Frasi del film Guida alla morte per principianti


Le più belle e celebri frasi del film "Guida alla morte per principianti", film commedia drammatica del 2010 con Harvey Keitel, Scott Caan e J. K. Simmons.

«Una commedia sulla famiglia... con qualche difetto fatale.»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"A Beginner's Guide to Endings" (2010)
Genere: Film commedia drammatica
Regia di: Jonathan Sobol
Protagonisti: Harvey Keitel, Scott Caan e J. K. Simmons

Trama breve:
Un padre tutt'altro che esemplare ha preferito scegliere la via del suicidio e far sapere la verità a tre dei suoi cinque figli attraverso il suo testamento. Dalla sua lettura vengono a sapere che per un suo grave sbaglio del passato non gli resta molto da vivere e così nel tentativo di recuperare una vita di errore si troveranno in situazioni surreali e irresistibilmente comiche.
(Scheda completa)


Frasi celebri

Gli eventi che hanno portato alla mia morte sono stati molto simili a quelli della mia vita. (Duke)

Se mi chiedete quali sono le probabilità che un impiccagione amatoriale senza intoppi direi una su tre, possono succedere un paio di cose, il cappio è troppo alto? Penzoli per ore. Troppo basso? Soffochi per qualche minuto. Ma se azzecchi il punto giusto il collo si spezza subito, una su tre. [Duke sta per impiccarsi ma il ramo su cui è appeso si spezza] Ok, una su quattro. (Duke)

Sono nato giocatore d'azzardo: carte, dadi, sport, cavalli, scommettevo su qualunque cosa avesse le probabilità giuste ma, questa volta volta ho perso una scommessa che mi è costata più dei soldi: mi è costata la mia famiglia.(Duke)

La mia famiglia va contro ogni probabilità: 5 figli, tutti maschi, le probabilità? 1 su 16. Cinque figli da tre donne diverse? 1 su 300. Rimanere sposato con la mia prima moglie nonostante tutto questo? Meno di zero. (Duke)

Visto che preferirei morire che vederli soffrire, oggi sarà l'ultimo giorno della mia vita. (Duke)

Le probabilità di sopravvivere a un viaggio tra le cascate del Niagara sono poche, è successo una volta nel '53: un ragazzino è stato molto fortunato, ma indossava un giubbotto di salvataggio da adulto, quindi non sono sicuro che conti. Ora non voglio sminuire quel che ha passato quel povero cucciolo ma, un ragazzo così piccolo con un giubbotto salvagente così grande... era come se avesse in mano una scala reale. (Duke)

Ma non volevo cavarmela così questa volta, per una volta volevo che le probabilità fossero contro di me, proprio come avevo fatto con i miei figli più grandi. Quindi avevo bisogno di un miracolo, per la mia famiglia, perché il fato cancellasse il peso di tutti i miei errori, un capovolgimento di fortuna, una resurrezione, un'autentico vero miracolo. Ma io non credo ai miracoli. (Duke)

Allora il mio fegato se ne andrà per primo. (Cal)

Oggi è il 14° giorno della fine della mia vita. Ora, io non credo ai miracoli, io credo nelle probabilità e, se dovessi proprio scommettere scommetterei che sono morto per davvero e che questo è uno dei momenti in cui la vita ti scorre davanti agli occhi come un sogno che giureresti sia durato per mesi, anche se sai di aver dormito solo per un'ora. O forse è un trucchetto che il cervello gioca sul tuo corpo per attenuare quella dolorosa dissolvenza in nero avvolgendoti la testa in pensieri caldi per non farti sentire la mano fredda e dura della morte. Ma ho visto delle cose: ho visto la mia resurrezione. È questo quello che ho visto, ho visto il cappio scivolare e il mio corpo partire come un siluro e quando quel gigante siluro umano riappare in superficie, beh uno spettacolo mozzafiato. Ho visto mio figlio per l'ultima volta, il mio ragazzo spericolato, e sapevo che per una volta nella mia vita ero lì per lui.
Poi ho visto il più grande e sono stato inondato dal pensiero di tutto il male che gli ho fatto, ora un corpo morto che galleggia sull'acqua a mille miglia di distanza non può salvare il mio figliolo ostinato, ma se un turista preoccupato chiama il 911 e, se l'ambulanza mandata a ripescare quel corpo gonfio d'acqua, per sbaglio sbanda e si schianta contro un palo... beh allora anche il mio figliolo ostinato all'improvviso ha una possibilità. Ho visto il mio ragazzo e mi si è tolto un peso enorme dal cuore, come se potessi galleggiare, come se l'impossibile diventasse possibile. E proprio quando pensavo di non poter più provare gioia ho visto qualcos'altro, l'altro mio ragazzo, quello che non ho mai capito. Le probabilità di sopravvivere alle cascate sono una su un milione, e io ho visto avverarsi questa probabilità. Uno scherzo del destino che può definirsi soltanto miracolo.Ho visto quel cappio afferrare quel barile e a quel punto le probabilità non contavano più. È qualcosa che va oltre l'impossibile, oltre ogni probabilità.
E poi ho visto il futuro, ed era ancora più torbido, ma io so che cosa ho visto e mi stavo crogiolando in una luce che non meritavo, perché ho visto un miracolo. Gli ero così vicino che era come se fossi lì, come se ne facessi parte, come se potessi quasi toccarlo. Ho visto le vite dei miei ragazzi, la mia famiglia, il destino che cancellava la macchia di tutti i miei errori. E sapevo che sarebbe andato tutto bene, perché la fortuna si era ribaltata, una resurrezione, un vero miracolo. Ed ero così felice di sapermi morto. (Duke)

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