Frasi di Twin Peaks (Serie TV)


Le più belle e celebri frasi di "Twin Peaks", serie tv thriller drammatico con Kyle MacLachlan.

«Una città in cui tutti conoscono tutti e nulla è come sembra.»
(Tagline della serie TV)

Titolo Originale:
"Twin Peaks" (2004-2006)
Genere: serie TV giallo, drammatico, fantastico, thriller
Creata da: David Lynch e Mark Frost.
Protagonisti: Kyle MacLachlan, Michael Ontkean, Mädchen Amick, Dana Ashbrook

Trama breve:
Uno strano agente dell'FBI indaga sull'omicidio di una giovane donna nell'ancora più strana cittadina di Twin Peaks.
(Scheda completa)


Frasi celebri

Benvenuti a Twin Peaks. Mi chiamo Margaret Lanterman. Vivo a Twin Peaks. Mi conoscono come la donna-ceppo. C'è una storia dietro questo. Ci sono molte storie a Twin Peaks. Alcune sono tristi, alcune divertenti. Alcune sono storie di pazzia, di violenza. Alcune sono ordinarie tuttavia hanno un senso di intrinseco mistero. Il mistero della vita. Qualche volta, il mistero della morte. Il mistero della foresta, la foresta che circonda Twin Peaks. Per introdurre questa storia, lasciatemi dire che incorpora tutto. È oltre il fuoco, anche se pochi saprebbero cosa significa. È una storia di molti, ma comincia con una persona. E la conoscevo. Quella che è alla guida di molti è Laura Palmer. Laura è la prescelta. (introduzione della Signora Ceppo)

[Messaggio agli studenti tramite l'interfono] Un momento di attenzione, prego. Vi parla il preside Wolchezk. È per me un grande dolore dovervi informare che durante la notte la vostra amica Laura Palmer è stata assassinata. Questo è un momento davvero terribile per tutti noi... per tutti noi che la conoscevamo, per gli amici, la famiglia. È molto importante che in questa difficile prova cerchiamo di aiutarci l'uno con l'altro. La polizia mi ha chiesto di trasmettervi un messaggio. Se c'è qualcuno tra voi che sia a conoscenza dei movimenti di Laura dopo la scuola, nel pomeriggio oppure durante la sera, per favore, si faccia avanti. Ho disposto che tutte le lezioni abbiano termine qui per oggi, ma prima di lasciare la scuola vorrei chiedere a voi tutti di unirvi a me in un minuto di silenzio...per Laura... e per la sua memoria. [chiude la comunicazione e scoppia a piangere] Oddio... (Preside George Wolchezk)

Diane, undici e trenta di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks, cinque miglia a sud della frontiera canadese, due miglia ad ovest dei confini dello stato. Diavolo, non avevo mai visto tanti alberi in tutta la mia vita! Come direbbe W. C. Fields, è meglio stare qui che a Philadelphia. Temperatura 12°, cielo leggermente nuvoloso. Il meteorologo ha previsto pioggia. Be', guadagnare tutti quei soldi per sbagliare il 60% delle volte è un bel lavorare. Miglia percorse tutt'oggi: settantanove mila. Il serbatoio è in riserva, ormai manca poco, farò il pieno appena giunto in città, poi ti dirò quanto mi è costato. La colazione è venuta sei dollari e trentuno centesimi al... Lamplighter Inn, sulla statale numero 2, vicino a Lewis Fork. Ho preso un sandwich al tonno, una fetta di torta di ciliegie ed un caffè. Non male davvero. Diane, se dovessi capitare da quelle parti ti consiglio la torta. Bene, la prima persona che incontrerò sarà... sarà lo sceriffo Harry Truman. Non è un nome difficile da ricordare.[4] Lo troverò al Calhoun Memorial Hospital. Dovrò esaminare attentamente una ragazza che stata ritrovata fuori città in pessime condizioni. Appena finito mi cercherò un motel, spero che lo sceriffo mi consigli un posto pulito a un prezzo ragionevole. Questo mi serve: un posto pulito a un prezzo ragionevole. Ah, Diane, quasi dimenticavo: debbo scoprire che alberi sono questi. Sono davvero fantastici! (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

Dana, che cosa ti suona meglio? "Lo sbocciare della calda sera" oppure "la fioritura della calda sera"? [...] Vediamo, adesso che è passato qualche minuto mi piace "il fiorito sbocciare della calda sera". (Harriet) [scrivendo una poesia]

La pazienza non rende virtù. (Agente Cooper) [durante un inseguimento]

Be', questo è il sogno segreto di ogni poliziotto. (Agente Cooper) [davanti al tavolo imbandito di doughnut]

Ho in mano un ceppo, sì. Vi sembra divertente? Non lo è per me. Dietro ogni cosa ci sono delle ragioni. Le ragioni possono anche spiegare l'assurdo. Abbiamo forse il tempo di capire le ragioni dietro il comportamento degli esseri umani? Penso di no. Alcuni usano il proprio tempo per quello. Si chiamano forse detective? Osserva e vedi quello che la vita ti insegna. (Signora Ceppo)

[A testa in giù, con i piedi attaccati a una sbarra di ferro] Diane, sono le sei e diciotto, stanza 215, Great Northern Hotel, Twin Peaks. Ho dormito bene. Stanza per non fumatori, non c'è odore di tabacco, qui gli uomini d'affari li trattano molto bene. Ah, c'è un ottimo profumo di abete nell'aria. Lo sceriffo Truman mi aveva detto che questo era un buon albergo, ed aveva ragione: pulito, prezzi ragionevoli per la stagione, il telefono che funziona. Perfino il bagno sembra perfetto: Non gocciola e c'è acqua calda in abbondanza a tutte le ore. Devono essersi ispirati alle cascate che vedo qui fuori. Materasso duro ma non troppo. E soprattutto non è scomodo come quello di El Paso. È stato un vero incubo. Però mi sembra di avertela già raccontata questa storia. Non ho ancora provato la televisione. L'antenna c'è, non credo che avrò particolari problemi. Ma la vera prova del nove, come tu sai molto bene Diane, è quella tazza di caffè al mattino che mi farebbe tornare da te in mezz'ora. [scende dalla sbarra] Diane, ci stavo pensando proprio stamattina. Ci sono ancora due cose che mi preoccupano e non sto parlando solo da agente federale, ma anche da uomo della strada: quali rapporti c'erano fra Marilyn Monroe e i Kennedy? Chi ha premuto il grilletto contro il presidente? (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

[Ordinando la colazione] Lo sa? Questa è, mi permetta, un'autentica tazza di caffè. Lei non sa quanti caffè ho bevuto nella mia vita e questo è uno dei migliori. Ora vorrei due uova molto cotte – non me lo dica – è duro per le arterie, ma le abitudini sono dure a morire. Dure come voglio le mie uova. Della pancetta, molto croccante, quasi bruciata. La faccia fuori. Perfetto. E poi un succo di pompelmo. Ma mi raccomando che sia di... [vede Audrey avvicinarsi] di frutti maturi. (Agente Cooper)

Fermi, non bevete il caffè, vi prego! Roba da non credere! Pensate, c'era un pesce! Un pesce dentro la caffettiera! Vi chiedo scusa. (Pete)

[A Bobby] La ribellione in un ragazzo giovane come te è una caratteristica indispensabile. A volte è un segno di forza. In altre parole, Robert, io rispetto la tua natura ribelle, ma il fatto di essere tuo padre mi impone di contenere questo tuo modo di agire entro i limiti stabiliti dalla società ed entro i limiti stabiliti da questa famiglia. Robert, conosco la tua riluttanza ad affrontare un discorso serio con me. A volte il silenzio è d'oro. Il silenzio si può interpretare come sintomo d'intelligenza: più stiamo in silenzio, più ascoltiamo. [quando vede Bobby tentare di accendersi una sigaretta gli molla uno schiaffo che fa atterrare la sigaretta nella pietanza che c'è nel piatto della signora Briggs] Senti, io sono tollerante e paziente, ma la pazienza ha un limite. Avere la strada libera da ogni ostacolo è stata e sarà sempre la maggiore aspirazione di ogni essere umano. Robert, tu e io lavoreremo per eliminare ogni ostacolo. (Garland Briggs)

Lo sai che non riesco a togliermi dalla bocca il sapore di quel caffè al pesce? (Agente Cooper)

Qualche volta le idee, come le persone, si alzano e dicono, "Salve". Si presentano, queste idee, con parole. Sono forse parole? Queste idee parlano così stranamente. Tutto quello che vediamo in questo mondo è basato sulle idee di qualcuno. Alcune idee sono distruttive, altre costruttive. Alcune idee possono arrivare sotto forma di un sogno. Posso dirlo ancora: alcune idee possono arrivare sotto forma di sogni. (Signora Ceppo)

Mi dovete più di diecimila dollari! Leo ha bisogno di un paio di scarpe nuove! (Leo) [a Bobby e Mike]

Ogni giorno la vita ricomincia e ogni ora racchiude la promessa di un... Invito all'amore. (Annunciatore televisivo)

[Davanti a una cartina del Tibet, in mezzo al bosco] Per potervi spiegare quello che faremo adesso devo prima darvi qualche informazione su un paese chiamato Tibet, un paese permeato di spiritualità. Per secoli il sovrano del Tibet ha preso il nome di Dalai Lama, nel '50 la Cina comunista invase il Tibet, eppur lasciando il Dalai Lama al suo posto, assunse il controllo dell'intera regione. Nel '59 in seguito a una rivolta contro i cinesi, il Dalai Lama è stato costretto a fuggire in India e da quel giorno vive lì in esilio. In conseguenza di un sogno che ho fatto tre anni fa ho cominciato a interessarmi della sorte del popolo tibetano e ho sentito il desiderio di aiutarlo. In seguito a quello stesso sogno mi sono reso conto di aver acquisito inconsciamente i fondamenti di una tecnica deduttiva basata sulla coordinazione mente-corpo che nell'insieme agisce al più profondo livello di intuizione. (Agente Cooper)

Dio, come amo questa musica! Una musica che fa sognare... (Audrey)

Ne ho visti di posti lerci e puzzolenti in vita mia, ma questi li batte tutti. (Albert Rosenfield) [appena arrivato a Twin Peaks]

"Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | Fuoco, cammina con me". Noi viviamo tra la gente, tu lo chiameresti un negozio conveniente. Noi ci viviamo sopra, proprio così com'è, come lo vedi tu. Anch'io sono stato toccato dall'essere infernale. Un tatuaggio sulla spalla sinistra. Ah, ma il giorno che vidi il volto di Dio, divenni un altro, e mi staccai da solo il braccio intero. Il mio nome è Mike e il suo è Bob. (Mike) [nel sogno dell'Agente Cooper]

C'è una certa tristezza in questo mondo, poiché ignoriamo molte cose. Sì, ignoriamo molte belle cose. Cose come la verità. Pertanto, la tristezza della nostra ignoranza è molto reale. Le lacrime sono vere. Che cosa sono le lacrime? Ci sono persino piccoli condotti, i condotti lacrimali, per produrre queste lacrime, in caso di tristezza. Poi, il giorno in cui la tristezza ci colpisce, ci chiediamo: "Chissà se questa tristezza, che mi fa piangere, chissà se questa tristezza che mi spezza il cuore avrà mai fine?" La risposta, ovviamente, è sì. Un giorno, la tristezza avrà fine. (Signora Ceppo)

Audrey, l'inclinazione a destra della tua scrittura indica una natura romantica, un cuore ardente, sta' attenta! (Agente Cooper)

