La finestra sul cortile (1954): trama e spiegazione


Trama del film thriller "La finestra sul cortile" del 1954 con James Stewart e Grace Kelly: frasi celebri, spiegazione, curiosità, colonna sonora e attori del cast.

La finestra sul cortile (Rear Window) è un film thriller del 1954 diretto da Alfred Hitchcock ed interpretato da James Stewart e Grace Kelly.





Trama

Quando il fotoreporter J.B. "Jeff" Jeffries si trova costreotto all'immobilità nel suo appartamento con una gamba ingessata, inizia a spiare le vite private del vicinato dalla finestra che dà sul cortile e ben presto ne diventa ossessionato. Quando sospetta che un uomo abbia assassinato la moglie brontolona, Jeffries ricorre all'aiuto della sua altolocata e affascinante fidanzata per indagare su una catena di eventi molto equivoci che culmineranno in uno dei finali più memorabili e mozzafiato della storia del cinema.
Questa pellicola memorabile è forse quella che più chiaramente dimostra il genio del regista e l'amore di Hitchcoock per la suspence.

Paese: USA
Durata: 112 min
Voto: 8,5
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Commento

Uno dei capolavori del grande Hitch e uno dei film più belli della storia del cinema. Ha tutto. Una regia al limite della perfezione, attori all'apice della carriera e, nel caso della Kelly, anche della bellezza, una sceneggiatura rigorosa, una scenografia stupefacente ( il set dell'intero cortile credo che sia ancora oggi il più grande mai costruito all'interno di uno studio cinematografico...). Non c'è una sequenza magistrale che rimanga impressa nella memoria, una carellata al limite dell'impossibile, come in altri film del Maestro..ma è tutta la pellicola a dover essere gustata e "assaporata", i continui movimenti millimetrici della macchina che sostituiscono l'occhio del protagonista, il suo "indiscreto" ingresso nei vari alloggi e quindi nelle vite di chi vi abita. Le varie piccole storie, allegre o drammatiche che si dipanano poco a poco davanti agli occhi di Stewart e quindi ai "nostri occhi", con le finestre che, come qualcuno argutamente, ha suggerito, diventano come dei televisori che trasmettono film diversi. In estrema sintesi, "La finestra sul cortile" è CINEMA !

Avvertenza [T]: Anche se è un thriller non appartiene al genere "disturbante" però certe scene, specialmente quelle finali, raggiungono livelli di tensione altissimi.



Spiegazione




Interpreti e personaggi

James Stewart (L.B. "Jeff" Jefferies), Grace Kelly (Lisa Carol Fremont), Thelma Ritter (Stella, l'infermiera), Wendell Corey (det. Thomas J.Doyle), Raymond Burr (Lars Thorwald), Judith Evelyn (miss Cuore Solitario), Ross Bagdasarian (il compositore), Georgine Darcy (miss Torso, la ballerina), Irene Winston (la signora Thorwald), Anthony Warde (detective), Sara Berner (padrona del cagnolino), Alan Lee (padrone di casa), Ralph Smiley (Carl, il cameriere).



Curiosità

Alcune curiosità contengono spoiler.

- Il film è tratto dall'omonimo racconto giallo di Cornell Woolrich.

- Elemento centrale nel film, che lo differenzia nettamente dal soggetto di Cornell Woolrich dal quale era totalmente assente, è la riflessione sul rapporto di coppia e sul matrimonio. Come rileva il regista Curtis Hanson, attraverso le finestre degli appartamenti prospicienti, il protagonista vede materializzarsi dubbi e paure sulle conseguenze di una relazione amorosa.

- Nel 1997 il film è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.

