mena Suvari. Non voleva essere baciata da Kevin Spacey e inoltre non voleva essere nuda sotto tanti petali di rosa.
- Cinque dei film interpretati da Mena Suvari iniziano con la parola "American" nel titolo: dopo American Pie, American Beauty, American School e American Pie 2, American Pie - Ancora insieme. L'attrice è anche apparsa in alcuni episodi della prima stagione di American Horror Story.
- Gli stati in cui "American Beauty" riscosse maggiore successo alla sua uscita al cinema furono nell'ordine: Regno Unito, Italia, Germania, Australia e Francia.
- La sequenza dei petali di rosa su Mena Suvari fu creata per la maggior parte in fase di post produzione, per alcuni effetti i tecnici si servirono della CGI, che in quegli anni si affermava timidamente al cinema. Il tema delle rose divenne per il film iconico al punto da essere ripreso anche sulle locandine: nel 1999, David Hochman dall’ Entertainment Weekly reputò i manifesti cinematografici di American Beauty come i migliori di tutti i tempi.
- Lester avrebbe dovuto gettare il piatto di asparagi per terra, in realtà lo lancia contro la parete. Le reazioni di Annette Bening e Thora Birch sono reali.
- Jake Gyllenhaal e Seth Green provino per il ruolo di Ricky Fitts.
- Ovviamente Kevin Spacey e Wes Bentley non fumano marijuana, bensì tabacco al miele.
- La scena in cui Annette Bening urla dopo la sua incapacità di vendere la casa è stato fatto in una sola volta.
- Nella scena in cui Carolyn ha detto a Lester che era "pronta ad andare", mentre lui stava fumando marijuana con Ricky fuori del ristorante, Kevin Spacey non riusciva a controllare la sua risata e pure Wes Bentley gli è rimasto il sorriso stampato in faccia.
- Il produttore esecutivo Steven Spielberg ha personalmente raccomandato Sam Mendes a dirigere questo film.
- Viene utilizzato in tutto il film il contrasto del colore rosso su sfondo bianco, ad esempio i petali rossi in una vasca da bagno bianca e un soffitto bianco, camicia sporca di sangue e pavimento bianco, macchina rossa e garage bianco, porta d'ingresso rossa e parete bianca.
- Jessica Biel è stato originariamente scelta come Jane Burnham, ma ha dovuto abbandonare a causa di conflitti con Settimo cielo (1996).
- Il barista al ristorante dove lavora Ricky è il produttore Bruce Cohen.
- La scena in cui Lester fa sbattere la macchina telecomandata contro i piedi di Carolyn, è stata fatta senza copione e, pertanto la sorpresa e il fastidio di Annette Bening sono le sue vere reazioni.
- Kevin Spacey, Annette Bening e Conrad Hall hanno lavorato per molto meno rispetto ai loro tariffe abituali.
- Chevy Chase ha rifiutato il ruolo di Lester Burnham a causa della sua politica di fare solo film per famiglie.
- Sarah Michelle Gellar ha rifiutato il ruolo di Angela perché già impegnata con Buffy l'ammazzavampiri (1997).
Colonna sonora
Because (Elliott Smith)
On Broadway (Barry Mann, Cynthia Weil, Jerry Leiber, e Mike Stoller)
Una pura formalità (A Pure Formality) è un film noir del 1994 diretto da Giuseppe Tornatore ed interpretato da Gérard Depardieu e Roman Polanski.
Trama
Dopo una corsa disperata, un uomo viene fermato e portato in una stazione di polizia: è un celebre scrittore. Il commissario lo riconosce e si scusa per l'incidente. Mentre sta per andarsene, il commissario gli rivolge qualche domanda. L'uomo inizia a rispondere, ma a un certo punto si blocca, non riesce a ricordare più nulla. Il commissario a questo punto chiama un agente per verbalizzare il colloquio. L'uomo ripete le risposte, ma senza rendersene conto si contraddice. Dopo l'esplosione di rabbia dello scrittore, il commissario è costretto a svelare il mistero: è stato trovato un cadavere alcune ore fa in una stanza d'albergo e lo scrittore è sospettato di essere l'assassino.