Il mio sogno è un codice che deve essere decifrato. Decifrato il sogno, risolto il caso. (Agente Cooper)

Lo sapete voi da dove provengono i sogni? [...] I neuroni producono acelticolina mediante la quale inviano impulsi al proencefalo. Questi impulsi diventano immagini e le immagini diventano sogni, ma nessuno sa perché scegliamo queste particolari immagini. (Agente Cooper)

Signor Horne, capisco che la sua posizione in questa degna comunità le permetta un comportamento venale e insincero e le consenta di esprimersi in modo irritante. La stupidità, ad ogni modo, non è mai perdonabile. Perciò mi stia a sentire: voi potete fare il funerale in qualunque momento – scavate la fossa e seppellite la bara – io invece non posso eseguire questi test l'anno prossimo, tra un mese, una settimana o domani, li posso fare soltanto adesso. [maneggiando il trapano] Ho ancora un sacco di taglia e cuci da fare. Signori, perché non tornate alle vostre sedie a dondolo e vi fate un cicchetto? (Albert Rosenfield)

Le attrezzature qui danno un nuovo senso al termine "primitivo". (Albert Rosenfield)

Sono stato qui a Twin Peaks per poco tempo, ma in questo periodo ho visto decoro, onore e dignità. L'omicidio non è un fatto ordinario qui. Non è un dato statistico da aggiornare tutte le sere. La morte di Laura Palmer ha profondamente scosso tutti, uomini, donne, bambini, perché la vita ha un senso qui, ogni vita. Ci sono valori che credevo scomparsi ma mi sbagliavo, li ho ritrovati a Twin Peaks. (Agente Cooper) [ad Albert Rosenfield]

[Al funerale] Amen! Che c'è da guardare? Cosa state aspettando? Siete rivoltanti. Maledetti ipocriti, siete rivoltanti! Lo sapevate tutti che Laura era nei guai, ma nessuno ha fatto niente. Nessuno di voi, brava gente. Volete sapere chi ha ammazzato Laura? Siete stati voi! Siamo stati tutti. E le belle parole non la riporteranno in vita, risparmiate le preghiere. Lei comunque ne avrebbe riso. (Bobby Briggs)

Ma questa viene direttamente dal paradiso delle torte! (Agente Cooper) [mangiando una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia al RR Diner]

Twin Peaks è diversa. Lontana dal resto del mondo, l'avrai notato. [...] Ed è proprio per questo che ci piace. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, come in tutte le cose. Forse è il prezzo che paghiamo per vivere qui. [...] C'è una specie di malattia nell'aria. Qualcosa di molto, molto strano tra questi vecchi boschi. Puoi chiamarla come vuoi. Una maledizione. Una presenza. Assume forme diverse, ma è stata tenuta lontana da qui da tempo immemorabile e noi siamo sempre pronti a combatterla. [...] Come i nostri padri. E non finirà con noi. Poi toccherà ai nostri figli. (Harry)

Sono una persona terribile, agente Cooper. Faccio finta di non esserlo, ma lo sono. Certo, io ascolto i problemi dei miei pazienti, giorno dopo giorno, e questa gente mi considera un amico. La verità è che non me ne frega niente. Credevo che nessuno e nulla mi potesse più interessare. Laura però era diversa. (Jacoby)

Anche quelli che ridono a volte sono colti impreparati. Queste creature si presentano, ma giuriamo di averle incontrate prima, altrove. Sì? Guarda nello specchio. Cosa vedi? È un sogno o un incubo? Ci stanno presentando contro la nostra volontà? Sono forse specchi? Posso vedere il fumo. Posso annusare il fuoco. La battaglia si avvicina. (Signora Ceppo)

Sì, sì, aveva capelli lunghi, capelli sudici, grigi, che arrivavano alle spalle. L'ho visto ai piedi del letto di Laura. Sembrava un animale. [...] Aveva un tale sguardo, una faccia terrificante! (Sarah) [raccontando di aver avuto una visione di Bob]

Quando la segheria andrà in fumo i titoli sui giornali dovranno dire "Josie Packard incendia il suo stabilimento per frodare l'assicurazione" e non "hot dog gigante arrostito nel bosco". (Ben)

Tu la conoscevi molto meglio di me, ma una cosa l'ho capita: Laura era una spostata. (Audrey) [a Donna]

È una cosa che mi da i brividi... dei brividi caldi, come se tenessi in mano un cubetto di ghiaccio per lungo tempo. (Audrey)

Nel corso di un'indagine così intricata la via più breve fra due punti non è necessariamente una linea retta. (Agente Cooper)

Ho visto una mia amica recisa come un fiore che aveva appena iniziato a sbocciare. La vita può essere così breve. Non durerò in eterno, l'ho capito solamente adesso ed è per questo che voglio cambiare. (Audrey)

Quando due fatti separati vengono a coincidere durante lo svolgimento di una stessa indagine, bisogna sempre prestare la massima attenzione. (Agente Cooper)

Un tocco di classe, Leo, davvero. Un'automobile rosso fiamma per un incontro segreto. Grande. (Ben)

Laura diceva che sua madre aveva degli strani poteri, strane visioni, strani sogni premonitori. Capitava anche a Laura. (Donna)

Comincio a pensare che la rivedrò. Sai, mi capita di avvertire la sua presenza o di sentire la sua voce. Certe volte mi sembra addirittura di vederla. (James) [parlando di Laura a Donna]

Faccio la mia parte nel palcoscenico del mondo. Faccio quello che posso per formulare la risposta perfetta. Ma quella risposta non può arrivare prima che tutti siano pronti a sentirla. Quindi dico quel che posso per offrire la risposta perfetta. Qualche volta, la mia rabbia per il fuoco è evidente. Qualche volta non è rabbia, veramente. Può apparire come tale, ma potrebbe essere un indizio? Il fuoco di cui parlo non è un tipo di fuoco. (Signora Ceppo)

Diane, sono le quattro e ventotto del mattino. Sono stato appena svegliato dal fracasso infernale che in questo momento sta sovrastando la mia voce. [punta il registratore in alto per far sentire i canti degli islandesi] Ti rendi conto?! Fino a questa notte ho creduto che il Great Northern Hotel fosse uno degli alberghi più silenziosi che avessi mai frequentato, ma questa è la conferma definitiva che quando si è lontani da casa non c'è alcuna speranza di poter conservare la pace e la tranquillità per lungo tempo. Diane, ti prego di spedirmi al più presto due paia di quei tappi di cera per orecchie che ho usato l'ultima volta che sono stato a New York. Naturalmente non ho pensato a portarli perché non credevo che fosse necessario e invece... [punta il registratore di nuovo in alto] (Agente Cooper)

Non vogliamo far male a nessuno, e rinunciamo alle cose a cui teniamo. Sto cominciando a pensare che in questo mondo si arriva alla fine della vita e non si ha niente di bello da ricordare. (Norma) [a Ed]

Ti ho detto tutto perché non voglio avere segreti con te. Non devono esserci ipocrisie fra noi. I segreti rovinano tutto, distruggono la felicità fra due persone. Non deve succedere anche a noi. (James confessa a Donna la situazione dei suoi genitori)

State tranquilli, il mio ceppo non morde. (Signora Ceppo)

I gufi qui non ci daranno fastidio. (Signora Ceppo)

Mio marito faceva il taglialegna. Ha incontrato il diavolo. Il fuoco è il diavolo celato come un codardo nel fumo. (Signora Ceppo)

Che cosa si ottiene incrociando un norvegese con uno svedese, mh? Un socialista che vuole essere re! (Ben) [raccontando una barzelletta agli islandesi

La bellezza è nell'occhio di chi guarda. Eppure certi aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", qualcuno ha detto. Pertanto fissiamo gli occhi, per vedere la natura dell'anima. Talvolta, quando vediamo gli occhi... quei momenti terribili in cui vediamo gli occhi, occhi che... che sono privi di un'anima, allora riconosciamo le tenebre e ci domandiamo, "Dov'è la bellezza?" Non ve n'è alcuna, negli occhi di chi è privo di un'anima. (Signora Ceppo)

Come va, dottore? Solo una parola prima di andare a letto. Credo che farò un sogno stanotte. Uno di quei sogni, capisci? Quelli che piacciono a te. È più facile parlare, con il registratore. Sento che potrei parlare di tutto. Di tutti i miei segreti. Anche i più intimi. So che questo ti piace, dottore. E so che anch'io ti piaccio. Questo sarà il mio piccolo segreto, va bene? Come la tua noce di cocco. Perché è così facile per me fare innamorare un uomo? Non devo neanche impegnarmi troppo. O forse... se fosse più difficile... (Laura) [registrazione per il dottor Jacoby]

Credi che la gente possa cambiare? Io no. (Harry)

Harry, voglio darti un consiglio prezioso. Una volta al giorno, tutti i giorni, fatti un piccolo regalo. Non programmarlo e non andarlo a cercare, ma... lascia che arrivi. Può essere una camicia vista in un negozio, un sonnellino nel tuo ufficio oppure... due ottime tazze di caffè nero fumante. (Agente Cooper)

Oh, magnifico! Questo è un caffè! Non c'è niente come una tazza di caffè nero! (Agente Cooper)

L'uomo ubriaco cammina in un modo che è impossibile da imitare, se si è sobri, e viceversa. Chi è malvagio ha un comportamento, per quanto sia furbo, riconoscibile all'occhio esperto. Sarà smascherato. Sono forse troppo riservata? No, non si deve mai rispondere nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questa canzone in particolare finirà con tre suoni acuti. Come il rullo dei tamburi che annunciano la morte. (Signora Ceppo)

Come va, dottore? Sono Laura, nel caso non l'avessi capito. Oggi è giovedì 23, e sono così annoiata. A dire la verità, oggi mi sento un po' strana. Certo, James è carino, ma è talmente stupido. E poi comincio ad averne abbastanza delle sue smancerie. Ehi, ti ricordi di quell'uomo misterioso di cui ti ho parlato? Be', se ti rivelassi il suo nome tu saresti davvero nei guai. Lui non sarebbe più un uomo misterioso ma tu saresti senz'altro un uomo morto. Credo che un paio di volte abbia cercato di uccidermi. Ma, come avrai indovinato, mi sono eccitata ancora di più. Non è strano il sesso? Poi questo tizio sa come accendere il mio "fuoco". E mi piace la sua Corvette rossa. Oh-oh! Sta arrivando la mamma con il latte e i biscotti. A più tardi, Lawrence. Ciao-ciao. (Laura) [registrazione per il dottor Jacoby]

Sai, ho imparato un detto in prigione. [...] "Una volta che sei in affari con qualcuno, lo sei per tutta la vita". È come il matrimonio. (Hank)

E pensare che il mio passatempo preferito in questi anni è stato aggredire l'unica persona abbastanza paziente da sopportare le mie stranezze. (Catherine) [a Pete]

Il materasso che ti danno in galera sarà alto – diciamo – alto così! [indica uno spessore con le dita] E quando ti ci sdrai la sera pensi: "In un materasso così sottile come hanno fatto a metterci le pietre dentro?" (Hank)