- Alfred Hitchcock era solito arrivare sul set di ogni suo film con in mente tutto quello che doveva fare in quel giorno di lavoro. Egli completava la sceneggiatura con dettagliate e particolareggiate descrizioni dei movimenti di macchina, del tipo d'illuminazione, di ciò che doveva essere contenuto in ogni singola inquadratura. Egli era un perfezionista della preproduzione. Spesso sul set si annoiava proprio perché per lui il film era già finito, completato. Così a volte escogitava degli scherzi, sperando di poterli inserire a tutti gli effetti nel master finale del film.
Un episodio divertente a proposito della lavorazione de La finestra sul cortile ci viene raccontato da Georgine Darcy (Miss Torse nel film) a proposito della scena della pioggia che sorprende la coppia col cane durante la notte. Come abbiamo avuto già modo di vedere precedentemente nel film, la simpatica coppia col cane suole dormire sul balcone per evitare il gran caldo di quella torrida estate. Una notte li sorprende la pioggia e loro sono costretti a rientrare in fretta e furia col materasso in casa. La scena è comica. Hitchcock l'ha ottenuta con un simpatico stratagemma. Avendo la possibilità di comunicare con gli attori tramite un auricolare, egli ha prima parlato con la donna della coppia, dicendole che doveva, una volta cominciata la pioggia, alzarsi e tirare il materasso verso la finestra piccola. Detto alla donna di passare l'auricolare all'uomo, ha comunicato all'attore che, una volta cominciata la pioggia, egli doveva alzarsi e tirare il materasso verso la finestra più grossa, esattamente l'azione opposta a quella che aveva appena ordinato all'attrice. Le conseguenze sono state davvero comiche. I due attori tirano il materasso in direzioni opposte, quasi dovessero contenderselo. Alla fine l'uomo cade all'interno della finestra, per lo strattone della donna.

- L'intero film fu girato su un solo set, che richiese mesi di progettazione e realizzazione. Lungo 56, per circa 30 metri di larghezza, alto 12 metri, esso consisteva di 31 appartamenti, otto di questi completamente arredati, e provvisti degli allacci dell’acqua, della luce e del gas. Sì, avete capito bene, otto appartamenti, tutti disposti sul lato dell’omicida, erano completamente funzionanti, tanto che alcuni attori (come ad esempio Georgina Darcy, alias Miss Torso) li occuparono, al posto delle roulotte, per tutta la durata delle riprese.
Il cortile era situato nove metri sotto terra, mentre il vero set, coincidente con l’appartamento di Jeff (James Stewart), coincideva col pavimento del teatro di posa.

- Questo è l'unico film in cui vediamo Grace Kelly fumare.

- All'inizio del film, quando l'infermiera entra per la prima volta in casa di Jeff, nella versione italiana, questi la saluta dicendo "ciao Stella" ma durante tutto il film i due si danno sempre "del lei". Dalla versione inglese "hello Stella" è stato tradotto erroneamente con un semplice "ciao" invece che in un più formale "salve".

- Durante le riprese, Hitchcock lavorava soltanto nell’appartamento di Jeff (James Stewart), gli altri attori sparpagliati per il set indossavano vestiti sgargianti, in modo che il regista potesse individuarli e coordinarli facilmente.

- Il film fu ritirato e risultò non disponibile per trent’anni, perché Hitchcock ne riacquistò i diritti con l’intenzione di cederli in eredità a sua figlia. La Finestra sul Cortile fa parte dei Cinque Hitchcock perduti, e venne riproiettato soltanto nel 1984, eccetto un’unica volta: quando venne trasmesso, nel 1971, dall’inglese ABC, illegalmente.

- Tutti i suoni del film, eccetto l’accompagnamento orchestrale delle primissime sequenze, sono diegetici, ovvero furono originati nel set, e lì registrati, compresi i dialoghi e tutti i suoni naturali.

- C’erano quattro set di luci, per un totale che superava il migliaio di faretti, che venivano montati e smontati, a seconda del momento della giornata in cui venivano effettuate le riprese: mattina presto, pomeriggio, poco prima del tramonto e notte. Il calore delle luci a pieno regime era quasi insostenibile per quegli attori che recitavano ai piani alti degli appartamenti.

- – Hitchcock è visibile alla mezz’ora, mentre dà la corda all’orologio nell’appartamento del compositore, quel Ross Bagdasarian, vero compositore e ideatore di Alvin & the Chipmunks.

