Frasi di Sense8 (Serie TV)


Le più belle e celebri frasi di "Sense8", serie tv drammatica di fantascienza con Aml Ameen, Doona Bae, Jamie Clayton, Tina Desai, Tuppence Middleton, Max Riemelt, Miguel Ángel Silvestre, Brian J. Smith.

«8 città. 8 sconosciuti. 1 connessione.»
(Tagline della serie TV)

Titolo Originale:
"Sense8" (2015-2017)
Genere: drammatico, fantascienza, azione
Regia di: Lana e Lilly Wachowski e J. Michael Straczynski
Protagonisti: Aml Ameen, Doona Bae, Jamie Clayton, Tina Desai, Tuppence Middleton, Max Riemelt, Miguel Ángel Silvestre, Brian J. Smith

Trama breve:
Un gruppo di sconosciuti sparsi nel mondo, con diverse culture, religioni e orientamenti sessuali, sviluppa improvvisamente una reciproca connessione telepatica. Devono trovare un modo per sopravvivere dal momento che qualcuno gli sta dando la caccia per catturarli e ucciderli.
(Scheda completa)


Frasi celebri

Quando le strade sono una giungla ci può essere solo un re. (Capheus)

Per lungo tempo ho avuto paura di essere quella che sono perché i miei genitori mi avevano convinta che c'è qualcosa di sbagliato in una persona come me. Qualcosa di offensivo, qualcosa da evitare, forse anche da compatire, qualcosa che non si deve amare. Mia madre è una fan di San Tommaso D'Aquino. Lei considera l'orgoglio un brutto vizio e di tutti i vizi che può avere l'essere umano, per San Tommaso l'orgoglio era il re dei sette vizi capitali. Lo considerava il sommo vizio che in un batter d'ali poteva trasformare chiunque in un peccatore. Ma l'odio non è presente su quella lista, e nemmeno la vergogna. Avevo paura di questa parata perché desideravo davvero tanto poterne far parte. Così oggi marcerò per quella parte di me che aveva troppa paura per marciare e per quelli che non possono farlo, per le persone che vivono come ho vissuto io. Oggi marcerò per ricordare che non sono un io e basta, ma che sono anche un "noi". E noi marciamo con orgoglio! Vai affanculo San Tommaso! (Nomi) [registrando un video prima di partecipare al gay pride di San Francisco]

Le droghe sono come le scarpe: tutti ne hanno bisogno, ma non sempre sono giuste. (Commesso del minimarket)

Sì, so che è un cliché, ma voi gay siete davvero dei maghi nell'arredare! (Daniela) [a Lito e Hernando]

Che Jean-Claude ti protegga! (Jela)

Lo avevano trovato. Era in auto. Aveva collegato un tubo a quello di scappamento. Ma la polizia si sbaglia. Non si è suicidato. È stata la vergogna. È come un cancro. La vergogna ha ucciso nostro padre. (Joong-Ki)

Sono una ragazza che entra ovunque. (Nomi)

Questo è un brutto posto. Non dovresti essere qui. Non devi fare questo. Dovresti soltanto voltarti, è così semplice. Gira... gira quel volante e il futuro cambierà. (Kala) [a Wolfgang]

Questa è la vita: paura, rabbia, desiderio, amore. Non provare più emozioni, non volerle più provare, è provare... la morte. [...] Io prendo tutto ciò che provo, tutto ciò che è importante per me e metto tutto questo nel mio pugno. E per questo combatto. (Sun)

Come potevo sapere che aveva il giubbotto antiproiettile?! Chi lo indossa nella vita reale?! (Wolfgang)

Hai detto che il tuo sangue è il mio sangue. E lo era anche il suo. Mio padre era un mostro. E lo sei anche tu. E lo sono anch'io. (Wolfgang) [a Sergei Bogdanow]

È la regola cubo quadrato: più l'azienda è grande e hi-tech e più è facile entrare dall'ingresso. (Nomi)

So che vorresti sdraiarti qui e non rialzarti più. Lo so perché lo sento. Riesco a sentirlo. Vuol dire che in qualche modo, da qualche parte, anche tu puoi sentire quello che sento io. Io ti amo. Per questo non mi arrendo. Ti amo. (Will) [dichiarazione d'amore per Riley]

Io invece ero un'ecologa. Un tempo avevo modo di vedere così tanta bellezza nel mondo. E adesso non posso vedere altro che quello che vede lui. (Angelica)

