La vita è bella (1997): trama e spiegazione


Trama del film storico e drammatico "La vita è bella" del 1997 con Roberto Benigni: frasi celebri, spiegazione, curiosità, colonna sonora e attori del cast.

La vita è bella è un film drammatico del 1997 diretto e interpretato da Roberto Benigni.





Trama

Guido Orefice, toscano montanino ed ebreo, s'innamora sul finire degli anni '30 della maestrina Dora, donna costretta in un ambiente borghese, fidanzata con un vecchio compagno di scuola del quale, però, non è più innamorata. Qualche anno più tardi, Guido e Dora sono felici, sposati e con un figlio, Giosuè, di cinque anni. Con l'avvento delle leggi razziali, della guerra e delle deportazioni però, Guido con il figlioletto Giosuè è costretto a partire per il campo di concentramento. Dora, che ebrea non è, li segue volontariamente. La vita al campo è spietata, ma Guido al suo piccolo la racconta quasi fosse un gioco, che ha come premio un vero carro armato.

Paese: Italia
Durata: 120 min
Voto: 8,6
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Commento

Il grande Benigni mostra in questo film grandissime capacità: l'Oscar è meritatissimo, non è facile creare una storia che faccia ridere e piangere a tempo stesso, ma sopratutto riflettere.

Avvertenza [T]: C'è un po' di violenza implicita nella seconda metà del film, ci sono anche scene intense ma non spaventose. Nonostante le tematiche trattate sono quelle dell'Olocausto, il film in Italia non ha alcuna limitazione di età.



Spiegazione




Interpreti e personaggi

Roberto Benigni (Guido Orefice), Nicoletta Braschi (Dora), Giorgio Cantarini (Giosuè Orefice), Giustino Durano (Eliseo Orefice), Sergio Bustric (Ferruccio Papini), Marisa Paredes (madre di Dora), Horst Buchholz (dottor Lessing), Amerigo Fontani (Rodolfo), Pietro De Silva (Bartolomeo), Raffaella Lebboroni (Elena), Lydia Alfonsi (signora Guicciardini), Claudio Alfonsi (amico di Rodolfo), Andrea Nardi (tappezziere), Giuliana Lojodice (direttrice), Francesco Guzzo (Vittorio- Vittorino), Gina Rovere (governante di Dora), Gil Baroni (prefetto), Richard Sammel (Ufficiale Tedesco stazione), Franco Mescolini (ispettore scolastico), Andrea Tidona (Receptionist dell'albergo), Giancarlo Cosentino (cameriere Ernesto), Giovanna Villa (segretaria in comune), Carlotta Mangione (Eleonora), Alfiero Falomi (Re), Maria Rita Macellari (regina), Massimo Bianchi (uomo delle chiavi), Ennio Consalvi (general Graziosi), Aaron Craig (americano nel tank), Claudio Alfonsi (Rodolfo's amico), Gil Baroni (Prefetto), Verena Buratti (ausiliare tedesca), Robert Camero (Esecutore tedesco), Ennio Consalvi (Generale Graziosi), Giancarlo Cosentino (Ernesto), Ernst Frowein Holger (Sergeant tedesco), Daniela Fedke (ausiliare tedesca), Cristiana Porchiella (professoressa), Angelie Alaïs Adell (ausiliare tedesca), Giovanna Villa (Segretaria).



Curiosità

- Il titolo del film è tratto da una frase del testamento di Lev Trotsky, la cui frase intera è la seguente: “La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore”.

- Nel montaggio ci sono stati degli errori, ad esempio nei titoli di coda il personaggio di Vittorino appare ben 36 volte.

- Il numero della divisa che viene indossata da Guido nel campo di lavoro è lo stesso indossato da Charlie Chaplin ne Il Grande Dittatore.

- Nel 2010 è uscita la versione Blu-ray con diversi contenuti extra.

- Sono presenti due tributi a Massimo Troisi: uno è quello della scena del teatro dove il protagonista cerca di far girare la maestra con la “telepatia” dicendo “Voltati, voltati…”, scena ripresa da Ricomincio da Tre, film in cui Troisi cerca di far avvicinare un vaso utilizzando la stessa tecnica; il secondo tributo è la celebre scena in cui Benigni per incontrare la maestra percorre tutto il quartiere in corsa sfinendosi.

- La scena in cui Guido all’interno del campo di concentramento parla al microfono facendo sentire la sua voce alla moglie è forse un riferimento al film Le Ali della Libertà il cui protagonista, il carcerato Andy Dufresne, diffonde musica classica dagli altoparlanti del carcere e tutti i detenuti si fermano ad ascoltare alzando gli occhi al cielo, esattamente come nel film di Benigni.

- Dopo che il suo La vita è bella ebbe sette nominations agli Academy Awards, Roberto Benigni incontrò Oscar Luigi Scalfaro, e dopo avergli stretto la mano esclamò “Ora sì che ho l’Oscar nelle mie mani!”

- I figli del tizio con cui Guido si scambia il cappello si chiamano in ordine Benito e Adolfo, sicuramente un riferimento a Benito Mussolini e ad Adolf Hitler.

- Il film ricevette tre Oscar: quello alla migliore colonna sonora, quello al miglior film straniero e quello al miglior attore protagonista.

- Il carro armato “premio” che appare nel film, un M4 Sherman americano si trova nel museo “Piana delle Orme” di Latina.

- Prima di andare a dormire Guido e Ferruccio si scambiano qualche battuta sul filosofo tedesco Arthur Schopenhauer, uno degli autori preferiti di Adolf Hitler.

- Il campo di concentramento nel film è in realtà una vecchia fabbrica dismessa sita nei pressi di Terni (Papigno). Tra le location utilizzate troviamo Arezzo, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino, Cortona, Montevarchi, Papigno, Ronciglione.

- Questo fu l'ultimo film del direttore della fotografia Tonino Delli Colli scomparso nel 2005 (collaborò a 135 film).

- Tra le fonti d'ispirazione della sceneggiatura c'è la storia del deportato e sopravvissuto Rubino Salmonì autore del libro "Ho sconfitto Hitler".

- Il film ha incassato negli States oltre 57 milioni di dollari totalizzandone worldwide oltre 229, diventando così il quarto maggiore incasso di sempre tra i film visti in Italia e il film italiano con il maggior incasso di sempre.

- Roberto Benigni ha definito La vita è bella un film sdrammatico.



Colonna sonora

  • Buon Giorno Principessa
  • La vita è bella
  • Viva Giosuè
  • Grand hotel valse
  • La notte di favola
  • La notte di fuga
  • Le uova nel cappello
  • Grand hotel fox
  • Il treno nel buio
  • Arriva il carro armato
  • Valsa Larmoyante
  • L'uovo di struzzo-Danza etiope
  • Krautentang
  • Il gioco di Giosuè
  • Barcarola
  • Guido e Ferruccio
  • Abbiamo vinto (titoli di coda)



Frasi celebri

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