Frasi del film Ti presento i miei


Le più belle e celebri frasi del film "Ti presento i miei", film commedia del 2000 con Robert De Niro e Ben Stiller.

«Ha finalmente trovato la ragazza dei suoi sogni. Peccato che suo padre sia un incubo.»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"Meet the Parents" (2000)
Genere: Film commedia
Regia di: Jay Roach
Protagonisti: Robert De Niro, Ben Stiller, Teri Polo

Trama breve:
Greg è follemente innamorato di Pam e sta pensando di farle la fatidica proposta di matrimonio, ma deve prima ottenere la benedizione del suo futuro suocero, un tipo che difficilmente lascia entrare sconosciuti nel suo personale "cerchio della fiducia". Le cose si mettono male fin dall'inizio...
(Scheda completa)


Frasi celebri

Devi schiacciare la palla, Fotter! La devi schiacciare! (Jack)

Stupido gatto?! Come puoi dire questo! Quel gatto è stato come un fratello per te: dovremmo lasciarlo vagare per strada senza cibo né acqua né gabinetto? (Jack)

Dovremmo lasciarlo vagare per strada senza cibo né acqua né gabinetto, Fotter!? (Greg mentre pappagalleggia Jack)

Greg è un infermiere uomo. - Ah,ah, bella questa!

Io... ti tengo d'occhio. (Jack Byrnes)

Vedi Greg, quando sgridi un cane, la coda gli va fra le gambe e gli copre i genitali, le orecchie si abbassano. Un cane è facile da ammaestrare, ma i gatti ti fanno sudare il loro affetto. Non si svenano come fanno i cani. (Jack Byrnes)

Oh dolce signore, grazie. Che buono che sei Dio con noi. Sei benevolo, gentile e, accomodante, Dio. E noi ti ringraziamo, o dolce Signore degli eserciti, per questa valanga di mangiarini che così opportunamente hai elargito alla nostra tavola in questo giorno e in ogni giorno, dopo giorno, giorno dopo giorno, dopo giorno. O dolce Signore, resta a noi intorno, dacci sempre il buongiorno, liberaci dal frastorno, facci trovare il pane nel forno, giorno dopo giorno, dopo giorno. Amen. (Greg che recita una preghiera prima della cena)

Mi hai dato la vita, mi hai dato il latte, mi hai dato il coraggio. Il tuo nome era Angela, l'angelo dal cielo, ma tu eri anche un angelo di Dio e occorrevi anche a lui. Egoisticamente ho cercato di tenerti qui mentre il cancro si divorava i tuoi organi come una inarrestabile ribelle forza ma non ho potuto salvarti e non vedrò la tua faccia mai più, mai più, mai più. Fino all'incontro in paradiso. (Jack Byrnes, la poesia alla madre)

Sotto il mio tetto o si fa a modo mio, o ci si trova presto a dire addio. (Jack Byrnes)

Non so che cos'è, ma sento che in lui c'è qualcosa di sbagliato. (Jack Byrnes)

Mai il fatto è che ora che ne sei a conoscenza, di quello che a me piace chiamare fra noi Byrnes in famiglia "Il cerchio della fiducia". Io non nascondo niente a te e tu non nascondi niente a me. E giro giro tondo. (Jack Byrnes)

[Greg guida come uno spericolato] Mi chiedo se abbia la patente. - Sì, quella per uccidere. (Parenti Byrnes)

Ci resta una sola cosa da fare, conoscere i genitori. (Jack Byrnes)



Dialoghi

  • Jack: Greg nessuno si aspetta molto da te: se ti passo la palla ce la fai a saltare su e a schiacciarla?
    Greg: Sì, anche se siamo in acqua sì.
    Jack: Con l'erba staresti meglio, eh?
  • Jack: sei qui da molto?
    Greg: No, stavo leggendo un articolo su... il pompaggio. Il pompaggio dal seno. Sono cresciuto in una fattoria.
  • Jack: Non sapevo si potessero mungere i gatti!
    Jack: Oh, si può mungere tutto ciò che ha i capezzoli.
    Jack: Io ho i capezzoli, Greg. Vuoi mungermi?
  • Jack: Voglio dire, ci si può veramente fidare di un altro essere umano, Greg?
    Greg: Certo, credo di sì.
    Jack: No. La risposta è che non si può.
  • Jack: Non molti uomini fanno gli infermieri, vero?
    Greg: No, Jack. Non tradizionalmente.

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