Frasi del film Bronx


Le più belle e celebri frasi del film "Bronx", film drammatico del 1993 con Robert De Niro, Chazz Palminteri e Lillo Brancato.

«Nel quartiere più violento del mondo diventi subito adulto.»
(Frase celebre del film)

Titolo Originale:
"A Bronx Tale" (1993)
Genere: Film drammatico
Regia di: Robert De Niro
Protagonisti: Robert De Niro, Chazz Palminteri, Lillo Brancato

Trama breve: 
Un bambino di nove anni che vive nel Bronx è l'unico testimone fermmato dalla polizia nella sparatoria che ha visto morire un uomo nel mezzo della strada per mano di un pezzo grosso del gangster locale. Ma il piccolo si rifiuta di fare la spia e finge di non riconoscere né lui né la sua banda, così entra nelle amicizie del boss nonostante il padre glie abbia vietato di frequentare il suo bar...
(Scheda completa)


Frasi celebri

Non c'è cosa peggiore nella vita del talento sprecato… (Lorenzo Aniello)

Hai fatto la cosa giusta per l'uomo sbagliato. (Lorenzo Aniello)

Ricordati: la cosa più triste, nella vita, è il talento sprecato. (Lorenzo Aniello)

Un problema è come un cancro: lo devi prendere in tempo, se no diventa grosso e ti uccide. (Sonny)

Ragazzo, studia a scuola ed impara dalla strada.....e sarai due volte più bravo degli altri. (Sonny)

Era bellissimo essere cattolico e andare a confessarsi: ogni settimana, incominciavi tutto da capo. (Calogero)

Solo tre cose puoi fare in galera: sollevamento pesi, giocare a carte e metterti nei guai. (Sonny)

Non siete stati carini, ve ne dovete andare. (Sonny)

Chi lavora è un fesso… (Sonny)

Mi dicevano sempre che da grande avrei capito. Beh, adesso ho capito. Ho imparato molto da questi due uomini.
Ho imparato a dare e ricevere amore senza confini, ad accettare le persone come sono.
Poi ho capito che la cosa più triste nella vita è il talento sprecato! Le scelte che fai modificano la tua vita.
Ma lo potete dire a tutti nel mio quartiere, questa è soltanto una storia del Bronx! (Calogero)

...non ta scurdare sta faccia! (Sonny)

Certe volte, nella foga della passione, è il cuore che dice alla testa cosa deve fare, ma la testa ci dovrebbe pensare due volte. (Lorenzo Aniello)

Quando Sonny mi ha guardato per la prima volta, sono diventato come sordo. Non sentivo più niente, vedevo solo lui con la pistola in mano. (Calogero)

Devi fare solo quello che ti dice il cuore. Vedi C, un uomo può avere solo 3 donne importanti nella vita. Vengono fuori come i grandi pugili, uno ogni dieci anni: Rocky Marciano, Sugar Ray Robinson, Joe Louis. Certe volte capitano tutte insieme. Io le ho avute tutte e tre a sedici anni. Succede, che ci puoi fare. È andata così, capisci? Ma tu dammi retta, questa ragazza forse è quella che ti farà salpare a vele spiegate. Può essere la tua prima donna importante. (Sonny)

Mickey Mantle? E tu ti preoccupi di lui? Mickey Mantle guadagna 100.000 dollari l'anno. Quanto guadagna tuo padre? Non lo sai? Beh, se non hai i soldi per l'affitto valli a chiedere a Mickey e vedi che ti dice. Se ne frega di te, perché dovresti preoccuparti per lui. La gente se ne frega. (Sonny)

Si sbaglia. Non ci vuole niente a premere un grilletto, ma prova ad alzarti tutte le mattine, un giorno dopo l'altro, e a guadagnarti da vivere. Vorrei vederlo quello, lo capiresti chi è un vero uomo. È quello che lavora un vero uomo. È tuo padre un vero uomo. (Lorenzo Aniello)

Era alta, era bella, aveva una gran classe, ma era nera. Nel mio quartiere quello che era nero era tabù. (Calogero)

Questa è la cosa importante: essere presente. Le persone del quartiere che mi vedono tutti i giorni stanno dalla mia parte, si sentono sicure, perché sanno che sono presente. È un motivo in più per volermi bene. E invece quelli che cercano rogna? Ci pensano due volte perché sanno che sono presente. È un motivo per avere paura di me. (Sonny)