Diane, quattro e trentasette di mattina. Dopo una lunghissima notte di indagini sto rientrando nella mia stanza. Abbiamo fermato un sospetto: è Leo Johnson, l'uomo che credo responsabile della morte di Laura non riuscirà a sfuggire a lungo alla trappola che gli abbiamo preparato. Mi sono appena reso conto che c'è un grande silenzio qui. Ciò mi porta a concludere con un certo sollievo che gli islandesi che stavano a questo piano hanno lasciato l'albergo... o sono svenuti. Forse non avrò bisogno dei tappi per le orecchie che ho ricevuto stamattina, Diane. Anche se credo che sia più prudente utilizzarli, come misura precauzionale. Ho ordinato latte caldo al servizio in camera. Questo dovrebbe essere sufficiente per garantirmi qualche ora di sonno ristoratore. Il servizio in camera 24 ore su 24 è una delle grandi conquiste della civiltà. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

Salve ancora. Puoi vedere attraverso un muro? Puoi vedere attraverso la pelle umana? I raggi X vedono attraverso oggetti solidi, o cosiddetti solidi. Ci sono cose nella vita che esistono, ma i nostri occhi non possono vederle. Hai mai visto qualcosa di sorprendente che altri non possono vedere? Perché certe cose si celano a noi? La vita è un puzzle? Sono piena di domande. Qualche volta le mie domande hanno risposta. Nel mio cuore, so se la risposta è corretta. Io sono la mia coscienza. In un sogno, i personaggi sono tutti manifestazioni di te stesso? Diversi aspertti del tuo essere? I sogni portano forse consiglio? Un'ultima cosa sono cresciuta nella foresta. Capisco molte cose per via della foresta. Alberi che si ergono uniti, crescendo l'uno accanto all'altro, provvedendo così tanto. Io mastico resina. Sull'esterno del Pino di Ponderosa, qualche volta la resina fuoriesce. La resina che cola non è buona da masticare. La resina dura e friabile non è buona. Ma in mezzo a questi, esiste una resina consistente e coriacea, con un particolare aroma. Questa è la resina che mastico. (Signora Ceppo)

Ecco un altro grande momento nella storia della polizia locale. (Albert) [dopo che Andy si è scontrato con una tavola di legno schiodata]

[Dopo aver saputo che Catherine non è stata ritrovata tra le macerie della segheria] Ho sempre pensato che sarei stato io ad andarmene per primo. Insomma, se qualcuno avesse raccolto scommesse sul nome dell'unico sopravvissuto ad una guerra atomica avrei puntato su di lei! (Pete)

Il suo nome era Laura | e io l'ho vista risplendere di sole | nell'oscurità del bosco. | Ho visto il suo sorriso. | Noi piangevamo e io l'ho vista ridere. | Eravamo tristi e io l'ho vista danzare. | Era Laura, viva nel miei sogni. | Era Laura, la sua voce era vita. | Il suo sorriso ci diceva che piangere era giusto. | Il bosco era la nostra tristezza. | La danza era la sua voce. | Era Laura, venuta a salutarmi con un bacio. (Harriet) [poesia in memoria di Laura]

Diane, sono le undici e cinquantacinque di notte. Sono passate diciannove ore dal momento in cui ho rischiato la prematura dipartita verso i pascoli celesti. Mi sento davvero stanco. Non si può resistere tanto a lungo se non ci si concede qualche momento di riposo. Stando ai risultati dei test condotti sui soldati americani durante la guerra di Corea la privazione forzata del sonno causa inevitabilmente disturbi mentali... e io non dormo da tre giorni. Mi sentivo così stupido ieri notte, Diane, steso sul pavimento a domandarmi se ce l'avrei fatta. E credevo di vedere un gigante in questa camera! Be', questa storia te la racconterò un'altra volta. Questo ero io, Dale, stanza 315, Great Northern Hotel. Per oggi è tutto. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

C'è un uomo chiuso in un sacco che sorride. (Gigante)

Mi senti, Dale? Mi puoi sentire, Cooper? Ti prego, sono io, Audrey. Ti ho lasciato un messaggio. Sei riuscito a leggerlo? L'ho infilato sotto la porta. Possibile che non l'hai visto? Sono qui al One Eyed Jacks. Se devo essere sincera non so come farò a cavarmela. Naturalmente me l'aspettavo. Insomma, se voglio darti una mano nelle tue indagini sono certa che mi trovferò molto spesso ad affronatre situazioni più pericolose di questa. Solo che... lo sai, questa è la mia prima volta e io avrei bisogno di una guida esperta. Volevo dirti che c'è un legame tra i grandi magazzini Horne e il One Eyed Jacks: è mio padre il proprietario del locale, una palla di grasso di nome Battis lo aiuta a reclutare le ragazze dal reparto profumi. Somani cercherò di scoprire se Laura e Ronette sono state qui. Spero che tu non sia arrabbiato con me perché cerco di aiutarti. Ti assicuro che lo sto facendo con le migliori intenzioni e se tu mi puoi sentire, se le mie parole riescono ad arrivare fino a te, dovunque ti trovi... aiutami, per favore. Aiutami, aiutami! (Audrey) [preghiera]

Come sopra, così sotto. L'essere umano si trova nel mezzo. C'è tanto spazio fuori dall'uomo, proporzionalmente, quanto ce n'è dentro. Stelle, lune e pianeti ci ricordano di protoni, neutroni ed elettroni. C'è forse un essere supremo, che cammina con tutte le stelle all'interno? Il nostro pensiero influenza quello che succede all'esterno, e quello che succede al nostro interno? Penso di sì. Dov'è il posto della crema di mais nell'universo? Cos'è la crema di mais? È un simbolo di qualcos'altro? (Signora Ceppo)

Il cameriere del room service, l'uomo più vecchio del mondo, non ha notato nulla di strano quella sera. Non me ne stupisco. Il nostro signor masticabrodo ha – come dire? – il cervello in pensione. (Albert)

Fratello, qui abbiamo due registri e un porcellino di formaggio affumicato. Che cosa bruceremo? Di sicuro non il mio porcellino. (Jerry)

La banca del seme di Tacoma cercava donatori e naturalmente mi sono offerto. È un mio dovere civico e poi a me piacciono le balene.[6] Ho fatto gli esami che si fanno in questi casi e sono risultato sterile. pensavo volesse dire che non dovevo farmi il bagno, ma i dottori mi hanno spiegato tutto. E mi hanno detto che essendo sterile non posso avere figli. E visto che non sarò mai padre, Lucy, com'è che aspetti un bambino, allora? [Lucy si alza e si avvicina, Andy pensa che gli voglia dare un bacio, ma Lucy gli strappa con violenza il pezzo di scotch che Andy ha sulla fronte] (Andy)

Diane, oggi ho ricevuto delle brutte notizie: Windom Earle è scomparso. L'improvvisa sparizione del mio vecchio amico e collega mi preoccupa moltissimo. Ho anche saputo che Audrey Horne manca da due giorni. La notizia dell'assenza di Audrey ha avuto su di me un effetto imprevedibile: per la prima volta non ho pensaot agli indizi o alle tracce da seguire, ma alla dolcezza del suo sorriso. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

Vedi, Audrey, in una situazione come questa devi comportarti in modo professionale. Noi siamo gente ragionevole e, come scoprirai, c'è sempre un modo ragionevole per risolvere qualsiasi problema. Basta affrontare la situazione con la dovuta calma e... (Emory Battis) [Ultime parole]

Qualche volta la natura si fa gioco di noi, e immaginiamo di essere qualcosa che non siamo. È questa la chiave della vita in generale? O il caso dello schizofrenico dalla doppia personalità? Entrambe le personalità credevano che l'altra seguisse se stessa. Alla fine, quando una personalità non guardava, una ha sparato all'altra in mezzo agli occhi e ovviamente, ha ucciso se stessa. (Signora Ceppo)

Diane, sono sei e quarantadue del mattino, be', pressapoco. Ho sognato di masticare una gomma gigantesca ed insipida. Appena sveglio, mi sono reso conto che stavo addentando uno dei miei tappi di silicone per le orecchie. Davvero insipido. Forse dovrei andarci piano con i caffè e i dolcetti dopo cena. Avverto una fitta persistente al costato che sto curando con quindici minuti di yoga tutte le mattine dopo i quali, ringraziando il cielo, il dolore scompare per qualche tempo, perdendosi nelle estreme periferie del mio subconscio. Bene comincerò con la candela. [si mette a testa in giù, appoggiandosi alla parete] Diane, adesso sono a testa in giù. La mente comincia ad aprirsi... Sto mettendo a fuoco gli impegni di oggi... Le cose si fanno sempre più chiare... [vede sotto al letto la busta con il messaggio lasciato da Audrey] Diane, il Gigante aveva ragione: avevo dimenticato qualcosa. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

Se vuole un consiglio faccia attenzione ai boschi. Qui i boschi sono meravigliosi, ma molto infidi. (Giudice Sternwood) [all'agente Cooper]

Avevo circa tredici anni allora. Quattordici forse. Laura e io avevamo indossato delle gonne molto corte, attillatissime. Era stata un'idea di Laura. Dovevamo andare alla Roadhouse per incontrare dei ragazzi. I loro nomi erano Josh, Rick e Tim. Dovevano avere circa vent'anni. Erano carini con noi. E ci facevano sentire più grandi. Rick ci propone di andare a fare un giro e Laura dice di sì. In quell'esatto momento io sento un nodo che si forma nel mio stomaco, ma quando Laura sale nel furgone dei ragazzi io la seguo. C'è un laghetto nel bosco, la luna piena credo, è una notte molto luminosa. Laura comincia a danzare attorno ai ragazzi e mentre balla muove i fianchi, indietro e avanti... Rick comincia ad applaudire e Tim sta lì senza fare niente, guarda e basta. È una cosa che mi fa arrabbiare. Allora dico "Andiamo a fare il bagno nudi!" E ci togliamo tutti i vestiti. So che i ragazzi ci guardano. Laura sta baciando Josh e Rick. Io non so cosa fare e nuoto verso il largo. Vorrei fuggire via, ma non lo faccio. Ad un tratto Tim si avvicina, mi bacia le mani e poi la bocca... Lo sento ancora oggi quel bacio. Le sue labbra sono molto calde, hanno un buon sapore. Il mio cuore fa un balzo. Lui mi parla, ma io non riesco a sentirlo. C'è solo quel bacio. Non l'ho più visto da quella sera. È stata la prima volta che mi sono innamorata. È tutto. (Donna) [raccontando il suo passato a Harold]

State cercando dei segreti? È questo che volete, vero? Bene, cercherò di aiutarvi. Sapete qual è l'ultimo e più grande segreto che voi possiate conoscere? Laura lo sapeva. È quello di conoscere il tuo assassino! (Harold)

Qualche volta vogliamo nasconderci da noi stessi. Non vogliamo essere noi stessi. È troppo difficile essere noi stessi. È in questi momenti che ci buttiamo sull'alcol o sulla droga, o su comportamenti che ci aiutano a dimenticare chi siamo. Questa, ovviamente, è solo una posizione temporanea nei confronti di un problema che è destinato a tornare, e, qualche volta, queste soluzioni temporanee sono peggiori del problema originale. Sì, è un dilemma. C'è una risposta? Certo che c'è. Come disse sorridendo una persona saggia: "La risposta è nella domanda". (Signora Ceppo)

Capo ufficio regionale dell'ufficio federale d'investigazione Gordon Cole! È come uno scioglilingua, a volte non riesco a dirlo neanch'io! (Gordon Cole)

Quando eravamo piccole tra me e Laura c'era un legame che mi spaventava. Sentivo i suoi pensieri come se i nostri cervelli riuscissero a comunicare. E poi quand'è morta è come se io fossi diventata Laura, o almeno era così che la gente mi vedeva. (Maddy)

