Frasi del film Mediterraneo


Le più belle e celebri frasi del film "Mediterraneo", film commedia-drammatico del 1991 con Diego Abatantuono.

«In una magica isola greca un soldato sta per scoprire che è meglio fare l'amore, invece della guerra.»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"Mediterraneo" (1991)
Genere: Film commedia, drammatico
Regia di: Gabriele Salvatores
Protagonisti: Diego Abatantuono, Claudio Bigagli, Giuseppe Cederna

Trama breve:
Quello che può accadere ad otto uomini, anzi, ad otto soldati italiani mandati su di una tranquilla isoletta persa nello splendido Mar egeo e lì dimenticati... dal '41 al '44, mentre ovunque imperversa la seconda guerra mondiale.
(Scheda completa)


Frasi celebri

In tempi come questi la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare. (Testo a schermo)

La Grecia è la tomba degli italiani. (Tenente Raffaele Montini) [leggendo una frase scritta dagli abitanti dell'isola sul un muro]

Avevamo tutti più o meno quell'età in cui non hai ancora deciso se mettere su famiglia o perderti per il mondo. (Tenente Raffaele Montini) [voce narrante di presentazione della truppa al momento dello sbarco]

Strazzabosco! Dolce l'uva, eh? Viaggio di nozze in nave, isola dell'Egeo! Mi sa che stasera... [Mima il classico gesto della copula e accompagna con un fischio]! Eh?!

Se le cose fossero sempre così, che ti portano via le armi e ti lasciano questa roba qua... si vivrebbe meglio! (Lorusso)[chiosando alcune riflessioni sulla vita fumando una pipa di hashish lasciato sull'isola da un truffaldino "commerciante" turco]

Chi vive sperando, muore cagando! Lorusso, isoletta dell'Egeo che non conta un cazzo, 1941... sono anche un autore! (Lorusso) [Riferito ai fratelli Munaron che esprimevano il desiderio di tornare a casa dopo aver visto una stella cadente ]

Siamo stati aggrediti dai polli greci. (Lorusso)

Una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. Se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni? ...perché penso che è passato un altro giorno. Dopo mi commuovo, perché penso che sono solo. Un puntino nell'universo. I tramonti mi piacerebbe vederli con mia madre, e con una donna che amo. Invece le notti mi piacerebbe passarle da solo; da solo, magari con una bella troia, che è meglio che da solo. (Lorusso)

Italiani greci una faccia una razza! (Il pope)

Che culo che c'hai, Pope! Vabbe' che i dadi sono rotondi... (Lorusso)

Cosa continui a leggere le poesie?... Canta... che ti passa la paura!

Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente. (Lorusso)

Non sono assolutamente d'accordo con l'atteggiamento lassista e rilassato che si è diffuso tra voi! Essendo un compagno non posso non andare con la corrente, cioè non posso schierarmi contro il volere della maggioranza, diciamo. Capisco anche il vostro atteggiamento di ribellione nei confronti delle autorità dovuto a una assoluta latitanza dello stato. (Lorusso)

... Sergente io, io mi sono innamorato di lei. Eh non so come cazzo è successo!!! (Colosanti)

Ti ricordi come diceva papà: "se c'hai bisogno, galleggi anche nella merda!" (L. Munaron)

Tre anni? Minchia tre anni! Non ci posso credere! (Il pilota)

Ci hanno lasciati qua e noi qua ci stiamo. Hanno detto: "Arrangiatevi!" e noi ci arrangiamo! (Lorusso