L'incomparabile Giuseppe Tornatore, lo straordinario Roman Polanski e il magnifico Gerard Depardieu. Sono rimasto impressionato dalla trama, dallo stile e dall'atmosfera del film. La sceneggiatura di questo film è assolutamente incredibile: una storia completamente inusuale e si passa più della metà del film pensando che andrà in un modo, ma poi cambierà assolutamente direzione ... ancora e ancora ...
Se adorate i thriller di alta qualità, dovete assolutamente guardare "Una pura formalità".
Avvertenza [VM14]: Breve scena di nudo maschile. Il tema del film è l'assassinio di una persona e viene ripetuto più volte.
Spiegazione
Una delle interpretazioni più probabili è che tutto ciò avvenga dopo la morte del protagonista. La sua coscienza era intrappolata in una specie di limbo un mondo ultraterreno, dove l’anima dei defunti giunge quando ancora non sa che il proprio corpo è morto. Quando di essere trasferita in un posto non ben definito. L'idea intrigante è formulare tutto questo in un'ambientazione misera da commissariato e organizzare un vero e proprio interrogatorio/processo all'anima del protagonista.
Onoff solo nel finale comprende il perché non funzionava la linea telefonica con la quale voleva avvisare Paola, il perché non aveva più documenti, il perché le penne con cui aveva provato a scrivere non avevano inchiostro, il perché era tutto così strano e senza punti di riferimento: quel luogo non appartiene al mondo terreno, e da quel posto l’anima non può più scappare, come dimostrato dal vano tentativo di fuga del protagonista. Il motivo del suicidio dello scrittore? Probabilmente un insieme di fattori, capeggiati dalla crisi artistica che gli impediva di scrivere nuovi libri, culminata col desiderio di essere dimenticato da tutti, come lui stesso ammette.
Quindi Onoff è colpevole, certo, ma è anche la vittima. È colpevole di essersi suicidato.
Infatti l'interrogatorio aveva lo scopo di fargli accettare la sua nuova "realtà": lui è morto.
Alle prime luci dell’alba e senza opporre più resistenza, compreso il proprio destino, Onoff viene portato via dalla caserma a bordo di una camionetta, dopo aver salutato il commissario (Polanski). Intuiamo che il commissariato è una sorta di porta dove le anime transitano prima di essere trasportate in un altro posto (l’aldilà?) e che il commissario è una sorta di spirito guida che “aiuta” le anime “perse” a comprendere quello che è realmente successo loro, facendogli ricordare gli eventi che hanno portato alla morte del loro corpo fisico. La colonna sonora stessa spiega gli eventi narrati, basta ascoltare le parole della canzone “Ricordare“, composta da Ennio Morricone proprio per questo film:
Ricordare,
ricordare è come un po’ morire,
tu adesso lo sai,
perché tutto ritorna anche se non vuoi.
Interpreti e personaggi
Gérard Depardieu (Onoff), Roman Polanski (il commissario), Sergio Rubini (il giovane gendarme), Nicola Di Pinto (il capitano), Paolo Lombardi (il maresciallo), Maria Rosa Spagnolo (Paola), Tano Cimarosa (l'anziano inserviente).
Curiosità
- Le riprese del film si sono svolte in Italia. Il film è stato girato nel borgo abruzzese di Santo Stefano di Sessanio, presso il bosco di Campo Imperatore al confine con Rocca Calascio, e nelle case pagliare del centro storico.
- È stato presentato in concorso al 47º Festival di Cannes.
- La canzone Ricordare, che viene proposta sia all'interno del film nella scena centrale, sia alla fine del film con i titoli di coda, è stata composta da Ennio Morricone e dal figlio Andrea Morricone con testo scritto da Giuseppe Tornatore ed è stata cantata in italiano dallo stesso Depardieu.
- Questo è il primo e unico film in cui Gérard Depardieu viene doppiato da Corrado Pani e il primo e unico film in cui Roman Polanski viene doppiato da Leo Gullotta.