Cooper, oggi hai una faccia davvero strana! Sembri un piccolo cane messicano, un chihuahua! (Gordon Cole)

Due e due non fanno necessariamente quattro! Non scordarlo! (Gordon Cole)

Io ne so qualcosa del fuoco. La mia famiglia era di Nagasaki. (Toyamura)

Una poesia amabile come un albero: come soffia il vento notturno, il ramo ondeggia avanti e indietro. Il fruscio, il magico fruscio che porta con sé il sogno scuro. Il sogno di tribolazione e sofferenza. Dolore per la vittima, dolore per chi infligge il dolore. Un circolo di dolore, un circolo di sofferenza. Guai a quelli che osservano il cavallo pallido. (Signora Ceppo)

Ho un'anima solitaria. (Biglietto d'addio lasciato da Harold Smith)

Diane, due e quaranta del pomeriggio. Sono nella sala conferenze della stazione di polizia con quello che resta del diario di Laura Palmer. Molte pagine sono state strappate, tutto ciò che sono riuscito a decifrare conferma quello che ha detto l'uomo con un braccio solo. Ci sono continui riferimenti a un certo BOB, una presenza minacciosa fin dai primi anni dell'adolescenza. Ci sono anche accenni piuttosto frequenti a molestie e a maltrattamenti ripetuti. Questo BOB sarebbe, a quanto ha scritto Laura, un amico del padre. Adesso ti leggo un passaggio che risale a due settimane prima della morte. "Un giorno il mondo conoscerà la verità du Benjamin Horne. Voglio dire a tutti chi sia realmente quell'uomo." (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

Non sappiamo che cosa succederà, né quando, ma ci sono dei gufi alla Roadhouse. (Signora Ceppo)

Il cibo è interessante. Per esempio, perché abbiamo bisogno di mangiare? Perché non ci accontentiamo del giusto quantitativo di cibo per mantenerci in salute e avere energia? Sembra sempre che non ci basti mai. Quando si mangia troppo, il giusto equilibrio viene turbato, e ci si ammala. Naturalmente, quando si mangia troppo poco l'equilibrio ne risente in modo opposto. E le malattie ci colpiscono di nuovo. L'equilibrio è la chiave. L'equilibrio è la chiave di molte cose. Siamo in grado di capire l'equilibrio? La parola equilibrio ha dieci lettere. Il numero dieci è difficile da equilibrare, ma non è impossibile se siamo in grado di dividerlo. Naturalmente, vi sono i pro e i contro della divisione. (Signora Ceppo)

La verità è una delle ultime cose che un avvocato deve sapere. (Jerry)

Il tuo alibi è stato arrostito. Potrebbero scoprirne il motivo. E magari il tuo sangue è proprio del tipo che stanno cercando. Ben, come tuo legale, tuo amico e tuo fratello ti prego di accettare questo consiglio: procurati un avvocato migliore. (Jerry) [a Ben]

Il cerchio si stringe. Sono quasi arrivato, ma gli ultimi passi sono sempre i più oscuri, i più difficili. (Agente Cooper a Diane)

Ecco che arriva la tristezza. La rivelazione. Segue la depressione dopo che si ottiene una risposta. Era quasi meglio non sapere. Sì, ora sappiamo. Almeno conosciamo ciò che abbiamo cercato all'inizio. Ma rimane sempre la domanda: "Perché?" E la domanda resterà sempre, finché non si avrà la risposta finale. A quel punto la conoscenza sarà satura, e non rimarrà posto per le domande. (Signora Ceppo)

Ho fatto un giro in moto stamattina. Dio, il motore cantava con la voce di mille uomini! (James)

Oggi è il 22 febbraio, ieri notte ho fatto un sogno stranissimo. ero in una stanza rossa con un piccolo uomo vestito di rosso e un anziano signore seduto su una sedia. Volevo parlare con lui, volevo dirgli chi fosse BOB perché pensavo che potesse aiutarmi. Le mie parole uscivano lente e distorte. era penoso parlare in quel modo. Allora mi sono avvicinata all'anziano signore, mi sono chinata verso di lui e gli ho sussurrato il mio segreto all'orecchio. Qualcuno deve fermare BOB. BOB ha paura soltanto di un uomo, me l'ha detto lui una volta, un uomo di nome MIKE. Mi chiedo se fosse MIKE quello del sogno e anche se fosse soltanto un sogno spero che mi abbia ascoltato. Nessuno nel mondo reale vuole credermi. (Donna) [leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura]

23 febbraio. Morirò questa notte, è deciso. Devo farlo perché questo è l'unico modo per tenere BOB lontano da me. È l'unico modo per strapparmelo da dentro. Lo so che lui mi vuole, posso sentire il suo fuoco. Ma se muoio non può più farmi del male. (Donna) [leggendo la pagina strappata dal diario segreto di Laura]

Benjamin Horne, sei soltanto uno schifoso topo di fogna! E io farò tutto quello che è in mio potere per trasformare la tua patetica esistenza in un inferno! (Catherine)

Abbiamo passato una vita intera a mentire l'uno all'altro, perché rovinare tutto con la verità adesso? (Catherine) [a Ben]

Dana, ma non ti sei accorta che tutto quello ce noi facciamo non riesce a cambiare niente? Non ha alcuna importanza se siamo felici, il mondo se ne va lo stesso all'inferno. (James)

Come uomo dell'FBI ho il compito di trovare risposte semplici a domande difficili. Per dare la caccia all'assassino di Laura ho usato esperienza professionale, tecnica deduttiva, metodo tibetano, istinto e fortuna. Ma ora ho bisogno di un procedimento diverso, che in mancanza di un aggettivo migliore potrei definire "magico". (Agente Cooper)

Signori, ci sono più cose tra il cielo e la terra di quante l'uomo ne possa pensare. (Garland)

Incominciano le complicazioni. Sì, le complicazioni. Quante volte abbiamo sentito: "È facile". Niente è facile. Viviamo in un mondo dove niente è facile. Ogni giorno, quando pensiamo di avere tutto sotto controllo, improvvisamente, compaiono degli elementi nuovi e tutto si complica nuovamente. Qual è il segreto? Qual è il segreto della semplicità? Della vita pura e semplice? I nostri appetiti, i nostri desideri, ci stanno ostacolando? Il carro è davanti ai buoi? (Signora Ceppo)

Stamattina ho seppellito il mio povero marito, accanto alla mia unica figlia. La tomba della mia bambina è quasi intatta, c'è appena un velo d'erba sulla terra che la copre. (Sarah)

Eddie, per caso si vedono le mie mutandine di pizzo riflesse nelle scarpe? Sai, sono così lucide che ho paura che facciano da specchio. Tu dici che i ragazzi possono vedere sotto la gonna? (Nadine)

Lei era un testimone chiave in un'indagine importante. Dovevamo proteggerla ventiquattr'ore al giorno, io e il mio collega. Windom Earl si chiama. È lui che mi ha insegnato tutto quello che so fare. Quando attentarono alla vita di quella donna fui colto di sorpresa. Forse perché l'amavo. Lei morì tra le mie braccia. Io rimasi gravemente ferito. Il mio collega uscì di senno. (Agente Cooper) [raccontando le vicende di Pittsburgh a Audrey]

Scusa se te lo chiedo Catherine... ma tu non eri morta? (Harry)

Lucy, ho passato dei momenti terribili e lo sai cos'ho scoperto? Io, Richard Tremayne, sono un essere mortalmente noioso e ciò di cui ho disperatamente bisogno in questo momento è qualcosa – no! – qualcuno più importante di me stesso da-da proteggere, da amare. E così puoi renderti conto che per me adesso l'idea di fare... di fare il genitore è diventata affascinante. (Dick)

La prima regola negli affari è sapere a chi devi rivolgerti. (Audrey)

Vicino a noi vivono le forze oscure del male e il destino di alcuni uomini è di affrontare la loro violenza. Sta a noi scegliere come reagire. Se è la paura a prevalere, allora saremo travolti e sconfitti. Ma ci sono dei mezzi per resistere. Lei, Cooper, ha ricevuto in dono questi mezzi. Sotto questo aspetto non è solo. Le è mai capitato di sentir parlare della Loggia Bianca? (Garland)

Nulla è più inebriante di un contatto intimo con la natura. (Agente Cooper) [urinando contro un albero nei boschi]

La vita è una partita a scacchi? Le nostre mosse di oggi sono importanti pe ril nostro successo futuro? Penso di sì. Dipingiamo il nostro futuro con i colpi di pennello che diamo adesso. Dipingere. Colori. Forme. Sfumature. Composizione. Ripetizione di forme. Contrasto. Lasciamo che la natura ci guidi. La natura è la grande maestra. Chi è il preside? A volte fa bene scherzare. Come la battuta del bambino che disse: "Mi è piaciuta la scuola. Era solo il principio della cosa." (Signora Cepppo)

Matrimonio rapido, pentimento fulmineo. (Agente Cooper)

Un percorso viene tracciato ponendo una pietra dopo l'altra. (Agente Cooper)

Cooper, lei può essere coraggioso su questa terra, ma esistono realtà diverse. [...] La mia gente è convinta che la Loggia Bianca sia un luogo dove vivono gli spiriti che governano gli uomini e la natura. [...] C'è anche una leggenda su un posto chiamato la Loggia Nera, cioè l'io-ombra della Loggia Bianca. Questa leggenda dice che ogni spirito deve passare di lì se vuole raggiungere la perfezione. Solo lì potrai incontrare l'io-ombra che ti appartiene. Noi la chiamiamo anche "La dimora del limite estremo". [...] Ma fa attenzione, se entri nella Loggia Nera e il tuo cuore non è saldo, allora la tua anima sarà incenerita. (Hawk)

Ho fatto un giro nei dintorni, sceriffo. Non riesco a immaginare dei criminali qui. Credevo che la polizia cercasse i cani smarriti oppure arrestasse gli ubriachi! (Denise) [appena arrivata a Twin Peaks]

Naturalmente non hai potuto fare altro che prendere atto della mia apertura tradizionale. Devo dire che la tua risposta non mi ha affatto sorpreso perché conosco bene la tua fastidiosa predilezione per l'ordine e la pulizia. Sono sicuro, come avrai notato, come la mia nuova mossa ci conduca verso un confronto che definirei classico. Ma c'è un dubbio nella tua mente: quali saranno le mie reali intenzioni? E tu, cos'hai deciso di rispondere questa volta? Sono fantasmi, Dale: consistenza, prevedibilità, dare risalto agli schemi. Sappiamo tutti e due fin troppo bene quanto questi schemi ti rendano vulnerabile agli attacchi, tu con le tue ferite, io con le mie. ora, lascia che ti illustri il quadro: affiderò ai cavalli le prime schermaglie, apriranno varchi attraverso i quali scatenerò la potenza degli alfieri e delle torri. Naturalmente avrò molte perdite tra i pedoni. Sono anche pronto a sacrificare la regina perché ti assicuro, mio caro Dale, che otterrò quello che voglio a qualsiasi costo: il re deve morire. (Windom Earle) [registrazione per l'agente Cooper allegata alla mossa degli scacchi "P to Q4" (pedone in Q4)]

Mi oppongo alle nozze! Quella piccola cercatrice d'oro vuole solo i suoi soldi e anche il suo impero editoriale! E Dio solo sa cos'altro! E guardate lui! È vecchio, decrepito e ha un piede della fossa! (Dwayne) [al matrimonio del fratello Dougie]

