Frasi del film Le iene


Le più belle e celebri frasi del film "Le iene", film thriller del 1992 con Harvey Keitel, Tim Roth e Steve Buscemi.

«Amici prima... iene dopo... finiranno per sbranarsi tra loro...»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"Le iene" (1992)
Genere: Film thriller, drammatico, azione
Regia di: Quentin Tarantino
Protagonisti: Harvey Keitel, Tim Roth e Steve Buscemi

Trama breve:
Sei criminali, che sono estranei gli uni agli altri, vengono assunti da un boss del crimine, Joe Cabot, per rapinare dei diamanti. Gli vengono assegnati dei falsi nomi in modo tale che non dovranno avere alcuna preoccupazione se non quella di essere concentrati sul loro lavoro. Sicuri che la rapina si rivelerà un successo, dovranno ricredersi quando la polizia si presenta giusto al momento e nel luogo della rapina, il panico si diffonde tra i membri del gruppo, e due di loro vengono uccisi nella successiva sparatoria, insieme a un paio di poliziotti e civili. Quando i restanti membri della banda si riuniscono presso il punto d'incontro prefissato (un deposito abbandonato), iniziano a sospettare che uno di loro è un poliziotto sotto copertura.
(Scheda completa)


Frasi celebri

[A Mr. Orange, steso sul pavimento del deposito] Fermo con la testa, stai scavando un buco nel pavimento! Che t'ha fatto questo povero pavimento del cazzo? (Mr. White)

[A Mr. Orange, ferito alla pancia] Insieme al ginocchio, la pancia è il punto più doloroso quando ti sparano, ma ci vuole un sacco di tempo prima di morire, parliamo di giorni e giorni... Forse il dolore sarà insopportabile, ma ci vorranno dei giorni prima che tu muoia per le ferite, il tempo è tuo alleato! (Mr. White)

L'allarme è scattato, va bene, ma quando scatta un allarme hai quattro minuti a disposizione, a meno che una macchina di pattuglia non passi di lì in quel momento. Hai quattro minuti prima che la polizia possa intervenire! E invece in un minuto saltano fuori 17 giacche blu, tutti armati fino ai denti e tutti che sapevano cosa fare... Ed erano già tutti là! (Mr. Pink)

[A Mr. White, parlando di Joe] Non credo sia molto contento di noi, ha organizzato una rapina e si trova tra le mani una strage: sbirri ammazzati, banditi morti, civili massacrati. Cristo io non penso che avrà comprensione per la nostra situazione. (Mr. Pink)

[A Mr. Pink, che gli chiede perché abbia detto a Mr. Orange il suo nome] Eravamo appena sfuggiti agli sbirri. Lui era stato ferito... Era stato ferito per colpa mia. Era in un lago di sangue, cazzo, urlava. Giuro su Dio, ero convinto che sarebbe morto da un momento all'altro. Cercavo di consolarlo, gli dicevo di non preoccuparsi, che tutto era okay, che avrei pensato io a lui... E mi ha chiesto come mi chiamo. Mi stava morendo tra le braccia, che cazzo avrei dovuto fare secondo te! Dirgli "mi dispiace tanto, ma non posso darti questa cazzo d'informazione"? "È contro il regolamento"? "Non mi fido di te"? Forse non avrei dovuto, ma l'ho fatto! Fanculo te e fanculo Joe! (Mr. White)

[Appena arrivato al deposito, commentando il litigio fra Mr. White e Mr. Pink]
Ragazzi, non fate giochi pesanti. Poi qualcuno si fa male e si mette a piangere! (Mr. Blonde)

[A Mr. White, infuriato con lui] Continuerai ad abbaiare a lungo, cagnolino, o comincerai a mordere? (Mr. Blonde)

Non finisco mai di sorprendermi: un fottutissimo negro sgozza una vecchietta per venticinque centesimi e gli assegnano un giudice "Doris Day"; un bravo ragazzo come te finisce con un merdoso spaccapalle. (Joe)

Fate Mezzogiorno di fuoco in una gioielleria e vi sorprendete perché arrivano gli sbirri? (Eddie)

[Parlando del pestaggio del poliziotto] Se continuate con questo cazzo di trattamento, questo povero stronzo vi dirà pure che è stato lui a dare fuoco a Chicago, il che non significa che l'abbia fatto davvero! (Eddie)