- Questo film segnerà contemporaneamente la fama internazionale dell'attore e regista Sergio Rubini e il primo - e fino ad adesso unico - ruolo cinematografico di due artisti: Paolo Lombardi, famoso doppiatore di Richard Griffiths, e Maria Rosa Spagnolo.
- Quasi il 95,5% dell'ambientazione del film è stata girata all'interno del centro di polizia, nonostante la vittoria del David di Donatello per la migliore scenografia.
- Glauco Mauri ne realizzò una versione teatrale, in cui egli stesso interpreta il commissario, mentre il ruolo di Onoff è affidato a Roberto Sturno. Lo spettacolo è andato in scena durante la stagione 2014-2015.
- Dopo due progetti sfumati con il produttore Vittorio Cecchi Gori, Giuseppe Tornatore pur di concretizzare una sua vecchia idea, ha accettato un budget "congelato" in cambio dell'approvazione incondizionata del copione.
Taxi Driver è un film drammatico del 1976 diretto da Martin Scorsese ed interpretato da Robert De Niro.
Trama
Travis Bickle è un ragazzo di ventisei anni, ex marine reduce dal Vietnam, che vive da solo a New York. Travolto dalla solitudine e incapace di dormire la notte a causa di una insonnia cronica, decide di lavorare come tassista notturno. I suoi unici "amici" sono altri tassisti che trova al bar a chiacchierare e ogni tanto si unisce pure lui nella conversazione. Il giorno lo trascorre scrivendo sul suo diario, guardando la televisione o film pornografici in squallidi cinema a luci rosse. La notte gira col suo taxi per tutta la città, passando anche per quei quartieri considerati pericolosi, specialmente di notte, per la presenza di prostitute, drogati, mendicanti che popolano i marciapiedi e le strade. Travis, è stato perfino rifiutato da Betsy, la ragazza di cui si è innamorato a prima vista. Non gliene va una giusta e, così, completamente disadattato ma con l'intenzione di dare uno scopo alla propria vita, non gli resterà altro da fare che fare un po' di pulizia per compatire e salvare le vittime (e anche se stesso) dallo sporco che inonda in questa società.
Paese:USA Durata: 113 min Voto:8,3
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Commento
Il film che ha reso celebri entrambi i suoi attori protagonisti, Robert De Niro e Jodie Foster allora solo tredicenne, è stato considerato da molti uno dei più importanti e controversi film del cinema statunitense, è stato acclamato per le sue scene di forte impatto e per il suo ruvido realismo. È stato spesso definito un film esistenzialista.
Avvertenza [VM14]: Scene di violenza, scene disturbanti, linguaggio volgare, una prostituta è minorenne.
Spiegazione
Per capire bene Taxi Driver bisogna prima di tutto tenere presente che lui era un reduce del Vietnam. Il film narra la storia personale di uno dei tanti reduci della "sporca guerra"... ognuno con le sue difficoltà d'inserimento nella società (lui trova lavoro come taxista proprio perché soffre d'insonnia, a causa degli incubi ricorrenti...)
Questo è il motivo per cui lui si comporta in quel modo, portando la donna a vedere un film porno, simulando l'attentato al senatore (per lui uno dei simboli dell'America che lo ha mandato a combattere e che ora lo ripudia) cercando di rompere la monotonia delle sue giornate facendo qualcosa di diverso per sentirsi più "utile" alla parte buona della società (in realtà per riempire il vuoto interiore)... è un film di profonda analisi sociologica, e di critica velata all'impegno americano nel sud-est asiatico... perché con le stesse sue problematiche ce ne sono stati veramente tanti (cioè tutti quelli che sono riusciti a fare ritorno in patria)... ed è dura quando la società non ti accetta perché sei un ricordo vivente di qualcosa della quale ti vergogni profondamente.
Nessuno lo capisce veramente perché nessuno di loro è stato in Vietnam... magari avrà anche ammazzato nemici in guerra, o visto compagni morire... e a 20 anni dopo che ammazzi una o più persone o le vedi trucidate non è che torni come prima... infatti lui a un certo punto ha uno squilibrio mentale, o meglio ce l'aveva già ma era in incubazione e poi a un certo punto esplode...