Ci sono persone... persone a cui mi sento connessa in tutto il mondo che sono innocenti eppure sono rinchiuse in prigione, e sono intrappolate dalle circostanze, o da cose che appartengono al passato e poi ci sono persone senza i privilegi di cui noi godiamo, che si sentono minacciate perché amano una persona che il mondo ha deciso che non possono amare. È sbagliato. Terribile. (Kala)

Alla fine, saremo tutti giudicati per il coraggio del nostro cuore. (Hernando) [a Lito]

Quel giorno ho compreso che la vita e la morte sono unite, come, in un certo modo, certi inizi sono una fine e alcune volte la fine è un inizio. (Caephus) [a Riley]

La loro violenza era meschina e ignorante, ma in fin dei conti rispecchiava ciò che loro fossero. La vera violenza, quella che ho capito essere imperdonabile, è quella che facciamo a noi stessi, quando siamo troppo spaventati per essere ciò che siamo realmente. (Nomi) [a Lito]

Prima o poi, tutti incontriamo la nostra Parca Negra. È qualcosa di cui abbiamo paura, quella cosa che ci impedisce di diventare quello che sappiamo possiamo diventare. (Hernando) [a Lito]

Negli occhi di chi guarda non c’è solo la bellezza, ma anche superficialità, abiezione, confusione, pregiudizio, ovvero sia chi guarda vedrà sempre quello che vuole vedere … e quello che lei vuole vedere è effettivamente una froceria porno. La dove qualcun altro, qualcuno che abbia occhi capaci di vedere al di la delle convenzioni sociali, dei pregiudizi classificatori, un tale osservatore vedrebbe un’immagine di … due uomini, catturati in un atto di piacere, erotici … ma anche … vulnerabili, ti dimentichi dell’obbiettivo, entrambi connessi al momento, l’uno all’altro … all’amore … e, come ho già detto in questo corso, l’arte è amore reso pubblico. (Hernando)

Noi esistiamo grazie al sesso. Non è una cosa di cui aver paura, ma una cosa da onorare, da godere. (Sun)

Ad un certo punto ho capito che c’è una grossa differenza tra quello per cui lavoriamo e quello per cui viviamo. (Nomi)

La morte non ti lascia dire addio … scava solo dei buchi … nella tua vita, nel tuo futuro, nel tuo cuore. (Riley)

Cosa rende umani? La capacità di ragionare, di immaginare, di amare o di soffrire? In quel caso siamo più umani di quanto un umano non sarà mai. (Jonas)