[Al poliziotto che sta per torturare] Allora, io non ti voglio prendere per il culo, okay? Non me ne frega un beneamato cazzo di quello che sai, di quello che non sai. Tanto ti torturo lo stesso. Comunque sia, non per avere informazioni. Il fatto è che mi diverte torturare uno sbirro. Puoi dire quello che vuoi, tanto non mi fa nessun effetto. Tutto quello che puoi fare è invocare una morte rapida... Cosa che tanto non otterrai. (Mr. Blonde)

Tony, attento alla testa [Scritto sull'arco della porta in cima alla rampa su cui giace Mr. Orange]

[Al poliziotto appena torturato] Per te è stato bello come lo è stato per me? (Mr. Blonde)

[Spiegando a Mr. Orange la "storia del cesso"] Un poliziotto infiltrato dev'essere come Marlon Brando. Per fare questo lavoro devi essere un grande attore. Devi essere naturale, devi essere naturale come pochi. Devi essere un grande attore perché gli attori mediocri fanno una brutta fine in questo lavoro. (Mentore di Mr. Orange)

Le cose importanti da ricordare sono i dettagli, i dettagli rendono la storia credibile. Questa particolare storia si svolge in un cesso pubblico, perciò devi conoscere tutto di quel cesso pubblico. Devi sapere se c'erano gli asciugamani di carta oppure il getto di aria calda, devi sapere se i pisciatoi avevano le porte oppure no, devi sapere se c'era il sapone liquido o quella schifosissima polvere rosa che si usava al liceo, ricordi? Devi sapere se c'era o no l'acqua calda, se c'era puzza, se qualche pezzo di stronzo schifoso bastardo figlio di puttana aveva schizzato di diarrea una delle tazze. Devi sapere tutto quello che riguarda quel cesso, capito? (Mentore di Mr. Orange)

[Leggendo la "storia del cesso" del suo mentore] È successo durante la siccità che aveva fatto sparire tutta la marijuana da Los Angeles nell'86. Non si trovava erba, ma io che avevo più culo che anima mi ero conservato lo stesso buon contatto. Comunque, conoscevo una tipa hyppie su a Santa Cruz e tutti i miei amici lo sapevano, e mi telefonavano continuamente... ehi, Freddy! Porca troia, no... mi dicevano: "Ehi, bambolo... va a prenderne un po'...un po' anche per me – cioè siccome sapevo dove trovarla mi chiedevano di comprarne anche per loro, quando ne prendevo per me – ... oooh! E compramela... compramela!" Ogni volta che ne compravo per me dovevo prenderne per quattro-cinque altre persone. Alla fine ho detto: "Ma vaffanculo tutti!" Sto facendo ricca questa stronza e lei non doveva fare un cazzo... non doveva nemmeno incontrarli quelli, tutto il lavoro lo facevo io! E a un certo punto mi sono rotto i coglioni, c'era certa gente che mi telefonava a tutte le ore, non potevo neanche guardarmi una cassetta senza che arrivassero sei o sette telefonate a spaccarmi le palle! (Mr. Orange)

Hai saputo affrontare la situazione: hai riempito di merda i pantaloni e c'hai fatto il bagno dentro! (Joe)

[A Mr. Orange] Se ti capita un cliente o un impiegato che si crede Charles Bronson, afferri la pistola per la canna e gliela sbatti sul naso. Cascano come pere mature. Saltano tutti via, quello casca per terra urlando col sangue che gli schizza dal naso, se la fanno tutti sotto e nessuno dice più una parola, puoi giurarci! Se una stronza comincia a romperti il cazzo, la guardi come se stessi per darle un cazzotto sulla faccia, vedrai se non la pianta subito! Con il direttore è tutta un'altra faccenda invece... I direttori sanno che è meglio non fare stronzate, però se capita quello che fa lo scemo, quello che si crede un cowboy, quel figlio di troia devi spezzarlo in due. Se ti serve un'informazione e non te la dà, gli tagli via il dito, il mignolo, e gli dici che dopo toccherà al pollice. Ti dirà anche se indossa mutandine col pizzo! (Mr. White)