Travis, inascoltato anche quando ritiene di compiere una buona azione e sempre più solo, comincia a soffrire di gravi disturbi psicotici, decide di comprare delle pistole e con queste di uccidere il senatore Palantine durante un comizio poiché, a suo pensare, egli rappresenta tutta l'ipocrisia della società statunitense, i nemici che ha sempre tentato di combattere e che non ha mai avuto il coraggio di affrontare; ma, al momento di compiere l'attentato, viene individuato tra la folla dalle guardie del corpo del politico, riuscendo con molta fortuna a sfuggire alla cattura. Si era tagliato i capelli in stile Mohawk perché nella guerra del Vietnam, alcuni soldati che andavano in missione nella giungla, si tagliavano i capelli in quel modo; sembravano dei Mohawk.
La sera stessa si reca nella zona dove lavora Iris, provoca il suo protettore Matthew, e finisce con lo sparargli all'addome; quindi, dopo essersi fermato qualche istante sulle scale dell'edificio dove si prostituisce la tredicenne, sale verso la stanza della giovane e, ormai fuori controllo, spara anche all'affittacamere, ferendolo. Viene però a sua volta ferito di striscio al collo da Sport, nel frattempo sopraggiunto alle sue spalle, sanguinante ma ancora vivo, e subito freddato da Travis; identica sorte subisce un mafioso che si trovava nella stanza con Iris, dopo che questi lo aveva ferito al braccio, e infine l'affittacamere, finito con un colpo alla testa nonostante la supplica disperata della ragazza di non sparare. Terminata la sua "missione", Travis cerca di suicidarsi ma tutte le pistole a sua disposizione non hanno più munizioni e sfinito si adagia sul divano dove osserva gli agenti di polizia accorsi a causa della sparatoria.
È proprio il fatto che i giornali lo dipingano come un eroe, e i genitori della ragazza (Iris) lo ringrazino per aver salvato la figlia, che deve fare riflettere. Se avesse ucciso il senatore sarebbe invece stato denigrato da tutti e gli avrebbero dato l'ergastolo. Invece uccidendo dei criminali, e compiendo all'apparenza un atto eroico, viene celebrato. Ma uccidere l'uno o gli altri per lui non avrebbe fatto differenza, avrebbe comunque soddisfatto la sua pazzia e sete di sangue, se così vogliamo dire. Anche Betsy sembra voler tornare sui suoi passi salendo sul suo taxi, ma Travis considera quella vicenda chiusa e si allontana dopo avere offerto la corsa alla donna e l'ultimo sguardo del tassista, riflesso sullo specchietto retrovisore, non chiarisce se egli sia veramente cambiato o se potrà essere soggetto a nuovi scatti di violenza.
Il film rappresenta una denuncia contro la società e contro l' emarginazione post-guerra (reduce della guerra del Vietnam, i cui soldati considerati drogati e assassini venivano emarginati) e ritrae anche una malattia: disturbo causato da un post-trauma.
Interpreti e personaggi
Robert De Niro (Travis Bickle), Jodie Foster (Iris Steensma), Harvey Keitel (Matthew "Sport"), Cybill Shepherd (Betsy), Peter Boyle ("Mago"), Albert Brooks (Tom), Leonard Harris (senatore Charles Palantine), Martin Scorsese (passeggero), Steven Prince (Easy Andy, il venditore di armi), Murray Mosten (Affittacamere), Harry Northup ('Dollaro'), Joe Spinell (addetto al personale dei taxi), Nat Grant (rapinatore), Bill Minkin (assistente di Tom), Beau Kayser (attore della soap opera).
Curiosità
- Linda Blair è stata in trattative per il ruolo di Iris, ma la parte fu assegnata a Jodie Foster, che vinse un Oscar. Diversi anni dopo, nel tentativo di scrollarsi da dosso i ruoli da "vittima", si propose come protagonista di Laguna Blu, ma il ruolo andò a Brooke Shields.
- Ad Harvey Keitel era stata offerta la parte che poi fu di Albert Brooks: L'attore stesso però volle quella del pappa, sebbene quel personaggio, nella sceneggiatura, fosse nero e avesse un totale di cinque battute.
