Frasi del film Salvate il soldato Ryan


Le più belle e celebri frasi del film "Salvate il soldato Ryan", film drammatico di guerra del 1998 con Tom Hanks e Matt Damon.

«In missione per un uomo.»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"Saving Private Ryan" (1998)
Genere: Film di guerra, drammatico, azione, storico
Regia di: Steven Spielberg
Protagonisti: Tom Hanks, Edwad Burns, Matt Damon

Trama breve:
Siamo verso la fine della seconda guerra mondiale, i soldati del capitano John Miller si preparano allo sbarco in Normandia (6 giugno 1944 - D-day)... quando ricevono la notizia di andare oltre le linee nemiche per salvare il soldato Ryan, l'unico sopravvissuto di quattro fratelli.
(Scheda completa)


Frasi celebri

Mentre inquadravano una fila geometrica di croci Jimmy pensò che con quegli occhi doveva aver visto parecchio nel corso della sua vita. Il papà gli aveva raccontato che il nonno aveva combattuto da quelle parti ma Jimmy stentava a capire. Aveva sentito parlare della guerra del Vietnam, ma quella era la Francia. Forse tempo fa si era combattuta una guerra anche lì. (Il nipotino di James Ryan)

Prego che il nostro Padre celeste possa aiutarla a sostenere una così dura prova alleviando nel tempo la sua pena e lasciandole solo le dolci memorie dei suoi cari e tutto il legittimo orgoglio di un tale sacrificio sull'altare della libertà. Firmato: Abramo Lincoln. (George Marshall)

Sgombrate la rampa! Trenta secondi! Dio sia con voi! (Pilota mezzo da sbarco)

Fila di babordo, fila di tribordo pronti allo sbarco! (Cap. Miller)

Voglio molta spiaggia tra l'uno e l'altro. Cinque uomini sono un'allettante opportunità. Uno è uno spreco di munizioni! (Sergente Horvath)

Ogni granello di questa spiaggia è stato messo sotto tiro! Se resti qui, sei un uomo morto! (Cap. Miller)

Ce l'ho fatta! Abbiamo fermato l'emorragia! L'emorragia! [il soldato ferito viene poi colpito da un proiettile e ucciso] Vaffanculo! Cazzo! Dacci almeno una possibilità, crucco di merda! (Medico Irwin Wade)

Siamo in ballo! Defilarsi dall'altro lato! (Sergente Horvath)

Perché non li mandiamo già bendati capitano. (Sergente Horvath)

Non allontanarti da me, mio Signore. (Soldato Jackson) [sparando]

Oh mia forza, volgiti a mia difesa! (Soldato Jackson) [sparando]

Te ne torni a casa avvolto in una bandiera con un pezzo di formaggio nel culo, Caparzo rottura di palle. (Sergente Horvath)

Senti dottore, io ho una madre giusto? Insomma tu hai una madre, il sergente ha una madre... Cazzo, scommetto che perfino il capitano ha una madre... forse il capitano no, ma tutti noi abbiamo una madre! (Soldato Reiben)

Be', quello che voglio dire signore, è che se Dio mettesse me e questo super fucile di precisione a una distanza massima di un miglio da Adolf Hitler, con una buona visuale signore, fate i bagagli ragazzi, la guerra è finita, amen. (Soldato Jackson)

Il capitano non ha studiato! L'hanno assemblato alla Scuola Ufficiali con pezzi di ricambio di soldati morti. (Soldato Reiben) [Parlando di Miller]

La guerra educa i sensi, chiama in azione la volontà, perfeziona la costituzione fisica, porta gli uomini in una collisione così lesta e ravvicinata nei momenti critici, che l'uomo misura l'uomo. (Cpl. Upham) [citando Emerson]

Quando è stata l'ultima volta che ti sei sentito tranquillo? (Cap. Miller)

Sono un insegnante, un insegnate di letteratura in una cittadina chiamata Addley in Pensilvanya. Negli ultimi undici anni ho insegnato al liceo Thomas Alva Edison e in primavera allenavo la squadra di Baseball . A casa quando dicevo cosa facevo per vivere pensavano : beh si è normale. Ma qui è un grosso, un grosso mistero, perciò credo di essere cambiato un po'. A volte mi chiedo se sono cambiato tanto che neanche mia moglie mi riconoscerà nel momento in cui tornerò da lei e se sarò mai capace di raccontarle giorni come oggi. Ryan, non so niente di questo Ryan, non mi interessa. Lui non significa niente per me, è solo un nome ma se... ecco se andare a Ramell e trovarlo per farlo tornare a casa mi fa guadagnare il diritto di andare da mia moglie, allora, allora questa è la mia missione. Vuoi andartene? Vuoi correre a combattere la guerra? Va bene, va bene, non te lo impedirò. Anzi mi occuperò io delle pratiche. So solo che piu uomini uccido, più mi sento lontano da casa. (Cap. Miller)