Noi resteremo qui a sanguinare finché quella faccia di merda di Joe non sbucherà da quella porta. (Mr. Orange)

[Solo davanti al poliziotto] Finalmente soli. Ah... mi sa che forse ho parcheggiato in divieto di sosta. (Mr. Blonde)

Ci hanno ficcato in culo una mazza da baseball e io voglio sapere chi è stato. (Mr. Pink)

[Dopo aver saputo che c'è un infiltrato nel gruppo] Cristo di Dio, questa è proprio una persecuzione! (Mr. White)

Restare ancora qui cazzo, sarebbe come avere il culo al posto del cervello! (Mr. Pink)

[Riferendosi a Mr. Blonde] Io non ci lavoro con i pazzi, quegli stronzi da manicomio non sai mai come reagiscono. (Mr. White)

Uno psicopatico, non è un professionista. (Mr. White)

[Dopo aver raccontato una storia di quando era ragazzo] E da allora ho giurato che se un lavoro non mi convinceva, li mandavo tutti a fanculo. E anche stavolta non l'ho fatto! E per i soldi cazzo! (Mr. Pink)

[Alla radio] Quella che avete appena sentito era "Doesn't somebody want to be wanted", cui seguirà "Love grows (Where my Rosemary goes)" degli Edison Lighthouse. Siete sempre sintonizzati su Super Sound degli Anni '70 con il vostro Key Billy. (Commentatore radio)

[Alla radio] Siete sempre sintonizzati su SuperSound anni '70 con il vostro K.B. (Commentatore radio)

[Alla radio] Qui è sempre K. Billy con il SuperSound degli anni '70, il dodicesimo ascoltatore che chiama, vince due biglietti per lo show dei giganti della strada. [...] Vince il dodicesimo che chiama alla stazione dove gli anni '70 vivono ancora. (Commentatore radio)

[Alla radio] Joe Egan e Gerry Rafferty erano i componenti del duo Stealers Wheel, quando nell'aprile del '74 incisero questo pezzo un po' giovanile di spiccata influenza dylaniana, attestandosi al quinto posto. Qui è sempre K. Billy con SuperSound degli anni '70. (Commentatore radio)

[Ultime parole al poliziotto catturato] Ecco il fuoco, stronzo! (Mr. Blonde)