Il mio è stato un gioco sleale. Quante altre ragazze erano campionesse di football? (Denise) [dopo aver preso il bouquet lanciato da Lana]

Mio fratello è sempre stato un babbeo: se una donna gli passa davanti con una promessa negli occhi e un po' di gelatina nei fianchi lui abbocca come un merluzzo! (Dwayne) [parlando di Dougie]

Io sono stato sposato con la stessa donna per più di mezzo secolo. Che Dio l'abbia in gloria! Io ho sempre usato il cervello per pensare, non il mio innaffiatoio per le piante! (Dwayne) [parlando male di Dougie]

Il cane è forse il miglior amico dell'uomo? Avevo un cane. Era grande. Mangiava i miei fiori, tutte le piante e molta terra. Il cane mangiò così tanta terra che morì. Il suo corpo tornò alla terra. Conservo un ricordo di quel cane. Il ricordo è tutto ciò che mi resta del mio cane. Era bianco e nero. (Signora Ceppo)

Un'abitudine ha sempre delle solide fondamenta. (Agente Cooper)

È un'antica leggenda indiana. La leggenda dice che tutte le anime della Terra vengono condotte davanti al cane morto, ma molte vengono respinte. Le anime pure di cuore possono sentire la sua sofferenza, quelle che non lo sono vagheranno per sempre senza meta. (Irene Littlehorse)

Garland Briggs è il miglior pilota d'aereo che abbia mai conosciuto. Ha una preparazione che la maggior parte di noi può solamente sognare. Posso dirvi questo: la sua sparizione ha delle implicazioni di estrema rilevanza per la sicurezza degli Stati Uniti. La guerra fredda al confronto è stata un semplice raffreddore. (Colonnello Riley)

Questo è il nettare degli dei, mia cara. Nettare con bollicine. "Il vino entra nella bocca, l'amore entra negli occhi. Io sfioro il bicchiere con le labbra, io guardo te e sospiro." (Pete, citando il poeta Yeats)

Ti catturerò, MIKE, con il mio sacco mortale! Forse tu penserai che io sia impazzito. Ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! (BOB) [nel corpo di Leland]

Diane, ho qui il giornale di oggi. Ebbene, la mia mossa in risposta alla mossa di apertura inviatami da Windom Earle è stata pubblicata tra gli avvisi personali, come avevo richiesto, ma ho già ricevuto la seconda mossa del mio ex collega – è stato ieri. Aveva previsto con esattezza la mia risposta a quell'apertura. Gioca come il gatto con il topo. Mi chiedo dove sia e che cos'abbia in mente. Nel frattempo ho cercato di passare nel migliore dei modi questi giorni di sospensione. Ho tenuto occupato il corpo e lo spirito. Sono stato a vedere una villetta. La venditrice la definisce ottimisticamente "bisognosa di ritocchi". In ogni caso è un posto dove un uomo può rifarsi una vita, metter su famiglia – una cosa che spero di essere ancora in grado di fare. Comunque, come tutte le cose qui a Twin Peaks, perfino questa casetta sperduta nasconde tanti segreti, segreti che forse hanno una relazione con i miei problemi attuali, con la cocaina trovata nella mia automobile. Roger Hary ha quasi terminato le indagini e se non riesco a dare prove evidenti della mia innocenza ho una concreta possibilità di essere arrestato. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]

Pensi di mangiarla quella torta o di portarla a spasso per il piatto? (Norma) [a Ed, a cui ha servito una fetta di torta alla ciliegia]

Ti ricordi quando da ragazzi facevamo tutti quei progetti? Era come... come se facessimo delle prove per quando la vita reale sarebbe finalmente cominciata, invece a vita inizia prima che tu te ne renda conto: all'improvviso ci sei dentro e tutti quei progetti ti servono solo per accendere il camino. Purtroppo questa è la mia vita e non è che mi piaccia molto. (Ed) [a Norma]

Mio padre è uno degli uomini più bizzarri che conosca, ma ha molta più materia grigia di un sacco di altra gente, questo è sicuro. (Bobby)

Pensa a quegli sfortunati peccatori che si dannano per scoprire il destino della loro vita. Cosa cercano? Cercano la risposta ad una strana domanda: "per quali strade vagherà il mio spirito? Qual è la vita che mi attende dopo questa vita?". è questa la domanda che ha tormentato la coscienza di uomini inquieti per secoli interi. E adesso tu sei un ragazzo fortunato: tu avrai la risposta... Adesso! (Windom Earle) [Colpisce Rusty alla testa con la freccia]

Questi sacerdoti infernali, "dugpas" vengono chiamati, cercano di raggiungere la perfezione attraverso il male. La loro ricerca si svolge nelle tenebre ed è con le tenebre che nutrono lo spirito. Questa purezza di intenti permette loro di raggiungere un luogo segreto in cui, in nome dell'odio, si celebrano i riti dell'assoluta perdizione e dove il male può finalmente esprimere il suo terribile potere. Questo luogo segreto esiste veramente. Voglio dire che dovremmo cercarlo perché servendosi della sua potenza si può compiere qualunque impresa. I dugpas lo chiamano con diversi nomi ma quello più usato e il più antico è "la Loggia Nera". (Windom Earle)

Prima che tu fossi Denise, quando eri Dennis e io ero il tuo capo, quando lavoravi sotto copertura per me alla DEA tu eri una creatura confusa e scatenata a volte. Avevo tanto fango su di te da riempire il Gran Canyon e non ne ho mai usato neanche un pizzico perché eri e sei un ottimo agente. E quando sei diventata Denise io ho detto a tutti i tuoi colleghi, quei clown da circo, di accettarlo o schiattare. (Gordon) [a Denise Bryson]

Non trovi anche tu che sia bellissimo dire Federal Bureau of Investigation, così tutto di fila, non abbreviato? Io lo trovo così eccitante! (Denise Bryson) [a Gordon]

La mucca saltò oltre la Luna. (Mr. C)

Ti rivedrò ... ancora tra venticinque anni. Ma intanto... (Laura Palmer)