- Per prepararsi alla parte di protagonista di Taxi Driver, Robert De Niro guidava taxi dodici ore al giorno e studiava manuali dedicati alle malattie mentali.
- La scena di Taxi Driver in cui Travis Bickle parla con sé stesso allo specchio fu totalmente improvvisata da Robert De Niro.
- Poiché minorenne (aveva appena tredici anni), Jodie Foster non poteva recitare nei momenti più "spinti" del suo personaggio in Taxi driver. Per questo motivo, sua sorella Connie Foster che di anni ne aveva 19 si prestò a farle da controfigura. Nonostante questa scelta Jodie fu obbligata a parlare con uno psichiatra per quattro ore prima di ottenere il ruolo.
- Il leggendario compositore cinematografico Bernard Herrmann morì il giorno della vigilia di Natale del 1975, poche ore dopo aver concluso le sessioni di registrazione della colonna sonora di Taxi Driver.
- La capigliatura mohawk di Robert De Niro non era vera: portava una protesi che lo faceva sembrare rapato, sulla quale erano applicati crini di cavallo.
- La MPAA (Motion Picture Association of America) costrinse Scorsese a sfumare il colore per evitare la violenza di certe scene: tipo il rosso. Il regista all'inizio era contrario ma quando vide il risultato finale fu molto soddisfatto perché il film risultava più scioccante.
- Per la parte del cliente di Travis Bickle che intende uccidere la moglie fedifraga era prevista la partecipazione di un attore che non si presentò: per questo il ruolo fu coperto da Martin Scorsese.
- Il 30 marzo 1981 a Washington, allo scopo di attirare l'attenzione di Jodie Foster, all'epoca diciannovenne, un uomo che la ossessionava da tempo, John Hinckley, sparò a Ronald Reagan. Hinckley era ossessionato da Jodie, ed in particolare dal suo personaggio in Taxi Driver di Martin Scorsese. L'attrice, scioccata dall'accaduto, pensò inizialmente di abbandonare la carriera cinematografica, e in seguito cambiò idea, provando a lasciarsi alle spalle l'episodio. Alcuni anni dopo, tuttavia, cancellò un'intervista pianificata con il network NBC quando aveva sentito nell'introduzione il nome di Hinckley. Alcune frasi delle lettere che Hinckley aveva scritto all'attrice, furono poi musicate dal gruppo rock Devo.
- Anche il ruolo di Travis fu proposto originariamente a Dustin Hoffman, che come la collega non accettò la parte. In questo caso facciamo meno fatica ad immaginarcelo nei panni del protagonista, ma quello che ci fa sorridere sono le motivazioni che hanno spinto l’attore a dire no. Dichiarò che all’epoca non conosceva Martin Scorsese, e quando si presentò all’appuntamento il regista non aveva con sé nemmeno lo script. Glielo descrisse semplicemente a voce, parlando con estrema velocità e con atteggiamento frenetico. “Credevo fosse un pazzo”, ammise Dustin Hoffman.
- La parte di Iris era stata offerta a Melanie Griffith che rifiutò.
- Ha ottenuto le nominations all'Oscar per Miglior Attore (Robert De Niro), Miglior attrice non protagonista (Jodie Foster), colonna sonora (Bernard Herrmann) e miglior film. Nessuna statuetta.
- Palma d'oro a Cannes 1976.
- Speciale David di Donatello per Jodie Foster.
- Due nominations Golden Globe: Miglior attore (Robert De Niro) e sceneggiatura (Paul Schrader). Nessun premio.
- 2 Premi BAFTA 1976: miglior attrice non protagonista (Jodie Foster) e migliore colonna sonora.
- Kansas City Film Critics Circle Awards 1977: miglior attrice non protagonista (Jodie Foster)
- In una scena in cui De Niro guida il taxi, si può notare per qualche istante l'insegna di un cinema su cui è scritto The Texas Chainsaw Massacre, film di Tobe Hooper del 1974, uscito in Italia come Non aprite quella porta.