Dialoghi

  • Mr. Brown: Ve lo dico io di cosa parla "Like a Virgin". Parla di una ragazza che rimorchia uno con una fava così! Tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa.
    Mr. Blonde: No, macché, parla di una ragazza vulnerabile perché se la sono sbattuta di sopra e di sotto, ma poi incontra un tipo sensibile e...
    Mr. Brown: Nonononono, mammoletta, queste sono cazzate per turisti!
    Joe [sfogliando una rubrica]: Toby? Toby? Chi cazzo è Toby?
    Mr. Brown: "Like a Virgin" non parla affatto di una ragazza sensibile che incontra un bravo ragazzo. Quella è "True Blue", sì, è così, su questo non ci piove.
    Mr. Orange: E qual è "True Blue"?
    Eddie: Non conosci "True Blue"? Cristo, è stato un successo per Madonna. Allora non segui la Top Ten, se non sai nemmeno cos'è "True Blue".
    Mr. Orange: Senti, stronzo, ho solo chiesto come fa. Non vorrai mica spappolarmi il cazzo se non sono un fan di Madonna, no?
    Mr. White: Per me può anche andare a cagare.
    Mr. Blue: A me piaceva all'inizio quando cantava "Borderline". Ma da quando è entrata nella fase "Papa don't preach" non la seguo più.
    Mr. Brown: E basta, così mi fate perdere il filo. Non mi ricordo più. Che stavo dicendo?
    Joe: Toby la cinesina? Come faceva di cognome?
    Mr. White: Che roba è quella?
    Joe: È una vecchia rubrica, l'ho trovata in un cappotto che non mettevo da secoli. Come si chiamava?
    Mr. Brown: Ma che cazzo stavo dicendo?
    Mr. Pink: Hai detto che "True Blue" parla di una ragazza sensibile che conosce un bravo ragazzo, invece "Like a Virgin" è una metafora della fava grossa.
    Mr. Brown: Ah sì. Ve lo dico io di che parla "Like a Virgin". Parla di una figa che scopa come una matta a destra e a sinistra, giorno e notte, mattina e sera. Cazzocazzo cazzocazzo cazzocazzo cazzocazzo cazzo.
    Mr. Blue: Quanti cazzi fanno?
    Mr. White: Una marea!
    Mr. Brown: Finché un bel giorno incontra un tipo cazzuto alla John Holmes e allora vai alla grande! Cioè, uno che con l'attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson ne La grande fuga. Lei ci da dentro come una maiala, finché sente una roba che non sentiva da un secolo: dolore... Dolore. Le fa male! Le fa male... Non dovrebbe, perché la strada e bell'e che asfaltata ormai, ma quando il tipo la pompa, le fa male. Lo stesso dolore che sentì la prima volta, capite? Il dolore fa ricordare alla scopatrice folle le sensazioni di quando era ancora vergine... E quindi, "Like a Virgin"!
  • Mr. Blonde: Ehi, Joe, vuoi che gli spari?
    Mr. White: Cazzo, se mi spari solo in sogno è meglio che ti svegli e mi chiedi scusa!
  • Joe: Bene, allora io pago il conto, voi mettete la mancia. Un dollaro a testa dovrebbe andar bene. [Rivolto a Mr. White] E tu quando torno voglio la mia rubrica.
    Mr. White: Mi dispiace, adesso è mia.
    Joe [a Mr. Blonde]: Ehi, forse ho cambiato idea: spara a questo pezzo di merda. [ridono]
    Eddie: Ok, tirate fuori un po' di grana per la signorina. [Tutti tirano fuori un dollaro tranne Mr. Pink] Andiamo, tira fuori un verdone.
    Mr. Pink: Ah-ah, non do mance.
    Eddie: Non dai mance?
    Mr. Pink: No, non ci credo.
    Eddie: Non credi nelle mance?
    Mr. Blue: Sai quanto guadagna una cameriera? Un cazzo di niente.
    Mr. Pink: Ma non mi dire. Allora perché non se ne va? [Mr. Blonde ride]
    Eddie: Neanche un Ebreo avrebbe il coraggio di dire una cosa del genere. Nono, fammi capire. Allora tu non dai mai la mancia?
    Mr. Pink: No, perché la società mi dice di farlo. Cioè, la mancia la lascio se proprio se la meritano. Se proprio si impegnano al massimo, lascio un piccolo extra. Ma lasciarla così solo perché si deve è una stronzata. [Eddie ride] Voglio dire, non fanno nient'altro che il loro lavoro.
    Mr. Blue: Sì, ma questa è stata gentile.
