Frasi del film La regola del sospetto


Le più belle e celebri frasi del film "La regola del sospetto", film thriller con Colin Farrell e Al Pacino.

«Fiducia. Tradimento. Inganno. Nulla è come appare.»
(Tagline del film)

Titolo Originale:
"The Recruit" (2003)
Genere: Film thriller, spionaggio
Regia di: Roger Donaldson
Protagonisti: Colin Farrel, Al Pacino e Bridget Moynahan

Trama breve: 
James Clayton è una dei migliori prospetti del nuovo gruppo di reclute della CIA. La sua intelligenza e il suo atteggiamento non convenzionale hanno attirato l'attenzione del veterano Walter Burke, che lo mette alla prova attraverso i difficili corsi di formazione dell'Agenzia e lo aiuta a salire rapidamente di livello. Finché un giorno a Clayton viene quindi assegnato un incarico speciale, per sradicare una talpa sospetta che si è infiltrata nell'agenzia.
(Scheda completa)


Frasi celebri

Se cerchi delle risposte sei nella macchina sbagliata, io conosco solo segreti. Non puoi fidarti dei tuoi migliori amici, ovvero dei tuoi sensi, ma soltanto di quella vocina che hai dentro e che la gente comune non riesce neanche a sentire. Tu dalle ascolto. Fidati di te. È ciò che ti avrebbe detto tuo padre. Fidati di te stesso, James. (Walter)

Regola numero uno: non farti mai beccare. (Walter)

Allora, perché siete qui? Perché siete qui? Non è per i soldi. Un impiegato statale di livello GS15 come il sottoscritto guadagna più o meno cosa? 75000$ all'anno? Non bastano nemmeno per una macchina sportiva decente. Non è per il sesso, trovarvi qui non vi aiuterà a rimorchiare. "Ooh, tu sei un odontotecnica? Io faccio parte della CIA sai? Presiedo la centrale di Mosca". Si lallero. Allora è per la fama? I nostri fallimenti sono noti... i nostri successi mai. È il motto dell'azienda. Tu salvi il mondo e vieni condotto in un polveroso sotterraneo a Langley, ti danno dei biscotti e una gazzosa, e ti mostrano una medaglia. Non puoi neanche portartela a casa. Quindi non è per soldi, sesso o fama, allora perché? Io dico che ci troviamo qui, in questa stanza, perché noi... noi crediamo. Crediamo nel bene e nel male, e scegliamo il bene. Noi crediamo nella giustizia e nell'ingiustizia e scegliamo... la giustizia. La nostra è una causa giusta, i nostri nemici sono dappertutto, ovunque intorno a noi. C'è roba da far paura in giro, il che ci porta qui, alla "Fattoria". Tutti voi avete varcato lo specchio magico. Di tutto quello che vedete o che sentite, niente è ciò che sembra. (Walter)

La devi piantare ragazzo, dico sul serio, perché se continui a guardarti indietro, la vita ti sfuggirà di mano. È un mistero che non puoi risolvere. (Walter)

Voi americani avete il cibo migliore. Hai fatto caso che nessun paese con un McDonald's ha mai attaccato gli Stati Uniti? Te lo hanno insegnato alla Fattoria? (Russo)

Tutto è un test. (James)

Quello che dovreste imparare da questa esercitazione, e impararlo bene, è la regola numero uno: non fatevi mai beccare. (Walter)

Alla fine della storia è solo un lavoro. È quello che facciamo, non quello che siamo. Quello che siamo dipende da noi. (Walter)



Dialoghi

  • Walter: Mi va di insegnarti qualcosa.
    James: Grazie, ma adesso ho molto da fare.
    Walter: James, la cosa di cui ti devi rendere conto... è che non sai un cazzo. Quello che vedi, quello che senti, niente è ciò che sembra.
  • Uomo: Si considera più una persona soggettivamente irremovibile o oggettivamente flessibile?
    James: Metafisicamente di sasso?
  • Walter: Nell'esercitazione dell'interrogatorio sei durato più a lungo di tutte le reclute degli ultimi 15 anni.
    James: Ho ceduto, Burke!
    Walter: Tutti cedono prima o poi, è fatto apposta! Non smettono di torturarti finché non cedi!
    James: E perché mi hanno eliminato?!
    Walter: Non è vero, per questo sono qui. Sei un NOS, James.
    James: Stronzate.
    Walter: L'eliminazione è una finta. Sei un NOS. Te l'ho sempre detto che ho fiuto per il talento.
  • Clayton: Dimmi perché, perché io?
    Burke: oooh perché, come, quando…siete un mucchio di pulcini con i becchi spalancati in attesa di risposte…
    Clayton: PERCHÉ IO!?
    Burke: a me serviva un partner, a te un padre, qual’e il compito di un agente della CIA? Sviluppare un contatto, lavorarlo, convincerlo…io ti ho scovato e plasmato.
    Clayton: per quanto? Per quanto è stato comprato il grande Burke?
    Burke [sparando vicino a Clayton per intimorirlo]: tre milioni in contanti, questa è l’America, ora mi dici dov'è il computer? Non costringermi ad ucciderti, non ne vale la pena.
    Clayton: tutto solo per soldi.
    Burke: tu credi di conoscermi, credi davvero di conoscermi? Ti sbagli, c’è stato un tempo….c’era un povero parroco che un giorno andò dal Papa, si buttò a terra in ginocchio e si mise a piangere chiedendo perdono…Santo padre che devo fare? Che cosa devo fare? Non credo più in Dio Santo Padre, che cosa devo fare? E il papa gli rispose…FAI FINTA. Io non volevo continuare a fingere, così ora ho chiuso…e hai chiuso anche tu, capisci?

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