Dialoghi

  • Lorenzo: Tu mi hai visto mai dentro a quel bar?
    Calogero: Mamma te lo proibisce anche a te?
    Lorenzo: Che ci devo fare con questo qua?
  • Calogero: Papà perché ho fatto la cosa giusta per l'uomo sbagliato?
    Lorenzo: Perché a volte nella vita si devono fare delle cose anche se non sono giuste.
  • Prete: Allora adesso tu mi dici che cosa è successo! .
    Calogero: No, padre: io non dico niente a nessuno.
    Prete: Non avere paura, figliolo. Nessuno è più potente di Dio.
    Calogero: Non lo so, padre. Il suo Dio conterà più del mio lassù, quello mio conta più del suo quaggiù.
    Prete: Se lo dici tu... Cinque Padre Nostro e cinque Ave Maria per penitenza.
    Calogero: Con un omicidio di mezzo? Io credevo peggio, padre.
  • Sonny: Come ti chiami?
    Calogero: Calogero.
    Sonny: È un nome impegnativo, non ce l'hai un soprannome?
    Calogero: No.
    Sonny: Come ti chiamano gli amici?
    Calogero: Calogero.
    Sonny: Ah, mi sembra giusto.
  • Sonny: Guarda che io ti stimo, sei uno che ha del fegato, siamo nello stesso quartiere, ma non mi parlare più in quel modo. Io dico a tuo figlio di andare a scuola, all'università...
    Lorenzo: Tu non capisci, non è quello che gli dici, è quello che vede: i vestiti, le macchine, i soldi e tutto il resto. Ieri voleva buttare le figurine del baseball perché Mickey Mantle non mi pagherebbe l'affitto.
    Sonny: [Ride] Hey, ti ha detto così? Ma che fenomeno.
    Lorenzo: C'è poco da ridere, c'è poco da ridere... quando tuo figlio di 9 anni ha un conto in banca più grosso del tuo.
    Sonny: Ti ho offerto un lavoro e tu mi hai detto di no.
    Lorenzo: Certo e ti ridico di no, tu lascia stare mio figlio. Per favore.
    Sonny: Hey, non lo vedi come lo tratto? Lo tratto come se fosse mio figlio.
    Lorenzo: Non è tuo figlio, è mio figlio.
    Sonny: Che cos'è?
    Lorenzo: È mio figlio.
    Sonny: Ahh, senti vattene via.
    Lorenzo: Non ho paura di te.
    Sonny: E fai male.
    Lorenzo: Io so chi sei, so di cosa sei capace, io non sono uno che cerca rogna te lo può dire chiunque. Ma questa volta hai esagerato. Non si toccano le famiglie degli altri. Si tratta di mio figlio, non del tuo.
    Sonny: Vuoi fare a botte con me?
    Lorenzo: Sta lontano da mio figlio.
    Sonny: Vattene fuori da qui, stronzo!
    Lorenzo: Tu sta lontano da mio figlio.
    [I gangster lo costringono a uscire fuori dal bar]
  • Calogero: È meglio essere amati o mettere paura?
    Sonny: È una buona domanda. Sono bene tutt'e due, ma è difficile rispondere. Dovendo scegliere, preferisco mettere paura: la paura dura più dell'amore. Le amicizie comprate con i soldi non contano, tu lo vedi, io dico una battuta tutti ridono. Sono spiritoso ma non fino a questo punto. È per la paura che mi restano fedeli. Il trucco è non farsi odiare. Per questo li tratto bene ma non troppo, se no non avranno più bisogno di me. Gli do quanto basta per avere bisogno di me, senza odiarmi. Ricordati quello che ti dico.
  • Sonny: Allora, senti bene. Tu fermi la macchina davanti a lei, ok? Prima di scendere metti la sicura alle portiere... Scendi con calma, vai verso di lei, la accompagni alla macchina, tiri fuori la chiave, la infili e le apri lo sportello. Poi fai salire lei e le richiudi lo sportello, fai il giro passando dietro la macchina e guardi verso di lei. Se lei non si allunga a togliere la sicura per farti entrare, mollala.
    Calogero: Così, tutto a un tratto?
    Sonny: Dammi retta: se non si allunga verso lo sportello a togliere la sicura per farti entrare, significa che è una grande egoista, e quello è solo la punta dell'iceberg. Mollala, e mollala alla svelta.
  • Sonny: È una ragazza di colore?
    Calogero: Sì.
    Sonny: E a te piace?
    Calogero: Certo, ma poi mi tocca sentire quelli là. Già me lo immagino.
    Sonny: E tu fregatene. Tanto quelli finiscono ammazzati o in galera. Fregatene. Conta solo quello giusto per te o quello che provate voi due. Solo voi due, quando siete a letto di notte, tu e lei da soli... Tutto il resto non conta.

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