    Mr. Pink: Sì, d'accordo, ma che ha fatto di speciale?
    Mr. Blue: E che doveva fare, succhiarti l'uccello sotto il tavolo? [Mr. Brown ride]
    Eddie: Io le darei più del 12%.
    Mr. Pink: Insomma, ho ordinato il caffè, giusto? Siamo qui da un sacco di tempo e mi ha riempito la tazza solo 3 volte. Io voglio che me la riempia almeno 6 volte.
    Mr. Blonde: 6 volte, eh? E se avesse altri cazzi per la testa?
    Mr. Pink: Una cameriera non dovrebbe avere altri cazzi per la testa.
    Eddie: Scusa tanto, Mr. Pink, ma l'ultima cosa di cui hai bisogno ora è un altro caffè. [Mr. Brown ride]
    Mr. Pink: Santo Iddio, ma queste ragazze mica se la passano male. Prendono il minimo sindacale. Anch'io una volta ho lavorato al minimo sindacale ma non ero tra i fortunati che la società considera degni di mancia.
    Mr. Blue: Te ne freghi che contino sulle mance per vivere.
    Mr. Pink [sfregando il pollice e l'indice della mano]: Lo sai cos'è questo? È il più piccolo violino del mondo che suona solo per le cameriere.
    Mr. White: Tu non sai nemmeno di che cosa stai parlando. Si fanno un culo come una casa. È un mestiere duro il loro.
    Mr. Pink: Lo è anche lavorare da Mc Donald's, ma lì non lasci la mancia, vero? E perché, non servono anche loro da mangiare? Ma la società dice "a questi devi lasciare la mancia, a questi altri niente mancia". Puttanate.
    Mr. White: Fare la cameriera è il mestiere più diffuso tra le ragazze che non hanno titoli di studio in questo paese. È il lavoro che praticamente ogni donna può fare e camparci anche, e questo solo per via delle mance.
    Mr. Pink: E chi se ne fotte?! [Mr. Brown ride]
    Mr. Brown: Che stronzo!
    Mr. Pink: Voglio dire, mi dispiace che il governo tassi le mance, è una puttanata, ma non è colpa mia! Lo so che le cameriere appartengono a una di quelle categorie che lo prendono sempre in culo dal governo e se ci fosse una petizione contro la tassazione delle mance, io la firmerei. Se si dovesse votare voterei, ma non voglio seguire la corrente. In quanto alla stronzata delle ragazze che non hanno titoli di studi, che imparino a battere a macchina, perché se si aspettano che paghi io l'affitto per loro, stanno fresche!
    Mr. Orange: Mi ha convinto, mi riprendo il mio dollaro.
    Eddie: Ehi! Lascia lì i soldi. [Mr. Orange rimette i soldi a posto con una smorfia]
    Joe: Signori, la ricreazione è finita. Un momento. Chi non ha messo il suo dollaro?
    Mr. Orange: Mr. Pink.
    Joe: Mr. Pink? E come mai?
    Mr. Orange: Non lascia mance.
    Joe: Non lascia mance? Che vuol dire non lasci mance?
    Mr. Orange: Non ci crede...
    Joe: Sta' zitto... Come sarebbe a dire non ci credi? Avanti, tira fuori un dollaro, pidocchioso di merda. Te l'ho pagata io la colazione.
    Mr. Pink: D'accordo, solo perché hai pagato tu il pranzo, ma normalmente non lo farei.
    Joe: Me ne sbatto di quello che faresti normalmente. Adesso sganci un dollaro come tutti gli altri. [a Mr. White che gli ridà la rubrica] Grazie!
  • Mr. Pink: Merda, siamo tutti nella merda... Non siamo nella merda?
    Mr. White: Ti sembra una festa questa?
    Mr. Pink: Merda, porca puttana, ce l'hanno messo in culo... ce l'hanno messo in culo alla grande.
  • Mr. White: Rilassati, fumati una sigaretta.
    Mr. Pink: Ho smesso... Perché ne hai una?
    [Mr. White gli offre una sigaretta]
  • Mr. White: Come hai fatto a scappare?
    Mr. Pink: A forza di pallottole. Sparavano tutti, cazzo, ho sparato anch'io! [A proposito della fuga dopo la rapina]
  • Mr. Pink: Io non voglio ammazzare nessuno, ma se devo uscire da quella porta e tu mi sbarri il passo, in un modo o nell'altro ti levo di mezzo.
    Mr. White: Anch'io la vedo così! Cioè, se devo scegliere fra te e dieci anni di galera, non ci metto un attimo a spedire uno stronzo al creatore.