- Il film fu in parte ispirato a due storie vere: Nel Sussex, in Inghilterra, Patrick Mahon uccise nel 1924 la sua amante incinta, Emily Kaye, e ne smembrò il corpo. La polizia di Londra fermò ed interrogò l'uomo che si trovava alla stazione ferroviaria con una valigetta sospetta, all'interno della quale c'erano capi di abbigliamento insanguinati e un coltello. La polizia non credette alla storia che stava tornando a casa con degli alimenti per cani e quando espressero dei dubbi Mahon risposte con una certa confessione, ma la completa verità venne a galla il giorno del processo dove l'uomo dichiarò che aveva fatto a pezzi la donna quando era già morta per cause accidentali, e che non sapendo come portarla fuori casa e per non essere accusato di omicidio si è comportato in questo modo.
Anni prima, nel 1910, ci fu il caso del Dott. Hawley Harvey Crippen, americano che viveva a Londra, che avvelenò sua moglie e ne tagliò il corpo, dicendo alla polizia che la stessa era tornata a Los Angeles. Crippen fu sospettato di omicidio dopo che la sua segretaria, sua amante, venne vista indossare i gioielli della moglie, e dopo che un amico di famiglia non riuscì a trovare la donna scomparsa in California. Dopo l’interessamento di Scotland Yard, Crippen e la sua amante lasciarono l’Inghilterra sotto falso nome, e furono successivamente arrestati su un transatlantico. La polizia trovò parti del corpo della signora Crippen nella cantina dell’abitazione londinese.

- Siamo alla scena finale. Thorwald è nella camera di Jefferies, avanza minaccioso. La situazione è particolarmente delicata: abbiamo un uxoricida grande grosso ed arrabbiato contro un fotoreporter sulla sedia a rotelle, in pigiama, la gamba sinistra immobilizzata dal gesso. Possibile che debba finire così?, ci domandiamo noi spettatori. La trovata è dietro l'angolo. Jefferies non ha armi con sé, ha solo gli strumenti del suo lavoro. Cosa può usare per difendersi? La risposta è semplice e ci lascia stupefatti: il flash della macchina fotografica! Thorwald avanza e Jefferies lo fulmina col suo flash, rendendolo per qualche brevissimo attimo parzialmente cieco. Il problema che si venne a porre ad Hitchcock e la sua troupe era come rendere, visivamente, il parziale accecamento di Thorwald. L'aiuto regista Herbert Coleman decise di provare direttamente sullo loro pelle o meglio, sui loro occhi. Convocò un fotografo, richiamo Hitchcock, il direttore alla fotografia, lo specialista di effetti speciali. Fece buio nella stanza e disse al fotografo di bombardarli con flash. Finita l'esperienza, Coleman chiese ai presenti di spiegare come avessero reagito i loro occhi. Tutti furono concordi nell'ammettere che, dopo il flash, la loro vista era stata occultata da una sorta di patina gialla. Non era però un effetto praticabile. Non si poteva inserire un fotogramma completamente giallo per rappresentare la parziale cecità di Thorwald. Il problema fu accantonato per qualche tempo. A trovare una brillante soluzione fu il direttore degli effetti speciali John P. Fulton. Il risultato fu un sistema di cerchi concentrici rossastri che non occultavano tutto il fotogramma ma vi si integravano perfettamente.



Colonna sonora

  1. Excerpt from 'Fancy Free' (Leonard Bernstein)
  2. To See You (Is to Love You) (Bing Crosby)
  3. Lisa (Harold Rome)
  4. That's Amore (Harry Warren)
  5. Mona Lisa (Ray Evans e Jay Livingston)
  6. Instrumental excerpt di 'Red Garters' (Jay Livingston e Ray Evans)
  7. Many Dreams Ago (Mack David)
  8. Martha, oder Der Markt zu Richmond (Friedrich von Flotow)
  9. Il carnevale di Venezia (Niccolò Paganini)
  10. Balettmusik, nr 2, G-dur. (Franz Schubert)



Frasi celebri

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