Frasi del film L'ora legale


Le più belle e celebri frasi del film "L'ora legale", film commedia del 2017 con Ficarra e Picone.

«Loro ce lo dovevano dire che questo era onesto veramente.»
(Frase celebre del film)

Titolo Originale:
"L'ora legale" (2017)
Genere: Film commedia
Regia di: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Leo Gullotta, Vincenzo Amato
Protagonisti: Ficarra e Picone

Trama breve: 
In una città siciliana segnata da innumerevoli problemi provocati da una gestione pessima, gli abitanti stanchi delle bugie, dello scarso rispetto delle regole e delle raccomandazioni, scelgono il cambiamento ed eleggono un sindaco perbene che promette ordine e la legalità. Ma la verità è che la città (e l'Italia) è marchiata da una disonestà irrecuperabile...
(Scheda completa)


Frasi celebri

Yes, weekend! (Salvo)

Loro ce lo dovevano dire che questo era onesto veramente. (Carabiniere)

Vota Patané senza chiederti il perché. (Salvo)

O guido o leggo i cartelli, che così succedono gli incidenti. (Salvo)

Secondo me quando uno viene eletto, poi diventa come tutti gli altri. (Cittadino)

Le cose non possono andare avanti così, dobbiamo dare una speranza a questo paese. Dobbiamo dare una speranza ai nostri figli. Ecco, io voglio dare loro un'alternativa. (Sindaco Pierpaolo Natoli)

Quindi secondo te io devo raccogliere la cacca del cane? Ma perché quando faccio la cacca io, lui la raccoglie? (Uomo col cane)

Signori scusate, io sono in fila da questa mattina e non ho detto niente. Se ora siamo arrivati al punto che pure il cognato deve fare la fila come tutti noi... IO CHIAMO I CARABINIERI !!! (Marcello)

Le regole si aggiustano, non è che possiamo aggiustarci noi alle regole. (Salvo)

È il fango in cui i maiali sguazzano felicemente.

L'onestà è un percorso e non è mai troppo tardi per iniziarlo. (Betty)

Tutti i cittadini invocano l’onestà, poi però bisogna vedere come reagiscono quando toccano il loro orticello. (Padre Raffaele)

In ognuno di noi c’è un po’ di Patanè. (Valentino)



Dialoghi

  • Valentino: Sei sena dignità.
    Salvo Lo so, è un dono di natura.
  • Valentino: Però Pierpaolo è stato chiaro. Ha detto che il progetto deve essere regolare.
    Salvo: Vabbé, ma lui usa "regolare" come "intercalare", come noi usiamo "minchia" lui usa "regolare".
  • Carabiniere: Il permesso per vendere frutta chi te lo ha dato?
    Venditore abusivo: Mio padre.
  • Salvo: È l'euforia dei primi giorni e vedrete che Pierpaolo tornerà normale.
    Moglie di Salvo Anche a noi giustamente ce l'ha raddoppiata l'immondizia.
    Salvo: Stu curnutu!
  • Sindaco Pierpaolo Natoli: Ci sono ancora tante cose da aggiustare.
    Salvo: Più di queste?
  • Valentino: Ti scanniamo e mettiamo le budella nell'umido e le ossa nell'indifferenziata.
    Salvo: Ma che hai fatto: una minaccia ecosostenibile?
  • Signora Giovanna: Lo conosco il professore e io la voto, solo che questo [foglietto elettorale] me lo conservo così controllo se mantiene le promesse.
    Valentino: Per noi ogni promessa è un debito, Signora Giovanna.
    Signora Giovanna: Sì, solo che fino ad ora loro hanno fatto le promesse e noi abbiamo pagato i debiti.
  • Maestra scuola elementare: Ma cosa fa? Ma cosa fa campagna elettorale? E poi per questo delinquente che si è mangiato mezzo paese?
    Salvo: E vabbé, ma l'altro mezzo è rimasto.
    Maestra scuola elementare: Ma faccia meno lo spiritoso e piuttosto si occupi di suo figlio che ha preso di nuovo 4 nel compito di matematica.
    Salvo: Piccolino, è vero quello che dice la maestra?
    Figlio di Salvo: Papà, io ho copiato dal mio compagno di banco come mi hai detto tu.
    Salvo: Giusto!
    Figlio di Salvo: Se lui è scarso, io che ci posso fare?
    Salvo: E vabbé maestra, ma se lei me lo mette accanto a quelli scarsi... [Prova a corromperla con una busta della spesa] Me lo faccia arrivare alla sufficienza, da uomo a uomo.
  • Salvo: Adesso è diverso, tra me e Patané c'è un rapporto di fiducia reciproca, di collaborazione... Quello mi stima!
    Valentino: Ma se non si ricorda neanche come ti chiami... Come ti ha chiamato oggi?
    Salvo: Gaspare! Che però è un bello nome, è uno dei Re Magi, mica u pastorello...
    Valentino: Solo che quello portava la mirra e tu porti le buste della spesa.
  • Ex sindaco Gaetano Patanè: Professore Natoli, i miei omaggi. Ho saputo che lei sarà il mio sfidante.
    Sindaco Pierpaolo Natoli: Do semplicemente voce a quelli che non la pensano come te.
    Ex sindaco Gaetano Patanè: E fai bene! Questa si chiama democrazia! Solo che poi ci sono le elezioni eh [Risata beffarda]
    Sindaco Pierpaolo Natoli: Però non è che ci saranno solo queste di elezioni. Prima o poi il vento del cambiamento arriva.
    Ex sindaco Gaetano Patanè: Ah sta arrivando il vento? Picciotti ci dobbiamo andare a comprare un bello cappotto!
  • Marcello: Mi ha raddoppiato l'immondizia perché dice che ho la casa a due piani.
    Valentino: Scusa Marcello, ma tu la casa a due piani ce l'hai.
    Marcello: Sì, ma loro ufficialmente questo non lo possono sapere. Perché il secondo piano è abusivo.
    Salvo: Questa è violazione della privacy.

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