  • Mr. White: Non potrebbero aver preso i diamanti e... [Mima uno sbattito d'ali]
    Mr. Pink: No, lo escludo...
    Mr. White: Lo esclude... Ma che ne sai?
    Mr. Pink: Ce li ho io i diamanti!
  • Joe: Come sta Alabama?
    Mr. White: Alabama? Ormai sarà più di un anno e mezzo che non la vedo.
    Joe: Credevo che lavoraste in coppia.
    Mr. White: Per un po' è stato così, abbiamo fatto quattro lavori insieme. poi ci siamo separati.
    Joe: Perché?
    Mr. White: Lavorando con una donna, dopo un po' certi coinvolgimenti si fanno pesanti.
  • [Parlando di chi piazzava i diamanti a Mr. White]
    Mr. White: Si sta facendo vent'anni, a Susanville.
    Joe: Vent'anni? Santo iddio. E per che cosa?
    Mr. White: Per sfiga!
  • Mr. White: Ce ne andiamo, ti conviene venire con noi.
    Mr. Blonde: No. Di qui non se ne va nessuno.
    Mr. White: Ma non cagare il cazzo, stronzo! Noi ce ne andiamo.
    Mr. Blonde: Ti ho detto che non se ne va nessuno, Mr White.
    Mr. White: Vaffanculo pazzo maniaco! È colpa tua se siamo in questo casino.
    Mr. Blonde: Ma che gli succede a questo?
    Mr. White: Che mi succede? Te lo dico io che mi succede: che avrei voglia di farti un culo come una casa. Sottospecie di Rambo di merda per poco non mi facevi fuori!
    Mr. Blonde: Ma che cazzo vai dicendo?
    Mr. White: La sparatoria che hai scatenato! Nel negozio, te lo ricordi?!
    Mr. Blonde: 'Fanculo. Hanno fatto scattare l'allarme, se lo sono meritato.
    Mr. White: Per poco non ammazzavi me! Stronzo! Se avessi saputo che tipo sei non avrei mai accettato di lavorare con te.
  • Eddie: Posso trovarti un sacco di lavori per bene. Ti sistemo a Long Beach come scaricatore di porto.?
    Mr. Blonde: No, non mi va di spaccarmi il culo al porto...
    Eddie: Vic, non ti spaccherai un cazzo! Non andrai mai a lavorare, ma figurerà che sei regolarmente assunto. Chiamo Matthews, il caposquadra, gli dico che c'è un nuovo lavorante e lui ti inserisce nei turni. Qualcuno timbrerà il tuo cartellino entrata e uscita tutti i giorni, e alla fine della settimana ti arriverà un bell'assegno, i portuali guadagnano bene, sai? Così ti trovi un appartamentino carino senza che Scagnetti ti possa dire "Dove cazzo hai preso i soldi?". E se decide di fare una visita a sorpresa quel giorno ti avranno mandato a Tustin, a prendere un carico qualsiasi. E se ritorna ancora..."Ci dispiace Seymour, era qui fino a un momento fa, l'abbiamo mandato all'aeroporto di Taft, a cinque ore di macchina, c'era della merce che doveva essere caricata e portata qui..." vedi, il tuo lavoro consiste anche nell'andare in posti diversi, è questo il bello: abbiamo tanti di quei "posti diversi" in giro...
  • Eddie: Nessuno sa che è successo a Mr. Blue?
    Mr. Blonde: Chissà, forse è vivo, forse è morto... O l'hanno preso gli sbirri, oppure no!
  • Mr. White: Non possiamo lasciarli soli con lui.
    Eddie: Perché no?
    Mr. White: Perché è uno psicopatico. Voi pensate che Joe sia incazzato, ma non è niente in confronto a quanto sono incazzato io con lui per avermi messo accanto quel bastardo di merda!
  • [Parlando di Joe]
    Mr. Orange: Hai presente i fantastici quattro?
    Mentore di Orange: Sì, con quella donna che diventa invisibile e altre cazzate del genere...
    Mr. Orange: La Cosa, quel figlio di puttana assomiglia alla Cosa!
  • Mr. Pink: Ehi, so quello che dico, le donne di colore non sono uguali alle bianche!
    Mr. White: Sì, c'è una lieve differenza!
    Mr. Pink: Spiritoso... Lo sai cosa intendo. Quello che una fica bianca sopporta una fica nera non lo regge neache un minuto, hanno un limite e se tu lo passi sono cazzi da cagare.
    Eddie: Ah, in questo appoggio Pink, ho assistito personalmente!
    Mr. White: Ok, Signor So Tutto, se quello che dici è vero, allora com'è che tutti i negri trattano le loro donne come fossero delle merde?