Dialoghi

  • [Casa Packard. Josie si guarda allo specchio, Pete saluta Catherine prima di uscire]
    Pete: Vado a pesca. [si avvia verso la spiaggia] E la sirena solitaria suona. [Pete vede un sacco di plastica sulla spiaggia, si avvicina e nota dei capelli sbucare dal sacco. La scena si sposta in casa, Pete chiama la polizia] Oddio... Lucy? Lucy, sono Pete Martell. Lucy, passami Harry, è urgente.
    [Al commissariato di polizia]
    Lucy: Sceriffo, è Pete Martell dallo stabilimento. Glielo passerò all'apparecchio che è sul tavolo davanti alla sedia... l-la sedia rossa, quella contro il muro. Il tavolo è quello piccolo, con la lampada che-che abbiamo spostato ieri dall'angolo... il telefono nero, non quello marrone.
    Harry [al telefono]: Buongiorno Pete, che cosa c'è?
    Pete [al telefono]: È morta... è avvolta nella plastica, Harry!
    Harry [al telefono]: No, no, no, no... Aspetta! Aspetta un secondo, Pete. Dove? Tu aspettami lì, arrivo subito. [a Lucy] Telefona al dottor Hayward, digli di raggiungermi al Packard Mill, la spiaggia sotto la roccia. Poi butta Andy giù dal letto e digli di venire subito. Chiaro?
    Lucy: Che è successo?
    Harry: C'è un cadavere sulla spiaggia. Lucy, non parlare di questo con nessuno mentre sono via.
  • Bobby: Una canzone per voi, ragazze! [seleziona il brano I'm Hurt Bad nel jukebox e inserisce una moneta] Okay. Norma, ti rivedrò nei miei sogni.
    Norma: Dipende dalla mia voglia di venirci.
    Bobby: Vuol dire che verrò io nei tuoi.
  • Sarah: Ma chi c'è nella stanza?
    Harry: Suo marito con uno dei miei uomini.
    Sarah: Avrei dovuto capirlo dal suono dei passi che non poteva essere Laura...
  • Agente Cooper: Ci sono alcune questioni da chiarire immediatamente. Ho imparato a mie spese che è meglio essere franchi subito. Quando l'FBI entra in gioco ne prende il comando. Ora lei lavorerà per me. A volte la polizia locale oppone resistenza, spero che lei capisca.
    Harry: Come le ho già detto, siamo lieti che lei sia qui.
    Agente Cooper: Sceriffo, come si chiamano gli alberi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!
    Harry: Douglas Firs.
    Agente Cooper: Douglas Firs...
  • Donna [sarcastica, lamentandosi del fidanzato Mike Nelson]: Sono brava a scegliere, vero?
    Nadine [urlando ad Ed, all'improvviso]: Ed, stai ancora spettando che quelle tende si montino da sole?!
    Ed: Sì, d'accordo! [a Donna] Hai visto? Anch'io sono bravo a scegliere.
  • Agente Cooper: Chiedetemi che sto intagliando.
    Harry: Che stai intagliando?
    Agente Cooper: Un flauto. Che altro fare in una città in cui il giallo significa ancora "rallentare" invece di "accelerare"?
  • Harry: Sai, forse avrei dovuto studiare medicina.
    Agente Cooper: Perché?
    Harry: Perché sto cominciando a sentirmi come se fossi il dottor Watson!
  • Pete [servendo il caffè]: Signor Cooper, come lo gradisce?
    Agente Cooper: Nero, come il buio di una notte senza luna.
    Pete: Senza latte, insomma.
  • Dr. Hayward: Lei è l'uomo più insensibile che abbia mai conosciuto. Non avevo mai incontrato uno così totalmente privo di compassione.
    Albert Rosenfield: A me la compassione esce dalle orecchie, nonno. Io sono il sultano dei sentimenti. Dottor Hayward, ho viaggiato per più di duemila miglia ed evidentemente per qualche secolo per raggiungere questa cloaca allo scopo di effettuare dei test. Ora, non le chiedo di capire questi test, non sono così crudele, le chiedo soltanto di levarsi dai piedi e di lasciarmi finire il lavoro!
  • Albert: Coop, riguardo all'uniforme...
    Agente Cooper: Sì, Albert?
    Albert: Rimpiazzare la sobria eleganza della giacca scura e cravatta con la casuale indifferenza di questi toni presi dalla terra, è una forma di suicidio dello stile, ma, hmm, non darmi del pazzo - su di te funziona.
  • Harry: C'è qualcosa su cui dovremmo lavorare?
    Albert: Sì. Potreste far pratica nel camminare senza trascinare i piedi.
  • Garland Briggs: Abbiamo delle responsabilità verso i morti. La responsabilità è la molla della convivenza sociale. Ogni uomo è responsabile delle sue azioni e queste azioni sono un contributo al bene comune.
    Bobby Briggs: E cosa c'è di buono nel mettere qualcuno sotto terra?
    Garland Briggs: È il modo con cui gli uomini chiudono un capitolo. È in questi momenti che si imparano certe cose, si impara ad andare avanti, anche senza coloro che abbiamo amato. Robert, nella vita devi affrontare anche questo e andare avanti comunque.
    Bobby Briggs: Grandioso!
    Garland Briggs: Vedi, mi rendo conto che stai provando una crescente riluttanza ad affrontare con me un significativo scambio di idee. Questo ci conduce a un un punto morto. Mentre io vorrei tanto che tu vincessi questa tua riluttanza, non è detto che sia sempre negativa, anzi a volte è la sola via percorribile. Figliolo, non avere paura. Saremo tutti accanto a te.
    Bobby Briggs: Paura? E di che?
    Garland Briggs: Del funerale.
    Bobby Briggs: Non ho paura di questo maledetto funerale. Paura? Non vedo l'ora di andarci. [poi urlando] Paura?! Ho intenzione di farvi saltare in aria!
  • Agente Cooper: Tu credi nell'anima?
    Hawk: In molte anime.
    Agente Cooper: In più di una?
    Hawk: È una leggenda indiana: le anime della veglia danno vita al corpo e alla mente e le anime dei sogni vagano.
    Agente Cooper: Le anime dei sogni... E dove vagano?
    Hawk: In posti lontani. Nella terra dei morti.
    Agente Cooper: È dove si trova ora Laura?
    Hawk: Laura è sotto terra, agente Cooper. È l'unica cosa di cui sono certo.
    Agente Cooper [brindando con la birra]: A Laura. Buon viaggio.
  • Audrey: Ho fatto qualche ricerca. Ho scoperto che nella vita reale non c'è l'algebra.
    Donna: Forse dovresti andartene via e unirti a un circo.
    Audrey: Scappare... No, ho un'idea migliore: uno straniero alto, tenebroso, affascinante si innamora pazzamente di me e mi trascina in una vita piena di misteri e di intrighi internazionali.
    Donna: Vuoi dire l'agente dell'FBI? Tu sogni, Audrey.
  • Agente Cooper: Nel mio sogno Mike diceva di vivere sopra un negozio di prodotti a buon mercato.
    Harry: Lo sai, credo che dovresti aver paura dei tuoi sogni.
  • Andy: Lucy non vuole più parlarmi, e io non so il perché. Non so perché si stia comportando in questa maniera. Non riesco proprio a immaginarlo.
    Agente Cooper: Non c'è logica nel suo comportamento, devi rassegnarti. Nel grande disegno le donne sono state dipinte con pennelli diversi.
  • Harry: Ti sei mai sposato, Cooper?
    Agente Cooper: No, ma ho conosciuto qualcuno che mi ha fatto capire quali siano i doveri, gli obblighi e i rischi del mio lavoro e mi ha fatto conoscere il dolore di un cuore spezzato.
    Hawk: "Una donna può farti volare come il falco. Un'altra può darti la potenza del leone. Ma ce n'è una sola nel corso della vita che può riempirti il cuore di stupore e donarti l'emozione di una gioia mai provata." L'ho scritto per la mia fidanzata.
  • Shelly: Ho incontrato un uomo di troppo nella mia vita, e me lo sono sposato. La conosci la storia.
    Norma: Dovresti cercare di parlare con Leo.
    Shelly: Leo non parla. Picchia. All'inizio era meraviglioso, sai? Questo ragazzone muscoloso con la sua macchina sportiva. Poi ci siamo sposati e ho scoperto che voleva solo una cameriera che lavorasse gratis. Mi sento così stupida...
    Norma: Eccoci qua. Due uomini a testa e non sappiamo che fare con nessuno dei quattro.
  • Agente Cooper: Il mercoledì solitamente andavo a scuola quando avevo la tua età.
    Audrey: Sembra impossibile che abbia avuto la mia età.
    Agente Cooper: Ho molte foto che lo provano.
  • [L'agente Cooper apre una busta contenuta tra le pagine di una copia della rivista erotica Flash World trovata in casa di Jacques Renault]
    Agente Cooper: Vediamo chi scriveva a Ronette. L'hanno spedita dalla Georgia. [trova una polaroid di un uomo vestito da donna]
    Dr. Hayward: Bel tipo!
    Agente Cooper: Una cosa è sicura: barba e baffi rovinano l'effetto della lingerie. Tu che ne dici?
    Harry: Che non diventerà mai Miss Georgia.
  • [Audrey cerca lavoro ai magazzini Horne, proprietà del padre]
    Audrey: Allora, mi dica, che cos'ha in mente per me?
    Emory Battis: Vede, Audrey, come dice sempre suo padre, si parte dal basso per arrivare in alto. Pensavo per il momento al reparto confezione pacchetti per regali. Un lavoro part-time, dopo la scuola.
    Audrey: No. No-no-no-no-no. No. Emory, posso parlarle con franchezza?
    Emory Battis: Ma certo che può.
    Audrey [va dall'altro lato della scrivania, per avvicinarsi a lui]: Parliamo di... vendite.
    Emory Battis: Vendite?
    Audrey: Profumi.
    Emory Battis: Ma si tratta del settore più difficile della nostra azienda: articoli dispendiosi, rapporti delicati con i clienti...
    Audrey: Lavorare lì riempirebbe il mio cuore di gioia.
    Emory Battis: Credo che dovrò parlarne con suo padre.
    Audrey: Emory, senta che cosa facciamo: dirà a mio padre che mi sto dando un gran da fare a confezionare pacchetti, invece mi farà stare dietro al banco dei profumi da questo pomeriggio. [lo afferra per la cravatta con fare minaccioso] E se non lo farà io mi strapperò i vestiti di dosso e comincerò a strillare come un'aquila e dirò a mio padre che ha tentato di violentarmi. Spero di averle chiarito le idee...
    Emory Battis: Ehm... Sì.
    Audrey: "Sì" cosa?
    Emory Battis: Sì, signorina Horne.
    Audrey [torna dall'altro lato della scrivania, sorridente]: Vogliamo cominciare a mettere nero su bianco?
  • Pete: Mi raccomando, vacci piano con l'alcol stasera, Catherine.
    Catherine [prende due flûte di champagne e ne scola uno subito]: Un paio di bicchieri e anche tu potresti sembrarmi simpatico.
  • Ben: Vediamoci nel mio ufficio, ma dammi due minuti per liberarmi.
    Catherine: Il paradiso può attendere.
  • Jacoby [parlando di Laura]: Dimmi Bobby, cos'è successo la prima volta che avete fatto l'amore?
    Bobby: Ma che razza di domande mi fa?!
    Jacoby: Bobby, tu hai pianto?
    Bobby: Cos'avrei fatto?!
    Jacoby: E poi cos'ha fatto Laura, ha riso di te? [Bobby è turbato] Ti è dispiaciuto molto quando è morta?
    Bobby: Laura voleva morire.
    Jacoby: E tu come lo sai?
    Bobby: Me l'ha detto lei.
    Jacoby: E che altro ti ha detto? Ti ha detto anche che non c'è bontà a questo mondo?
    Bobby: Diceva che le persone provano a essere buone, ma sono ormai corrotte, marce, lei più degli altri e che ogni volta che aveva tentato di trasformare il mondo in un posto migliore, dentro di lei era esplosa una forza orribile e l'aveva trascinata giù all'inferno. Quella cosa la portava sempre più giù, nel più nero degli incubi ed era sempre più difficile liberarsene e trovare la luce.
    Jacoby: Ti è capitato di avere la sensazione che Laura nascondesse qualche orribile segreto?
    Bobby: Sì.
    Jacoby: Così orrendo da indurla a desiderare la morte?
    Bobby: Sì.
    Jacoby: Così orrendo da indurla a cercare le debolezze delle persone e poi da approfittarne, tentandole, privandole della dignità, portandole a compiere gesti terribili, degradanti?
    Bobby: Sì.
    Jacoby: Voleva corrompere la gente perché si sentiva sporca e corrotta anche lei.
    Bobby: Sì.
    Jacoby: È questo che è successo anche a te, Bobby? [Bobby scoppia a piangere] È questo che ti ha fatto Laura?
    Bobby [disperato]: Era così... convincente! Mi faceva spacciare droga per averne anche lei!
  • [Audrey è entrata di nascosto in camera dell'agente Cooper per farsi trovare nuda sotto le coperte]
    Agente Cooper: Audrey, tu sei ancora minorenne e io sono un agente dell'FBI.
    Audrey: Vuoi davvero che me ne vada?