Sergente, abbiamo oltrepassato uno strano confine qui. Il nostro mondo ha sterzato sul surreale. (Cap. Miller) [dopo che Ryan si è rifiutato di tornare a casa]

A volte mi chiedo se sono cambiato tanto, che neanche mia moglie mi riconoscerà nel momento in cui ritornerò da lei. (Cap. Miller)

So solo che più uomini uccido e più mi sento lontano da casa. (Cap. Miller)

Una mitragliatrice in movimento qui, la seconda in alto e gli pisciamo in testa brutte notizie. (Sergente Horvath)

Bomba che si appiccica. Bomba appiccicosa. Se trovate un modo migliore per far saltare i cingoli, sono tutto orecchi. (Cap. Miller)

Sì, abbiamo una miccia di soli trenta secondi, perciò chi sarà l'ultimo in vita, deve portare in fretta il culo via da qui o non rimarrà in vita per molto. (Soldato)

Un'altra canzone così e i crucchi non dovranno neanche spararmi! Mi taglio le vene da solo! (Sergente Horvath) [ascoltando una canzone di Édith Piaf]

Benedetto il Signore mia roccia che addestra le mie mani alla guerra e le mie dita alla battaglia. (Soldato Jackson) [Sparando]

Mia grazia e mia fortezza, mio rifugio e mia liberazione. Mio scudo in cui trovo riparo. (Soldato Jackson) [sparando]

[Ultime parole] James, meritatelo! Meritatelo! (Cap. Miller)

Wade aveva ragione: gli angeli vegliavano su di noi! (Cap. Miller) [in punto di morte]

Dimmi che ho condotto una buona vita.. dimmi che sono un brav'uomo. (James Ryan) [alla moglie]

Come il nostro esimio collega dell'Aviotrasportata ha giustamente puntualizzato abbiamo solo palline di carta con lo sputo contro i loro carri. (Sgt. Horvath) [approntando le difese del ponte con i paracadutisti]

C'è la mia famiglia con me oggi, ha voluto accompagnarmi. A essere sincero con lei, non sapevo neanche che cosa avrei provato a tornare qui. Ogni giorno penso alle parole che lei mi ha detto quel giorno sul ponte. Ho cercato di vivere la mia vita nel migliore dei modi, spero che sia bastato, spero che almeno ai suoi occhi, mi sia meritato quello che tutti avete fatto per me. (James Ryan) [sulla tomba del Cap. Miller]


Dialoghi

  • Sgt. Horvath: Reiben, Reiben, Reiben dov'è il tuo Browning?
    Sold. Reiben: In fondo alla Manica sergente, stava per affogarmi.
    Sgt. Horvath: Rimpiazzalo.
  • Ser. Horvath: Capitano se sua madre la vedesse, sarebbe arrabbiatissima con lei!
    Cap. Miller: Credevo fossi tu mia madre!
  • Sold. Reiben: E lei che dice Capitano? Insomma, non si lagna mai.
    Cap. Miller: Non mi lagno con te Reiben. Sono un Capitano, esiste una gerarchia. Le lagne vanno su, non giù. Sempre su.
  • Sold. Reiben: Capitano, ha lasciato andare via un nemico.
    Sold. Mellish: È stata una puttanata!
    Sold. Jackson: Non fa una grinza.
  • Sergente Horvath [spostando un tedesco morto seduto su un tavolo]: Roba da farti invecchiare!
    Cap. Miller: Speriamo di sì.
  • Cap. Miller: James Francis Ryan?
    Sold. Ryan: Sissignore! Come fa a saperlo?
  • Ser. Horvath: Buona fortuna Reiben!
    Sold. Reiben: Non mi servono gli auguri signore! Sono nato fortunato!
  • Cap. Miller: Jackson ti vorrei in cima a quel campanile.
    Sold. Jackson: Sissignore!
    Cap. Miller: Posso darti anche un po' di compagnia se ti serve.
    Sold. Jackson: Sì Capitano, un po' di compagnia non fa mai male... Una calibro .30 con circa mille colpi dovrebbe bastare.
  • Cap. Miller: Ryan stai bene?
    Sold. Reiben: Sì anche io sto bene grazie!
  • Sol. Ryan: Sono i caccia-carri, signore, i P-51.
    Cap. Miller: Angeli sulle nostre spalle.

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