Dialoghi

  • Vassilissa [parlando un italiano stentato misto a Greco]: Egò: Vassilissa...
    Lorusso: Vassilissa? Bellissimo nome...
    Vassilissa: Io vengo per δουλειά μου [doulià mu]... εργασία [ergasia] capisci?
    Lorusso: Mi dispiace non lo conosco... [rivolto ai commilitoni] Conosciamo un certo Dugliamo Ergassia? [i commilitoni fanno cenni di diniego]
    Lorusso: No mi dispiace...
    Vassilissa: Come si dice... LAVORO! L-l-lavoro...!
    Lorusso: Lavoro... Ah! Volere parlare di... per lavoro. E che lavoro... fare?
    Vassilissa: Io sono puta...
    Lorusso: Puta che in Greco...
    Colasanti: Una puttana!
    Lorusso: PER PIACERE! Non mi sembra il caso di...
    Vassilissa: Sì, sì, una puttana.
    Lorusso: No dicevo... per piacere, c'è modo e modo di... il concetto resta quello...
    Vassilissa: Può interessare? [il sergente lancia uno sguardo ai commilitoni che lanciano evidenti segni di assenso]
    Lorusso [molto serio]: Può interessare. Devo prima dare un'occhiata al regolamento perché qui noi siamo molto... [fa un gesto che indica rettitudine] E lei... dove...'professare'... dove si esibisce nelle sue manifestaz?...La casa?
    Vassilissa: Mia casa, casa azzurra! [Vassillissa si presenta al sergente Lorusso per offrire i suoi servigi al plotone].
  • Strazzabosco: Alto là! Chi va là?
    Lorusso: Sono io, Lorusso.
    Farina: Parola d'ordine!
    Lorusso: Sono io, ho detto.
    Strazzabosco: Farsi riconoscere, parola d'ordine!
    Lorusso: Vi ho detto che sono io, Lorusso.
    Farina: Parola d'ordine o spariamo!
    Lorusso: Oh! Va be'! Eh? Savoia o morte.
    Farina: Va bene sergente, lei può avanzare.
    Lorusso: Va bene un cazzo! Controparola d'ordine!
    Farina: Memento audere semper.
    Lorusso: No! Sbagliato!
    Farina: Come?
    Strazzabosco: Folgore!
    Lorusso: No!
    Felice Munarol: Quella xe de ieri. Pizza margherita!
    Lorusso: Se, quattro stagioni adesso!
    Libero Munarol: È Regina Margherita.
    Farina: Regina.
    Lorusso: Va bene. E noi dovremmo spezzare le reni alla Grecia con questi quattro deficienti qua. Voi domani siete tutti consegnati, è chiaro?
    Colasanti: Ma va' a cagare.
    Lorusso: Chi è stato? Venga fuori chi è stato, vigliacchi!
    [qualcuno riproduce con la bocca il rumore di un peto]
    Lorusso: Questo qua so chi è! Questo qua l'ho riconosciuto! Faccia di culo!
    Farina: Non sono stato io, no!
    Lorusso: Non sono stato io!? Non sono stato io!? Due giorni di consegna a tutti e quattro a faccia di culo! È chiaro? Silenzio! ... Sssh!
  • La Rosa: Ma come non sapete niente?! C'è stato l'otto settembre!
    Lorusso: E allora? Tutti gli anni c'è l'otto settembre... anche il nove, il dieci ... [il pilota Carmelo La Rosa informa gli ignari "naufraghi" degli ultimi accadimenti]
  • Lorusso: Non si viveva poi così bene in Italia, non ci hanno lasciato cambiare niente... e allora gli ho detto... avete vinto voi, ma almeno non riuscirete a considerarmi vostro complice... così gli ho detto, e son tornato qui... [Lorusso ormai vecchio]
  • Farina: E voi adesso tenente cosa fate?...
    Tenente Montini: Vi do una mano... (lentamente prende una melanzana e comincia a tagliarla)
  • Tenente Montini: Ma è proprio rotta?...
    Colasanti: Non lo so!...
    Lorusso: Come non lo so! Come non lo so! era la cosa che ci interessava di più... che dovevamo mantenere in perfetta efficienza... eravamo legati a questa radio e ce la sfascia quel deficiente del montanaro...
    Farina: Sergente si calmi cosa c'entra prendersela con lui adesso...
    Lorusso: Stiamo calmi un cazzo scusa! Siamo tagliati fuori dal conflitto bellico! Come comunichiamo con l'esterno?... coi segnali di fumo!?
  • Lorusso – Scusa Colasanti! Non ho fatto apposta, mi sei entrato in traiettoria!
    Colasanti – Tanto avevo caldo.
    Farina – Ma dove sono andati tutti?
    Lorusso – Sta volta mi puzza! Questa volta mi puzza proprio! Mi ricordo una situazione analoga che mi è capitata in Africa.
    Farina – Perché, cos'era successo?
    Lorusso – Niente! Mi è uscita... mi è uscita una pattuglia in perlustrazione, no? Mi trova un villaggio deserto, mi si ferma a dormire nelle capanne.