    Agente Cooper: Quello che vorrei fare e quello che devo fare sono due cose diverse, Audrey. Vedi, nella mia professione è richiesto il rispetto di determinati valori. valori che ho giurato di difendere. Sarebbe sbagliato, Audrey. Lo sappiamo tutti e due.
    Audrey: Non ti piaccio neanche un po'?
    Agente Cooper: No, anzi, mi piaci molto. Sei molto bella, intelligente, attraente. Un uomo non potrebbe desiderare di più. Ma quello che ti serve più di ogni altra cosa è un amico che ti sappia ascoltare.
    Audrey: Un amico, eh?
    Agente Cooper: Cercherò di procurarmi delle birre e delle patatine giù in cucina, poi voglio che mi racconti tutti i tuoi guai.
    Audrey: Ci vorrà tutta la notte.
    Agente Cooper: Be', la notte è giovane. Senti, mentre vado a prendere queste cose, perché non ti vesti?
    Audrey: Non posso dirti tutti i miei segreti.
    Agente Cooper: I segreti sono pericolosi, Audrey.
    Audrey: E tu ne hai?
    Agente Cooper: No.
    Audrey: Laura ne aveva tanti di segreti.
    Agente Cooper: E cercare di scoprirli è il mio lavoro.
  • [Audrey lavora al reparto profumi dei magazzini Horne]
    Audrey: Ecco, provi questo: è all'essenza di mughetto.
    Signora: No, questo non va bene. Vorrei qualcosa di più importante.
    Audrey: "Importante"?
    Signora: Sì, più adatto a me. Forse non mi sono spiegata, cara. Vorrei qualcosa di classe e che sia alla moda.
    Audrey [con insolenza]: Perché non prova ad appendersi la boccetta al collo? Avrà un profumo e un accessorio alla moda. Due articoli al prezzo di uno!
    Signora: Non è affatto spiritosa, signorina. [se ne va via offesa]
    Audrey: Grazie per aver preferito i magazzini Horne!
  • [L'agente Cooper, ferito da tre colpi d'arma da fuoco, ha la visione del Gigante]
    Gigante: Sono qui per dirti tre cose. Se io te le dico e queste si avverano, allora mi crederai?
    Agente Cooper: Tu chi sei?
    Gigante: Considerami un tuo amico.
    Agente Cooper: Da dove sei venuto?
    Gigante: La domanda giusta è: "Dove sei giunto tu fino ad ora?". La prima cosa che ti devo dire è: c'è un uomo chiuso in un sacco che sorride.
    Agente Cooper: Un uomo in un sacco che sorride...
    Gigante: La seconda cosa è: i gufi non sono quello che sembrano. La terza cosa è: senza medicine lui è perduto.
    Agente Cooper: Ma che significa tutto questo?
    Gigante: Non mi è permesso di dire altro adesso? Dammi il tuo anello. Te lo renderò solo quando queste tre cose si saranno avverate. [gli sfila l'anello dal mignolo sinistro] Noi vogliamo aiutarti.
    Agente Cooper: "Noi" chi?
    Gigante: Un'ultima cosa: Leo è stato chiuso dentro un cavallo affamato. C'è un indizio nella casa di Leo. Hai urgente bisogno delle cure di un dottore.
  • Diane, il mio registratore è sopra il tavolo. Non mi è possibile raggiungerlo in questo momento. Posso solo sperare di aver lasciato pigiato il tasto di attivazione vocale. Sono nella mia stanza, sdraiato sul pavimento. Mi hanno sparato. Avverto un forte dolore e sto perdendo sangue. Per fortuna avevo indossato il corpetto antiproiettile ieri sera, come vuole il regolamento per le missioni segrete. Ricordo di aver sollevato il corpetto per togliere un insetto fastidioso. Se riesci ad immaginare l'impatto sullo stomaco di tre palle da bowling che cadono da un'altezza di nove piedi ti puoi fare un'idea di quello che ho sentito. Tutto considerato, essere feriti da un'arma non è così brutto come avevo considerato, almeno finché riesci a scacciare la paura. Credo che questo si possa dire di qualunque altra cosa. Niente è brutto se riesci ad allontanare la paura dalla tua mente. [controlla il mignolo sinistro] Oh, mio Dio... Non ho più l'anello... In queste situazioni stranamente cominci a pensare a quello che avresti voluto fare, a tutte le occasioni perdute. Mi sarebbe piaciuto trattare la gente con molta più gentilezza e molto più rispetto. Mi sarebbe piaciuto scalare un'alta collina, non troppo alta, sedermi su di un freddo prato, non troppo freddo e sentire il sole sulla mia faccia. Mi sarebbe piaciuto risolvere il caso del rapimento Lindbergh e avrei tanto voluto fare l'amore con una donna meravigliosa per la quale ho provato un sentimento profondo. E naturalmente non c'è bisogno di dire che avrei voluto visitare il Tibet. Avrei voluto vedere il Dalai Lama fare ritorno in un paese libero. Sì. questo l'avrei voluto davvero. Ma in fin dei conti è stata un'esperienza interessante. [sente rumore] Sono arrivati. (Agente Cooper) [registrazione per Diane mentre è a terra con un'emorragia]
  • [L'agente Cooper è in ospedale per farsi medicare le ferite d'arma fuoco]
    Agente Cooper: Sentivo un prurito sulla pelle, un insetto che faceva colazione. Ho sollevato il corpetto antiproiettile. Tre colpi, sparati a bruciapelo.
    Dr. Hayward [mostrando la zecca insanguinata ritrovata sull'agente Cooper]: Ora capisco questo. Che razza di modo per uccidere un insetto!
  • Lucy: Leo Johnson è stato ferito, Jacques Renault è stato strangolato, la segheria è stata incendiata, Shelly e Pete intossicati dal fumo, Catherine e Josie sono scomparse, Nadine è in coma per aver preso dei barbiturici.
    Agente Cooper: Per quanto tempo sono rimasto svenuto?
    Dr. Hayward: Sono le sette e cinque di mattina. Non succedevano tante cose in una notte dai tempi dell'incendio dell'Elks Club del '59.
  • [L'agente Cooper vuole tornare al lavoro nonostante due costole fratturate e le cartilagini costali distrutte]
    Dr. Hayward: Non può uscire in queste condizioni!
    Agente Cooper: Dottore quando la forza di volontà lo richiede il corpo ha delle capacità di recupero straordinarie. Datemi solo un paio d'ore per vestirmi...
  • Agente Cooper: Albert, come riesci a trovare sempre il modo di essere sgradevole?
    Albert: Potrei farti la stessa domanda.
    Agente Cooper: Ascoltami bene, se non vuoi passare dei guai seri ti consiglio di adeguarti allo stile di vita locale.
    Albert [sarcastico]: Bravo. E dopo la quadriglia potremmo fare una corsa coi sacchi!
  • Donna: Fumo una sigaretta ogni tanto. Mi rilassa quando sono tesa.
    James: Da quando ti senti tesa?
    Donna: Da quando ho cominciato a fumare.
  • Jacoby: [...] Apparteneva a lei il ciondolo. Sì, a lei. Un cuore diviso in due. Anche Laura era divisa in due; insomma, viveva una doppia vita. Due persone. Sì ma poi, poi quando l'ho vista per l'ultima volta lei, sembrava che fosse riuscita a trovare la pace interiore, la serenità. Ora io sono convinto che questa trasformazione fosse dovuta alla decisione di togliersi la vita.
    Harry: Lei crede che Laura Palmer volesse suicidarsi?
    Agente Cooper: Dottore, Laura Palmer non si è certamente suicidata.
    Jacoby: No, no. Ma forse per lei la morte è stata una liberazione.
  • Ed: Io non credo nel destino, agente Cooper. Ho sempre pensato che siamo noi a costruirci il futuro con le nostre mani, mattone su mattone.
    Albert [sbeffeggiandolo]: Dall'almanacco rurale.
  • [Nadine è in coma]
    Ed: Me lo sarei dovuto aspettare, ma non volevo crederci. Non ho saputo fare niente per evitarlo. Forse c'era una parte di me che voleva la sua morte. Questa idea mi ossessiona.
    Agente Cooper: Quando vi siete sposati?
    Ed: Appena finita la scuola. Norma e io eravamo stati insieme quattro anni e tutti pensavano che l'avrei sposata. Anch'io lo credevo. A quei tempi conoscevo Nadine solo di vista. È stato in primavera, durante un fine settimana. Norma se ne andò con Hank, io piansi come un bambino per tutta la giornata, poi improvvisamente vidi Nadine ferma davanti a me. Vidi una ragazza dolce, così sola e indifesa.Girammo tutta la notte e ci trovammo in una cittadina del Montana subito dopo Great Falls e lì le chiesi di sposarmi, quasi per gioco, mezzo ubriaco, mezzo folle. Al mattino riuscimmo a trovare un giudice di pace e Norma non aveva neanche dormito con Hank. Dio, la sua faccia quando le dissi tutto! Nadine e io ce ne andammo nel vecchio rifugio di mio padre a Eagle Pass per cacciare. Speravo che lì avrei trovato il coraggio per parlare di divorzio, per dirle che amavo Norma, ma Nadine sembrava così felice. E lo sa poi che accadde? Che le sparai durante la nostra luna di miele.
    Agente Cooper: Come sarebbe, Ed?
    Ed: Il primo giorno stavamo cacciando fagiani. Nadine spara bene. Abbiamo preso subito due uccelli. Mi sentivo bene quel giorno. Ascoltavo l'eco delle fucilate risuonare tra le colline. Ho sparato e un frammento di pallottola deviato da una roccia ha colpito l'occhio di Nadine.
    Agente Cooper: È una storia terribile.
    [Albert ridacchia]
    Ed: Si stringeva a me mentre tornavamo in città. Non ha mai pianto. Non me l'ha mai rinfacciato, non mi ha mai odiato per questo. [Albert finge di asciugarsi le lacrime e ridacchia] Un paio di mesi dopo Norma sposò Hank. Ecco perché non credo nel destino. Ognuno ha quello che si merita.
  • Maggiore Briggs: Bobby, vorrei raccontarti una cosa.
    Bobby: D'accordo.
    Maggiore Briggs: È una visione che ho avuto ieri notte nel sonno. Non parlo di un sogno, cioè di un semplice catalogo degli avvenimenti della giornata fatta dal subconscio. Parlo di una visione radiosa, chiara come un torrente di montagna, dove l'anima può rivelare tutti i suoi segreti. Nella mia visione mi trovavo sulla veranda di una... di una grande costruzione, un palazzo lussuoso, di proporzioni gigantesche. Al suo interno sembrava di vedere una luce proveniente da... dai riflessi del candido marmo. Conoscevo questo posto: era la casa dove sono nato e cresciuto. Da tanto tempo non vi ritornavo. È stato come ritrovare il senso profondo della mia stessa esistenza. Mi aggiravo per le camere e notavo che tutto era rimasto come ai tempi della mia giovinezza. A dire il vero c'erano più stanze di quante ne ricordassi, ma disposte in modo da integrarsi perfettamente con la costruzione originale. Io stesso non riuscivo a cogliere la differenza. Mentre mi dirigevo verso l'ingresso della casa ho udito bussare alla porta. C'era mio figlio dietro quella porta. Era spensierato, era felice. Come lo è chi ha una vita da vivere con profonda armonia, con gioia. Ci siamo abbracciati... un abbraccio caldo e affettuoso, ci eravamo ritrovati. Eravamo una sola persona in quel momento. Una sola. La visione era finita e io mi sono svegliato con una straordinaria sensazione di ottimismo e di totale fiducia in te e nel tuo futuro. Così ti vedo io, figliolo.
    Bobby [commosso]: Davvero?
    Maggiore Briggs: Sono tanto felice di aver avuto l'opportunità di parlarti di questo. [si alza e stringe la mano di Bobby] Io desidero solo di poterti aiutare in tutte le cose.
    Bobby: Grazie, papà.
  • Agente Cooper: La tradizione buddhista giunse nel Paese delle Nevi nel V secolo d. C.. Il primo re tibetano toccato dal dharma è stato Lha Thothori gNyan bTsan. Albert, la sua dinastia è conosciuta con il nome di "stirpe della felicità". Certi storici la fanno risalire all'anno della biscia, il 213, altri invece all'anno del bufalo, il 173. È fantastico, vero? La stirpe della felicità!
    Albert: Agente Cooper, è sconvolgente sapere che il dharma andò dal re Ho-Ho-Ho veramente, ma ora vorrei spostare l'attenzione su fatti avvenuti nel XX secolo qui a Twin Peaks.
    Agente Cooper: Albert, tu non hai idea dei rapporti che ci sono fra le due storie.
    Albert: Non mi stupisco più di niente.
  • Albert: Tu come ti senti?
    Agente Cooper: Io?
    Albert: Informarsi sullo stato di salute di una persona colpita da tre pallottole è buona norma.
    Agente Cooper: Grazie di cuore.
    Albert: Niente smancerie!
  • Agente Cooper: Windom Earle? È andato in pensione.
    Albert: Sì, su una comoda sedia completa di lacci ai polsi all'accademia dei buontemponi.
  • Signora Ceppo: Lei ha un sacco di bandierine luccicanti sulla giacca.
    Maggiore Briggs: Sì, infatti.
    Signora Ceppo: E ne va fiero?