    Mr. Pink: Sono pronto a scommettere che quegli stessi negri che fanno tanto i cazzoni in pubblico, quando tornano a casa dalle loro donne si cagano addosso!
    Mr. White: Non quelli là.
    Mr. Pink: Sì, anche quelli!
  • Joe: Ah, vi divertite a raccontare barzellette, a ridere e scherzare, eh? A stronzeggiare come un mucchio di scolarette alla ricreazione. Vi dico io una barzelletta: ci sono sei ragazzi chiusi al fresco, a San Quintino, che si chiedono come cazzo ci sono finiti. "Dove abbiamo sbagliato?", "Cosa avremmo dovuto fare?", "Cosa non abbiamo fatto?", "Colpa tua!", "Colpa sua!"... stronzate del genere. Finché a qualcuno viene un sospetto: "Ehi, un momento! Mentre si preparava il colpo non facevamo altro che ridere e stronzeggiare.". È arrivato il messaggio? Non mi va di rimproverarvi. Quando il colpo sarà stato fatto, e sono sicuro che sarà un successo, ce ne andremo alle Hawaii, e là me la spasserò insieme a voi. Mi scoprirete diverso quando saremo là, ma per ora qui si parla d'affari. Con l'eccezione di Eddie e del sottoscritto, che voi già conoscete, useremo nomi fittizi per questo lavoro. In nessuna circostanza ammetterò che chiunque di voi si rivolga ad un altro chiamandolo per nome e non voglio nemmeno che parliate di questioni personali, compreso: da dove venite, come si chiama vostra moglie, dove siete stati dentro, o anche, per esempio, quale banca avete rapinato chissà dove. Voglio che parliate solo, se è proprio necessario, di quello che dovrete fare, e basta. Ecco i vostri nomi: Mr. Brown, Mr. White, Mr. Blonde, Mr. Blue, Mr. Orange e Mr. Pink.
    Mr. Pink: Perché io sarei Mister Pink?
    Joe: Perché tu sei un frocio, va bene?
    Mr. Pink: Perché non ci scegliamo noi il colore?
    Joe: Non se ne parla neanche! Ci ho provato una volta, non funziona. Quattro ragazzi, tutti a litigare per chi si doveva chiamare Mr. Black! Tutti volevano averla vinta e nessuno che si tirava indietro. Niente, io decido! Tu sei Mr Pink! E non se ne parli più.
    Mr Brown: Già, ma, anche Mr Brown ricorda un po' il colore della merda.
    Mr Pink: E Mr Pink sembra un nome da fighetta. Che ne diresti di Mr Purple? Mi sembra che va bene, sì, sarò Mr Purple.
    Joe: Tu non sei Mr Purple. Qualcun altro su un altro lavoro è Mr Purple. Tu sei Mr Pink!
    Mr White: Che ce ne frega del nome?
    Mr Pink: Già, per te è facile, tu sei Mr White, hai un nome da tipo forte. Se per te è uguale chiamarsi Mr Pink, facciamo cambio.
    Joe: Ehi, qui nessuno cambia niente con nessun altro. Questo non è un qualsiasi consiglio comunale del cazzo! Sta' a sentire, Mr Pink; tu puoi scegliere, hai due possibilità: o fai quello che dico io, o alzi i tacchi! Allora, cosa scegli, Mr Pink?
    Mr Pink: Joe, Cristo di un Dio, lasciamo perdere, cazzo. Va benissimo, sarò Mr Pink, andiamo avanti.
    Joe: "Andiamo avanti" lo dico io. Allora, avete capito tutti quello che vi ho detto? Mi fate così incazzare che non riesco più a parlare. Mettiamoci a lavoro.
  • Mr. White: Rivediamo il piano, tu dove stai?
    Mr. Orange: Fuori a controllare la porta, non devo far entrare né uscire nessuno.
    Mr. White: Mister Brown?
    Mr. Orange: Mister Brown aspetta in macchina, è parcheggiata dall'altro lato della strada così quando gli faccio segno lui si mette davanti al negozio.
    Mr. White: Mister Blonde e Mister Blue?
    Mr. Orange: Controllo folla, tengono a bada impiegati e clienti.
    Mr. White: E il culo di quella là?
    Mr. Orange: Dritto dritto su questo uccello.
    Mr. White: Io e Mr. Pink?
    Mr. Orange: Voi portate il direttore nel retrobottega e vi fate dare i diamanti. Andiamo là per le pietre e basta, dal momento che non ci mettiamo a cazzeggiare con le vetrine, non dovrebbero scattare allarmi. Tempo due minuti siamo fuori, non un secondo di più!