    Farina – E allora?
    Lorusso – Alla mattina abbiamo trovato solo le ossa! Ecco!
    Farina – Di chi?
    Lorusso – Come di chi? Della pattuglia! Mangiati! Tutti! Selvaggi!
    Montini – Ma che bischerate racconti Lorusso?
    Lorusso – Bischerate signor tenente? Bischerate? Eh, bisognava esserci!
    Farina – Va beh, ma qui mica siamo in Africa, no, i cannibali non dovrebbero esserci!
    Lorusso – Cosa ne sai tu! Cosa sai tu di cosa mangiano i greci!
  • Farina: Perché urli sempre, sergente Lorusso? Dai una mano, piuttosto...
    Lorusso: Il sergente Lorusso urla quando gli pare a lui, perché da che mondo è mondo il sergente è una persona che urla! È chiaro? È chiaro? [Urlando]
  • Farina: Signor tenente cosa c'è scritto là?
    Tenente Montini: E ellas einai o tafos... La Grecia è la tomba... ton italon.
    Lorusso: Scusi, ton italon cosa vuol dire?
    Tenente Montini: Ragazzi allora, ora tutti uniti avanziamo piano piano verso il paese. Occhi aperti, mi raccomando! Strazza chiude la fila, Colasanti nel mezzo perché non voglio che succeda qualcosa alla radio, appena arrivati sopra troviamo un posto per fare la base; tutto chiaro?
    Lorusso: Sì, tutto chiaro ma ton italon cosa vuol dire?
    Tenente Montini: Degli Italiani.
    Lorusso: Cioè come viene?
    Farina: La Grecia è la tomba degli italiani.
  • Lorusso: Sono un po' preoccupato per i ragazzi perché, insomma un po' non succede niente, voglio dire... poi li vedo... c'è Strazzabosco soprattutto che, sempre solo, schivo, gli è morta anche Silvana adesso, mi sa che è frocio! Niente di male, voglio dire, c'è un dispaccio governativo che parla chiaro che pesanti sanzioni...
    Tenente Montini: Perché?
    Lorusso: Per chi sta con i soldati, con... vive con gli uomini, voglio dire...
    Tenente Montini: Allora, anche Alessandro Magno era un grande guerriero eppure...
    Lorusso: Una mamma anche Alessandro Magno?
    Tenente Montini: Certo!
    Lorusso: Vabbè, voglio dire, una roba di antichi greci... robe successe decine e decine di anni fa... insomma poi non è che, oh, mica che me lo invento signor tenente qui c'è un dispaccio: circoscrivere e bloccare il fenomeno omosessuale sul nascere. Reprimere e punire i rapporti omoerotici tra la truppa. Carta canta, no è che lo dico io.
    Tenente Montini: Va beh, allora inventiamoci qualcosa per tenere alto il morale della truppa.
    Lorusso: Eh! Si potrebbe far scavare una bella trincea.
    Tenente Montini: E a che serve?
    Lorusso: Niente, cioè la scavano poi la ricoprono.
    Tenente Montini: Dai, poi si demoralizzano.
    Lorusso: Facciamo un simulacro d'attacco.
    Tenente Montini: Con questo caldo?
    Lorusso: Va beh, signor tenente, se non le va bene niente cosa devo fare adesso, per tener su l'ambiente no?
    Tenente Montini: Va beh, senti Lorusso pensaci te, va bene. Ora scusatemi però perché devo redigere il diario militare, scusa eh.
    Lorusso: Scusi, non sapevo stava... andiamo va'. Qui non succede niente e lui redige. Cosa scriverà?
    Colasanti: Bho!
  • Lorusso: [Leggendo i "turni" di Vassilissa] Lunedì, martedì, mercoledì. Giovedì riposo. Venerdì, sabato doppio turno, domenica riposo. È chiaro?
    Colasanti: Perché non facciamo un giorno sì e un giorno no?
    Lorusso: Perché ho deciso così e resta così.
    Farina: Decide anche l'ordine?
    Lorusso: No, l'ordine è in base all'anzianità e al grado, quindi primo io.
    Farina: Quindi primo il Tenente.
    Lorusso: No, il Tenente non va con le puttane quindi primo io. Secondo Colasanti, terzo Noventa, quarto Strazzabosco e quinto il piccolo Farina.
    Colasanti: E i due fratellini?
    Lorusso: Cazzarola, i Munaron!
    Strazzabosco: Fatti i fatti tuoi!
    Lorusso: Urge volontario per salire a chiamare in cima alla montagna i due fratelli. [Tutti guardano altrove, fingendo nulla] Non trovandosi il volontario, i due fratelli restano dove sono.
  • Tenente: Vassilissa è una ragazza che lavora!"
    Lorusso: Si è presa a cuore un aspetto psico-fisico di tutto… cioè… sta portando avanti un discorso… ma è una puttana voglio dire.

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