    Maggiore Briggs: No, il successo si premia da solo. L'orgoglio lo offuscherebbe. Latte?
    Signora Ceppo [copre la tazza per rifiutare il latte]: Il mio ceppo ha qualcosa da dirle. Lei lo conosce?
    Maggiore Briggs: Non credo che nessuno ci abbia mai presentato.
    Signora Ceppo: Be', il mio ceppo non ama i convenevoli. Lei riesce a sentirlo?
    Maggiore Briggs: No, signora. Non lo sento.
    Signora Ceppo: Parlerò io per lui. [ascolta il ceppo] "Riferire il messaggio". Lei ha capito, vero?
    Maggiore Briggs: Ho capito molto bene, glielo assicuro.
  • Maggiore Briggs: Ho un messaggio per lei.
    Agente Cooper: Da parte di chi?
    Maggiore Briggs: Purtroppo non mi è consentito rivelare la natura del mio lavoro. Questa segretezza è molto spiacevole certe volte. Ogni apparato burocratico che non operi alla luce del sole rischia purtroppo di corrompere i suoi funzionari, ma queste sono le regole che ho giurato di rispettare e per me il giuramento è sacro.
    Agente Cooper: Come uomo e come dipendente del governo federale sono perfettamente d'accordo, maggiore.
    Maggiore Briggs: Ecco tutto quello che posso rivelarle. Tra i compiti che mi sono stati affidati c'è anche il controllo di alcuni radiotelescopi puntati verso le più lontane galassie. [mostra una serie di fogli stampati con codici incomprensibili] Noi riceviamo quotidianamente segnali di ogni tipo e provenienza, spazzatura cosmica da decifrare e esaminare. Cose di questo tipo, insomma: sequenze incomprensibili di onde radio, agente Cooper. Almeno fino a giovedì notte. Venerdì mattina per essere precisi.
    Agente Cooper: Quando mi hanno sparato, più o meno.
    Maggiore Briggs: Il tabulato ci ha colto di sorpresa. Intere righe di sequenze incomprensibili, poi all'improvviso: "I gufi non sono quello che sembrano".
    Agente Cooper: Perché lo racconta a me?
    Maggiore Briggs [voltando pagina]: Perché, poco più tardi, "Cooper, Cooper, Cooper."
    Agente Cooper: Mio Dio!
  • Donna: Certe cose nei libri non le trovi.
    Harold: Certe cose non le trovi da nessuna parte... ma sogniamo di trovarle nelle altre persone.
    Donna: Forse i sogni dicono la verità.
  • Ben [mostrando una chiave]: Josie, questa qui è la chiave della mia cassaforte personale. Ora, ho qui al sicuro nella mia cassaforte un affascinante dossier su di e, mia cara, e sul tuo ultimo marito Andrew e sulla barca che ha fatto "boom". Quindi ti prego di comportarti bene perché se non ti comporterai bene io ti farò seppellire, Josie.
    Josie: Pensaci due volte, Ben, perché se dovesse capitarmi qualcosa di spiacevole questo porterebbe le autorità [tira fuori una chiave] a frugare dentro una cassetta di sicurezza in una banca di un'altra città. Dentro questa cassetta ci sono così tante prove contro di te che ti daranno almeno tre ergastoli. Ci seppelliranno fianco a fianco!
    Ben: Siamo pari.
  • [Bobby e Shelly fanno una festa in onore di Leo, vestendolo a festa e addobbandolo con stelle filanti]
    Bobby e Shelly [brindando con il Jack Daniels]: A Leo!
    Bobby: Abbiamo immaginato quanto tu hai sofferto fuori di qui. Allora – che diavolo! – noi abbiamo pensato di festeggiarti. È il nostro modo di dirti: "Ehi, Leo Johnson, bentornato a casa!"
    Shelly: Bentornato, tesoro.
    Bobby [ironico]: Perché tu sei un tipo speciale, Leo. E noi vogliamo farti sapere che ci ricordiamo i nobili gesti che hai fatto per le persone che amavi!
    Shelly: Molto nobili!
    Bobby: Shelly ad esempio. Chi potrebbe desiderare un marito più premuroso di Leo, eh? Che ti fa lavare tutti i suoi vestiti sporchi...
    Shelly: Sì, sì.
    Bobby: ...e pulire e asciugare i piatti...
    Shelly: Già.
    Bobby: ...spazzare i pavimenti...
    Shelly: Odio spazzare!
    Bobby: Sei un vero gentiluomo, amico! Dalla testa ai piedi!
    Shelly: Un vero gentiluomo!
    Bobby: E con quante attenzioni il nostro Leo Johnson picchiava la moglie! Ah, sì! Devo complimentarmi con quest'uomo! La saponetta nel calzino che provoca fratture interne, ma lascia pochi lividi! E per ultimo, ma non in ordine di...
    Bobby e Shelly [in coro]: ...importanza!
    Bobby: ...il caro Leo Johnson ha tentato l'omicidio! Hai appeso tua moglie come un pezzo di carne e hai provato ad arrostirla! Certo, nessuno può dirti che non sai trattare le donne, amico!
  • Hank: Ciao, Norma. Credo di essere un po' in ritardo...
    Norma: Quarantott'ore non è ritardo, Hank, è diserzione!
  • Agente Cooper: Harry, la risposta era davanti a me fin dall'inizio. Che cosa faceva il Nano nel mio sogno?
    Harry: Ballava.
    Agente Cooper: Dopo la morte della figlia Leland ballava continuamente. Sarah ci ha detto che BOB, l'assassino, aveva i capelli grigi. Quando Leland ha uccido Jacques i suoi capelli sono diventati grigi. Leland diceva che da piccolo ha conosciuto un uomo con i capelli grigi di nome Robertson. Secondo MIKE i posseduti erano figli di BOB: "Robert' son", "figlio di Robert". Le lettere trovate sotto le unghie "R", "O", "B", "T" facevano parte del suo nome, la firma sotto l'autoritratto del demonio.
    Harry: E perché l'ha uccisa?
    Agente Cooper: Laura stava parlando di BOB nel suo diario. Leland l'ha trovato e ha strappato le pagine. Lei sapeva tutto. È stato Leland a fare quella telefonata dall'ufficio di Ben la notte in cui è morta Laura. Era lui il terzo uomo fuori dal rifugio di Jacques, lui ha portato le ragazze nel vagone e le tracce di sangue sono sue, non di Benjamin Horne.
    Harry: Ma perché ha ucciso Maddy?
    Agente Cooper: Forse perché gli ricordava Laura. Maddy stava tornando dai suoi, può darsi che lui non volesse. Magari voleva rivivere l'esperienza, o forse lei aveva scoperto la verità su BOB e lui l'ha capito.
    Harry: Sì, ma questo BOB non può esistere nella realtà... Insomma, Leland è soltanto un pazzo, giusto?
  • Agente Cooper: Tu sei una cara ragazza e mi piaci molto, ma ti ho sempre considerata un'amica.
    Audrey: "L'amicizia è il fondamento di tutte le relazioni durevoli."
    Agente Cooper: È piacevole sentirsi citare.
    Audrey: Adesso ascoltami bene agente Cooper: uno di questi giorni, prima che tu te ne accorga, io diventerà grande, diventerò una donna. Dio ti salvi quel giorno!
    Agente Cooper: Quel giorno pregherò, Audrey.
    Audrey: Sai, c'è solo un problema per te: sei perfetto.
  • [Catherine racconta cosa le è successo dopo l'incendio alla segheria]
    Catherine: Non ho idea di come sia riuscita a scappare da lì, ma all'improvviso ero in mezzo al bosco. Ero spaventata. Per la prima volta nella mia vita ero spaventata. Mi trascinavo senza meta nella notte. Poi il cielo cominciò a rischiararsi e il paesaggio divenne familiare: il bosco, il sentiero, le formazioni rocciose... Fu allora che... che venni sommersa dai ricordi della mia giovinezza. Creddevo di essere in paradiso, ma all'improvviso vidi un vecchio rifugio dietro agli alberi. Era il nostro rifugio di Pearl Lakes; avevo camminato per chilometri durante la notte. Solo un angelo custode può avermi portato lì. Grazie a Dio teniamo sempre la dispensa ben fornita. Sono entrata e ho aperto una scatola di tonno sott'olio e mi sono messa ad aspettare. Forse chi aveva tentato di uccidermi voleva finire il lavoro. Avevo sempre la pistola a portata di mano. Ero terrorizzata, ogni istante poteva essere l'ultimo della mia vita.
    Harry: Ma-ma che cos'è che ti ha fatto tornare?
    Catherine: Era finito il tonno sott'olio.
  • Bobby: Ma tu non dovresti essere a scuola ora?
    Audrey: La scuola mi addormenta il cervello.
  • Roger Hardy: Dale, esiste un modo giusto e un modo sbagliato di agire. La prima cosa che ci aspettiamo da uno dei nostri agenti è che sappia combattere. Un uomo che non lo fa, che non ci prova neanche, be', probabilmente ha soltanto gelatina al posto della spina dorsale.
    Agente Cooper: Roger, so bene quali mosse devo fare e conosco la scacchiera.
    Roger Hardy: E allora?
    Agente Cooper: Ultimamente ho riflettuto molto e ho rivolto la mia attenzione a quello che succede al di là della scacchiera, in un gioco più grande.
    Roger Hardy: Di che gioco parli?
    Agente Cooper: Del suono che fa il vento quando soffia tra gli alberi, della sensitività degli animali, del nostro timore dell'oscurità e di tutto quello che c'è dietro l'oscurità.
    Roger Hardy: Ma... che razza di discorsi fai, Cooper?!
    Agente Cooper: Ti sto dicendo di guardare al di là della paura, Roger. E di affrontare la vita di ogni giorno con amore.
  • James: Non mi interessa tanto l'aspetto della mia moto, ma dove mi può portare.
    Evelyn: E dove ti porta?
    James: Non è un posto reale, ma una sensazione. A volte mentre giro di notte spengo improvvisamente le luci, poi chiudo gli occhi e do tutto il gas e mi butto alla cieca nell'oscurità.
  • Ben: Ma lo sai in che razza di pasticci mi sono trovato in questi ultimi giorni? Tu dicevi di aver sistemato Catherine con quell'incendio e invece è viva! E come puoi ben immaginare non ha gradito lo scherzo! Quella truffatrice! Con uno sporco trucco, con l'estorsione è riuscita a mandare a gambe all'aria tutti i miei piani e si è ripresa il Ghostwood e lo stabilimento! Poi c'è il piccolo particolare con l'accusa di aver ucciso Laura Palmer. La classica ciliegina sulla torta! E come se non bastasse il mio fedele avvocato e consigliere Leland Palmer è risultato essere un pazzo omicida!
    Hank: Settimana dura, eh?
  • Agente Cooper [chiedendo della sua transessualità]: Allora Denise, ti secca molto se ti chiedo... cosa ti è successo?
    Denise: No, nient'affatto. Sono contenta di parlarne. È tutto molto semplice. L'anno scorso ero in missione, avevamo scoperto un traffico di eroina e lo spacciatore aveva una strana abitudine: sembrava che vendesse la droga soltanto ai travestiti. Mi sono presentato insieme a un collega – io facevo la parte del compratore – ed ho scoperto che indossare abiti femminili mi rilassava molto. Continuavo a indossarli anche di notte. Il collega pensava che fosse eccesso di professionismo. Sono stati giorni di grande confusione.
    Agente Cooper: Be', avrai stupito tutti con questa inattesa rivelazione, non è vero Denise?
    Denise: Puoi immaginarti la mia sorpresa, Cooper. Non sono certo cose che puoi prevedere.
  • Catherine: Vorrei fare un brindisi io adesso. Ai doppi giochi di Benjamin Horne, alle losche macchinazioni di Josei Packard, ma soprattutto alla donna che è stata in grado di affrontarli: questa donna. Brindiamo.
    Pete: Alla tua salute, terremoto.
  • [Centrale di polizia, Twin Peaks]
    Andy: Abbiamo tirato fuori tutto, Hawk. E noi non riusciamo a trovare nulla che manchi.
    Hawk: Se non è qui come fai a sapere che manca?
  • [Ufficio di Mike, Twin Peaks]
    Mike Nelson: Ti credi un pezzo grosso?
    Steven Burnett: Come dice?
    Mike Nelson: Non ho mai visto un curriculum scritto peggio di questo e non hai compilato correttamente il modulo. Nemmeno un po'. È incompleto, peggio che sciatto. Volevo dirti che se vorrai mai trovare un lavoro qualsiasi è meglio che ti organizzi, che fai le cose per bene, inizi a mostrare rispetto per un possibile futuro principale perché con la merda che hai scritto non verresti mai assunto qui. Non ti raccomanderei per nessun lavoro, a prescindere. Ora alzati e vattene fuori da qui. [esce dall'ufficio] Che testa di cazzo.
  • [In un parcheggio di Twin Peaks, dopo aver sniffato cocaina]
    Steve Burnett: Ti racconterò tutto quanto a cena e nel frattempo ti dirò quanto ti amo e poi ti dirò quanto sei bella, ti dirò quznto sei sexy, e quelle tette quanto sono pazzesche e quel culo che toglie il fiato e ti darò una bella baguette.
    Becky Burnett: Perché?
    Steve Burnett: Perché secondo me ne hai un gran bisogno.

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