  • Mr. Brown: Cristo, non ci vedo più un cazzo, sono cieco... [Ultime parole]
    Mr. Orange: Non sei cieco, sei solo pieno di sangue sugli occhi!
  • Joe: Mr. Blonde, ti piacerebbe fare un lavoretto con altri cinque ragazzi?
    Mr. Blonde: Non mi sembra vero.
  • Mr. Pink: Non lo portiamo all'ospedale.
    Mr. White: Ma così sappiamo che muore!
    Mr. Pink: Mi piange il cuore ma qualcuno è fortunato qualcun altro no!
  • Eddie: Tu stai dicendo che Mr. Blonde voleva ammazzarti e poi quando saremmo tornati, avrebbe ammazzato anche noi per prendere la valigetta con i diamanti e sparire. Ho detto giusto – è così? Sarebbe questa la tua storia?
    Mr. Orange: È proprio andata così, te lo giuro sull'anima di mia madre.
    Eddie: L'uomo che tu hai ammazzato era appena uscito di prigione. Era stato preso in un nostro magazzino pieno di roba rubata. Avrebbe potuto evitare la galera – gli bastava fare il nome di mio padre – ma non l'ha fatto! Ha tenuto la bocca chiusa e si è fatto la galera senza fiatare, da vero uomo, si è fatto quattro anni per noi: e adesso, Mr. Orange, mi stai dicendo che questo mio grande amico, che si è fatto quattro anni per mio padre, che durante quattro anni non ha mai ceduto – qualunque cosa gli promettessero – mi stai dicendo che adesso che quest'uomo era libero... e l'avevamo voluto con noi per il colpo, lui gira il culo e decide! di colpo, così, all'improvviso! di mettercelo in culo e fotterci!? Perché non ci dici come sono andate realmente le cose?
    Joe [entrando all'improvviso]: A che serve? Direbbe altre puttanate.
  • Joe [parlando di Mr. Orange]: È lui che ci ha teso la trappola.
    Eddie: Papà, mi dispiace, ma io non so davvero che diavolo sta succedendo qui.
    Joe: Non fa niente, Eddie, lo so io.
    Mr. White: Ma di che cazzo stai parlando?!
    Joe [indicando Mr. Orange]: Questo pezzo di merda lavora per la polizia di Los Angeles.
    Mr. Orange: Io non ho la minima fottutissima idea di che cosa stai dicendo!
    Mr. White: Joe, non so che cosa credi di sapere, ma ti sbagli.
    Joe: No, è così!
    Mr. White: Joe, fidati di me, stai sbagliando, è un equivoco! È un bravo ragazzo. Io lo so che sei incazzato e fuori di te, sei incazzato nero, lo capisco, ma stai pisciando sull'albero sbagliato! Lo conosco, non lo farebbe mai.
    Joe: Tu non conosci un cazzo, io sì! Quest'infame ha fatto la soffiata, ha fatto ammazzare Mr. Brown e Mr. Blue!
    Mr. Pink: Mr. Blue è morto?
    Joe: Più morto di Dillinger.
    Mr. White: Come fai a sapere queste cose?
    Joe: È l'unico di cui non mi fidavo al cento per cento. Sono stato un vero coglione a portare avanti il lavoro comunque.
    Mr. White: E queste sono prove?!?
    Joe: Non servono prove quando si ha il sesto senso! Ho fatto uno sbaglio prima, adesso basta. [tira fuori la pistola e mira a Mr. Orange]
    Eddie [puntando la pistola contro Mr. White che l'ha puntata contro Joe]: Che cazzo fai, sei impazzito?
    Mr. White: Joe, stai commettendo un terribile sbaglio, non ti permetterò di farlo.
    Mr. Pink: Andiamo, ragazzi, non bisogna arrivare a questo! Dobbiamo comportarci da veri professionisti!
    Eddie: Larry, ci conosciamo da un sacco di tempo. Abbiamo lavorato parecchio insieme. Non c'è bisogno di fare così. Adesso mettiamo giù le pistole, e sistemiamo le cose a parole, ragionando.
    Mr. White: Joe, se l'ammazzi tu sei il prossimo. Ripeto: se l'ammazzi tu sei il prossimo.
    Eddie: Larry, siamo amici. Tu rispetti mio padre e io rispetto te, ma sono pronto a riempirti il cuore di pallottole se non metti giù quella pistola subito!
    Mr. White: Porca puttana, Joe. Non costringermi a farlo.
    Eddie [Ultime parole]: Smetti di puntare quella cazzo di pistola contro mio padre! [Mr. White, Joe, Eddie, e Mr. Orange si sparano contemporaneamente]

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