Dialoghi

  • Nocker: Le mie nipoti sono arrivate – le due bambine – sono salite sul divano per accoccolarsi fra le mie braccia. Eravamo abbracciati, non avevamo mai fatto una cosa del genere. Ancora non lo sapevamo, ma in quel momento mia sorella era al supermercato. Ha cominciato a sanguinare molto, un problema interno, c'era sangue ovunque e hanno dovuto chiamare un'ambulanza. Le miei nipoti lo sapevano! Sapevano di mia sorella!
    Jacks: Lo sapevano! E in qualche modo sapevano che lei era in pericolo.
    Nyx: Risonanza limbica, una comunicazione più antica dell'umanità.
    Jacks: Lui crede che sia questo che ti è capitato nel parco e che ha tutto a che fare con una cosa chimica che si chiama DMT.
    Nyx: È una molecola semplice presente negli eseri viventi. Gli scienziati ne parlano come una rete sinaptica ecobiologica: quando le persone la assumono vedono la propria nascita, la propria morte, mondi nell'aldilà, parlano di verità, connessione, trascendenza.
  • [Un passeggero vuole salire sull'autobus, ma non può pagare il biglietto]
    Passeggero: Ma io non ho soldi.
    Jela: Tutti devono pagare.
    Passeggero [gli porge una gallina viva]: Tenga.
    Jela: Cosa dovrei farci con una gallina?!
    Passeggero: Questa vale più del biglietto!
    Jela: Senta, io le credo. Ma come faccio a darle il resto con una gallina?
    Passeggero: Mi metta da parte un uovo!
  • Sam: Aspetta, io ti conosco. Sei la trans che scrive quel blog di politica. Non concordo con la tua proposta di abolire la sigla LGBT.
    Amica #1: Ehi, smettila, è una festa! Calmati!
    Sam: Abbiamo combattuto per quel riconoscimento!
    Nomi: Pensavo solo che sono le distinzioni che ci separano.
    Sam: Stronzate! Ecco un altro maschio colonizzatore che si accaparra gli spazi lasciati alle donne.
    Amanita: Sam, un'altra parola sulla mia ragazza e colonizzo la tua faccia con un pugno!
  • Nyx: Io ero proprio come te. Come il nervo scoperto di un dente rotto. Ho usato di tutto per isolarmi, sai, musica, libri, pillole. Qualsiasi cosa mi tenesse separato dal resto del mondo. Alla fine mi sentivo protetto, sai? Mi sentivo al sicuro. Però... non mi ero mai sentito così completamente solo. Poi un giorno un'amica mi ha fatto un dono. Mi ha tolto l'armatura, ha abbattuto i miei muri. Col suo dono è riuscita a ricordarmi come ci si sentiva ad essere vivi.
    Riley: E che cosa ti ha dato?
    Nyx: Questo. [le passa la pipa per fumare il DMT]
  • Nomi: Non ero una criminale!
    Ammanita: No, un'"attivista"...
    Nomi: Hacker attivista. Pentita e in libertà vigilata.
    Ammanita: Ah-ah. E che mi dici di tutte quelle compagnie di sicurezza per cui hackeri?
    Nomi: Non è hackerare se si è pagati per farlo.
  • Janet [a Nomi]: Eri Michael prima che uscissi da questa pancia e lo sarai finché non mi metteranno sotto terra!
    Teagan: Mamma! Andiamo, ha rischiato di morire!
    Janet: Che ti serva di lezione!
  • Diego: Devi sapere che anch'io ho avuto un paio di esperienze paranormali.
    Will: Le polluzioni notturne non contano come fenomeni paranormali!
  • Capheus: Da piccolo volevo essere una zebra.
    Jela: Non male come professione!
  • Nomi: Tutto il giorno con questa canzone nella testa... "I say hey, hey... I say hey..."
    Amanita: 4 Non Blondes. La colonna sonora perfetta per una lobotomia.
  • Induista #1: Nessuno ama la violenza. Dio non ama la violenza.
    Kala: È un'oscenità!
    Induista #1: Ma lui sa che a volte è necessario.
    Kala: No. Non toccarmi.
    Induista #1: Non c'è niente di cui aver paura. Sei una di noi.
    Induista #2: Sì.
    Kala: No!
    Induista #1: Sì, sei una di noi!
    Induisti [in coro]: Sei una di noi!
  • Amanita: Gli uomini detestano vedere una bella auto in panne.
    Nomi: È una specie di istinto primordiale.
  • Will: Ti conosco?
    Lito: Sì, abbiamo fatto sesso.
    Will: Oh... Cosa?! Oh... Ehm... È... Be', è stato...
    Lito: ...molto speciale.
  • Jela: Perché non prendiamo un artista molto forte come Mooze per fare Jean-Claude stavolta?
    Capheus: Ci costerà moltissimo!
    Jela: Lo so, ma dev'essere un ritorno leggendario! Il Van Damn è tornato, più fico che mai! Dobbiamo mandare un messaggio. Lo hai visto il Go-Bama? Un lavoro pazzesco! Insomma, dai, sembra proprio lui! La gente ci fa caso, la faccia è importante!
    Capheus: Tu dici?
    Jela: Sì.
    Capheus: Eh, non lo so... Jean-Claude non è più quello di una volta. E neanche Obama. Mh, scommetto che hanno usato l'Obama del 2008 e non quello di oggi.
    Jela: Sì, sì... Nessuno vuole un uomo rugoso e ingrigito sul suo autobus.
    Capheus: Esatto! Sai, i volti cambiano, ma i cuori no.
    Jela: Questo è vero, questo è vero.
    Capheus: Per essere leggende ci serve il cuore di Jean-Claude o di Obama ancora più dei loro volti.
    Jela: Sì. Prossima fermata: nella leggenda!
    Capheus: A proposito di facce... devo dire che ti vedo un po' diverso in quest'ultimo periodo.
    Jela: Ho cambiato barbiere.
  • Amanita: Io posso reggere te, ma tutte quelle altre voci... A quest'ora mi sarei già lobotomizzata da me!
    Nomi: Sto cominciando a prenderci la mano. Anche se Lito sa essere un po' difficile a volte.
    Amanita: Melodrammatico?
    Nomi: Decisamente.
    Lito: Sai che ti ho sentita.
    Nomi: Oh, cazzo!

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